Passaggi tv di Anime nere - Film (2014)

IN TV/SATELLITE

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  • Didda23 • 17/12/15 10:18
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Giovedì 17 DICEMBRE ore 21:00 su *SKY CINEMA CULT
    Dispiace non poter espremere un giudizio totalmente positivo, perché Munzi è un abile regista sia per quanto concerne la messa in scena (e l'uso delle location) sia per la bravura nella direzione del cast (tutti ottimi volti). E' la sceneggiatura che non soddisfa, vuoi per l'assenza di originalità (il paragone con Gomorra è immediato), vuoi per un finale di rara incoerenza che può stupire ma che non è in linea né con lo stile narrativo né con le psicologie dei personaggi.[Didda23]
  • Mco • 22/08/16 13:55
    Risorse umane - 9970 interventi
    Martedì 23 AGOSTO ore 02:55 su *SKY CINEMA CULT
    Così Pinhead80: Ecco un bel film d'autore italiano che ci fa conoscere una realtà oscura come quella della malavita organizzata calabrese. Lo fa raccontandoci la storia di una famiglia che si riunisce tutta insieme nuovamente per regolare una questione che rischia di minarne la serenità. Il passato mescolato al presente non garantisce nessuna buona prospettiva sicura se non quella del sangue che bagna una terra ricca martoriata dal seme dell'odio. Alla semplicità della vita di campagna si contrappone la complessità di un male difficile da eradicare.
  • Buiomega71 • 13/09/16 20:39
    Consigliere - 25937 interventi
    Venerdì 23 SETTEMBRE ore 21:05 su RAI 3
    Dice Giùan: Quello di Munzi è uno di quei film che fa l'orgoglio di una cinematografia, quella italiana, vieppiù tetragona a scavare nella cruda verità della propria antropologia sociale, intenta a scimmiottare mode culturali insussistenti e modelli stilistici che si è incapaci di replicare. Il regista, aiutato dal romanzo di Criaco, avvolge in una luce scurissima i rituali immoti d'una terra che obbedisce a "magiche" leggi di sangue e interessi.
  • Panza • 25/09/17 15:04
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    Martedì 26 SETTEMBRE ore 21:10 su RAI MOVIE
    Dice Giùan: Quello di Munzi è uno di quei film che fa l'orgoglio di una cinematografia, quella italiana, vieppiù tetragona a scavare nella cruda verità della propria antropologia sociale, intenta a scimmiottare mode culturali insussistenti e modelli stilistici che si è incapaci di replicare.
  • Caesars • 17/09/18 12:04
    Scrivano - 16800 interventi
    Lunedì 24 SETTEMBRE ore 02:05 su RAI 4
    Girato con uno stile che si vede raramente nel cinema italiano contemporaneo, con una cura formale impressionante quanto lo studio dei personaggi, il film evita i luoghi comuni del film di mafia e si dirige al cuore, forse, del problema. E' il famoso familismo amorale, esemplificato dai legami che uniscono tre fratelli, dei quali quello di sangue è il meno forte. [Tarabas]
  • Ruber • 24/02/19 01:32
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Domenica 24 FEBBRAIO ore 01:55 su RAI 2
    irato con uno stile che si vede raramente nel cinema italiano contemporaneo, con una cura formale impressionante quanto lo studio dei personaggi, il film evita i luoghi comuni del film di mafia e si dirige al cuore, forse, del problema. E' il famoso familismo amorale, esemplificato dai legami che uniscono tre fratelli, dei quali quello di sangue è il meno forte. [Tarabas]
  • Geppo • 14/03/19 07:37
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Martedì 19 MARZO ore 23:35 su RAI MOVIE
    Così Pinhead80: Ecco un bel film d'autore italiano che ci fa conoscere una realtà oscura come quella della malavita organizzata calabrese. Lo fa raccontandoci la storia di una famiglia che si riunisce tutta insieme nuovamente per regolare una questione che rischia di minarne la serenità. Il passato mescolato al presente non garantisce nessuna buona prospettiva sicura se non quella del sangue che bagna una terra ricca martoriata dal seme dell'odio. Alla semplicità della vita di campagna si contrappone la complessità di un male difficile da eradicare.
  • Gestarsh99 • 24/07/20 20:28
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    27/07/20 ore 23:10 su Rai 5
    "Quello di Munzi è uno di quei film che fa l'orgoglio di una cinematografia, quella italiana, vieppiù tetragona a scavare nella cruda verità della propria antropologia sociale, intenta a scimmiottare mode culturali insussistenti e modelli stilistici che si è incapaci di replicare. Il regista, aiutato dal romanzo di Criaco, avvolge in una luce scurissima i rituali immoti d'una terra che obbedisce a "magiche" leggi di sangue e interessi. A mancare - e qui subentra il gusto personale - quel qualcosa di impalpabile che trascenda e meglio faccia intendere il reale.
    MEMORABILE: La scena della morte di Leonardi; L'interpretazione di Mazzotta; La Bobulova che si muove estranea nella casa calabrese; La sosta nel casale."
    Giùan
  • Gestarsh99 • 25/01/21 16:16
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    28/01/21 ore 00:05 su Rai Movie
    "Uno sguardo d'autore alle vicende della ndrangheta calabrese, prendendo spunto da una storia familiare di brutale quotidianità. Nei rapporti tra i fratelli l'esemplificazione della doppia anima di questa criminalità, sospesa tra modernità (il fratello avvocato e quello importatore di droga) e legami alle tradizioni bucoliche (il fratello pastore). Un lavoro che più che alla trama guarda alla precisa caratterizzazione di ambienti e personaggi, con una cura estrema per la fotografia e la prova degli attori, tutti molto bravi. Da vedere. "
    Galbo
  • Ruber • 13/05/21 21:14
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    14/05/21 ore 01:55 su Rai 1
    "Girato con uno stile che si vede raramente nel cinema italiano contemporaneo, con una cura formale impressionante quanto lo studio dei personaggi, il film evita i luoghi comuni del film di mafia e si dirige al cuore, forse, del problema. E' il famoso familismo amorale, esemplificato dai legami che uniscono tre fratelli, dei quali quello di sangue è il meno forte. Molto più intenso quello che discende dall'assassinio del padre, l'appartenenza al clan, il dovere della vendetta come legge contro la legge. Cast più che perfetto. Da rivedere e rimeditare."
    Tarabas