Passaggi tv di Furore di vivere - Film (1959)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/09/17 DAL BENEMERITO RUFUS68
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    Rufus68

IN TV/SATELLITE

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  • Lodger • 9/04/18 12:15
    Pulizia ai piani - 1563 interventi
    Martedì 17 APRILE ore 05:40 su IRIS
    Vita di figlio e padre durante l'occupazione nazista della Francia. Più una commediola agra che un film drammatico, giocata fra le ansie adolescenziali del primo (i primi amori, la malìa del crimine) e la figura del secondo, fedele alle virtù borghesi nonostante l'anarchia della guerra. Nulla di davvero rilevante: tutti gli snodi si dipanano con cauta circospezione e il coltello della sceneggiatura non affonda mai. Delon sembra fuori parte [...] [Rufus68]
  • Caesars • 13/03/20 09:09
    Scrivano - 16799 interventi
    Martedì 17 MARZO ore 05:35 su IRIS
    Vita di figlio e padre durante l'occupazione nazista della Francia. Più una commediola agra che un film drammatico, giocata fra le ansie adolescenziali del primo (i primi amori, la malìa del crimine) e la figura del secondo, fedele alle virtù borghesi nonostante l'anarchia della guerra. [Rufus68]
  • Caesars • 7/10/20 10:58
    Scrivano - 16799 interventi
    8/10/20 ore 04:50 su Iris
    "Vita di figlio e padre durante l'occupazione nazista della Francia. Più una commediola agra che un film drammatico, giocata fra le ansie adolescenziali del primo (i primi amori, la malìa del crimine) e la figura del secondo, fedele alle virtù borghesi nonostante l'anarchia della guerra. Nulla di davvero rilevante: tutti gli snodi si dipanano con cauta circospezione e il coltello della sceneggiatura non affonda mai. Delon sembra fuori parte; a risaltare è la quieta indignazione di Bourvil, perfetto nell'ultimo scontro-confessione col figlio."
    Rufus68
  • Caesars • 11/02/22 09:49
    Scrivano - 16799 interventi
    11/02/22 ore 17:30 su Iris
    "Vita di figlio e padre durante l'occupazione nazista della Francia. Più una commediola agra che un film drammatico, giocata fra le ansie adolescenziali del primo (i primi amori, la malìa del crimine) e la figura del secondo, fedele alle virtù borghesi nonostante l'anarchia della guerra. Nulla di davvero rilevante: tutti gli snodi si dipanano con cauta circospezione e il coltello della sceneggiatura non affonda mai. Delon sembra fuori parte; a risaltare è la quieta indignazione di Bourvil, perfetto nell'ultimo scontro-confessione col figlio."
    Rufus68