Passaggi tv di L'uomo dell'anno - Film (2006)

Venerdì 3 APRILE ore 17:30 su *SKY CINEMA HITS
Commedia provocatoria in cui il regista Barry Levinson e l'istrionico Robin Williams si ritrovano dopo 'Good morning Vietnam'. Un comico noto per la sua satira politica accetta la sfida elettorale e si candida per la Casa Bianca. Contro ogni aspettativa verra' eletto.

Giovedì 22 APRILE ore 23:45 su RETE 4
Dice Flazich: Ipotesi neppure tanto strampalata quella di un Presidente alla casa bianca con un background da comico (Reagan ha fatto l'attore di film western). In ogni caso questo non è l'elemento focale del film, come non lo è l'errore del sistema elettore. Il regista prende spunto da questo per movere una critica, seppur velata (non dimentichiamoci che stiamo parlando di una commedia) del sistema politico americano. Questo lo si avverte soprattutto quando i candidati sono uno fronte all'altro.

Domenica 21 NOVEMBRE ore 21:05 su *IRIS
Un comico alla Casa Bianca? Come giustificarlo? Semplice, con un errore nel software che controlla e assegna i voti. I primi 40 minuti sono piuttosto piacevoli, con le sparate di Williams. Ma dall'elezione in poi, si esagera sempre più (le vicissitudini della programmatrice a causa dei cattivoni della Delacroy) e la pellicola, invece di decollare, si affloscia, appesantita da troppe banalità, diventando ne carne, ne pesce e evidenziando solo una buona caratterizzazione (quella di Walken). La programmatrice è assai poco sopportabile.[Puppigallo]

Martedì 5 LUGLIO ore 00:15 su RETE 4
Un comico alla Casa Bianca? Come giustificarlo? Semplice, con un errore nel software che controlla e assegna i voti. I primi 40 minuti sono piuttosto piacevoli, con le sparate di Williams. Ma dall'elezione in poi, si esagera sempre più (le vicissitudini della programmatrice a causa dei cattivoni della Delacroy) e la pellicola, invece di decollare, si affloscia, appesantita da troppe banalità, diventando ne carne, ne pesce e evidenziando solo una buona caratterizzazione (quella di Walken). La programmatrice è assai poco sopportabile.[Puppigallo]

Lunedì 13 FEBBRAIO ore 01:50 su CANALE 5
Un comico alla Casa Bianca? Come giustificarlo? Semplice, con un errore nel software che controlla e assegna i voti. I primi 40 minuti sono piuttosto piacevoli, con le sparate di Williams. Ma dall'elezione in poi, si esagera sempre più (le vicissitudini della programmatrice a causa dei cattivoni della Delacroy) e la pellicola, invece di decollare, si affloscia, appesantita da troppe banalità, diventando ne carne, ne pesce e evidenziando solo una buona caratterizzazione (quella di Walken). La programmatrice è assai poco sopportabile.[Puppigallo]

Mercoledì 25 LUGLIO ore 17:10 su IRIS
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Domenica 9 SETTEMBRE ore 15:00 su IRIS
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Sabato 1 GIUGNO ore 15:10 su IRIS
Dice Mascherato: Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Domenica 15 GIUGNO ore 17:10 su *PREMIUM CINEMA
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Mercoledì 10 FEBBRAIO ore 02:25 su IRIS
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Mercoledì 17 FEBBRAIO ore 03:30 su IRIS
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Domenica 25 SETTEMBRE ore 13:55 su IRIS
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Giovedì 3 NOVEMBRE ore 03:50 su RETE 4
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Martedì 21 MARZO ore 01:00 su *PREMIUM CINEMA
Così Ducaspezzi: Si può perdere vincendo e si può vincere (e far vincere meglio) non vincendo ma partecipando. Questo l'assunto foraggiato dagli eventi a cui dà impulso il personaggio della Linney, quando già ci si è goduti un bel po' Williams in un ruolo che gli s'attaglia a fagiolo. Però, dal momento stesso in cui lei entra in gioco, si avverte come un mezzo imbolsimento del film, come se alla materia trattata venisse fatto mancare un più adeguato spessore, uno svolgimento più denso. Ma il film, nel suo complesso, è salvabile. La Fey nel ruolo di sé stessa.

Lunedì 7 OTTOBRE ore 03:33 su IRIS
Dice Mascherato: Si tratta di una satira del sistema politico e mediatico americani. Non un'opera antibush bensì un'apologia della moralità in politica con qualche debito a Capra ed un'ecumenica assoluzione finale poco capriana.

Venerdì 24 GENNAIO ore 16:55 su IRIS
Pellicola brillante nella prima parte, decisamente più scontata nella seconda, può contare su un Robin Williams in buona forma e su un Christopher Walken davvero straordinario. [Galbo]

26/10/20 ore 17:00 su Iris
"Commedia "elettorale" diretta Barry Levinson, rappresenta un'utile ocasione per trattare dei rapporti tra politica e propaganda pubblicitaria. Piuttosto attuale, l'idea del comico che fa carriera nella politica (Grillo vi dice qualcosa ?) è venuta qualche anno fa agli autori di questo film. Pellicola brillante nella prima parte, decisamente più scontata nella seconda, può contare su un Robin Williams in buona forma e su un Christopher Walken davvero straordinario. Doppiaggio italiano assai infelice. "
Galbo

21/02/21 ore 02:50 su Italia 1
"Levinson si riallaccia al filo rosso che unisce il cinema americano e il presidente degli Usa, proponendo interessanti trame noir di tipo complottista. Sicuramente niente di nuovo, ma la storia funziona e la sceneggiatura infarcita di battute spesso irresistibili tiene alto il livello del divertimento. Williams, Walken e la Linney fanno faville, magistralmente diretti da una regia attenta. Forse la parte finale accusa momenti di stanca, ma il film si lascia guardare con interesse, a patto di non prenderlo troppo sul serio. Forse...

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MEMORABILE: I politici sono come i pannolini. Bisogna cambiarli spesso e sempre per lo stesso motivo."
Pessoa

15/09/22 ore 13:40 su Iris
"Da una commedia è inutile aspettarsi analisi politiche, ma d’altronde voler raccontare in modo spregiudicato la corsa alla Presidenza degli Usa da parte di un comico, con parallela truffa informatica delle elezioni, vuol dire infilarsi in un ginepraio di questioni, che questo film lambisce con superficialità. Il problema parte dall’intreccio irrisolto dei due registri, la satira (blandissima) e il thriller (fragilissimo), affidandosi ad attori poco convinti, a una mdp inutilmente ondeggiante e a una musica onnipresente. Inutile."
Pigro

13/11/22 ore 14:15 su Iris
"Si può perdere vincendo e si può vincere (e far vincere meglio) non vincendo ma partecipando. Questo l'assunto foraggiato dagli eventi a cui dà impulso il personaggio della Linney, quando già ci si è goduti un bel po' Williams in un ruolo che gli s'attaglia a fagiolo. Però, dal momento stesso in cui lei entra in gioco, si avverte come un mezzo imbolsimento del film, come se alla materia trattata venisse fatto mancare un più adeguato spessore, uno svolgimento più denso. Ma il film, nel suo complesso, è salvabile. La Fey nel ruolo di sé stessa.

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MEMORABILE: I monologhi di Williams."
Ducaspezzi