Passaggi tv di I senza nome - Film (1970)

Mercoledì 16 DICEMBRE ore 21:00 su *SKY CINEMA CLASSIC
Grande spreco di sufrecce per questo Melville noir piuttosto raro. Siete quindi avvertiti...

Venerdì 16 LUGLIO ore 17:00 su *SKY CINEMA CLASSIC
Grande spreco di sufrecce per questo Melville noir piuttosto raro. Siete quindi avvertiti...

Giovedì 12 AGOSTO ore 15:55 su *SKY CINEMA CLASSIC
Grande spreco di sufrecce per questo Melville noir piuttosto raro. Siete quindi avvertiti...

Domenica 20 FEBBRAIO ore 22:05 su *SKY CINEMA CLASSIC
Uno degli ultimi film del regista francese Melville, è un bel noir che ha per oggetto una rapina ad una gioielleria. Il regista mette insieme un ottimo cast e realizza una pellicola che nonostante la lunghezza non indifferente, appare essenziale ed estremamente curata per quanto attiene alla caratterizzazione dei personaggi, ambientazione e realizzazione tecnica (con la sequenza della rapina decisamente da ricordare).[Galbo]

Venerdì 1 APRILE ore 07:35 su RAI MOVIE
Uno degli ultimi film del regista francese Melville, è un bel noir che ha per oggetto una rapina ad una gioielleria. Il regista mette insieme un ottimo cast e realizza una pellicola che nonostante la lunghezza non indifferente, appare essenziale ed estremamente curata per quanto attiene alla caratterizzazione dei personaggi, ambientazione e realizzazione tecnica (con la sequenza della rapina decisamente da ricordare).[Galbo]

Venerdì 20 MAGGIO ore 04:10 su RAI MOVIE
Uno degli ultimi film del regista francese Melville, è un bel noir che ha per oggetto una rapina ad una gioielleria. Il regista mette insieme un ottimo cast e realizza una pellicola che nonostante la lunghezza non indifferente, appare essenziale ed estremamente curata per quanto attiene alla caratterizzazione dei personaggi, ambientazione e realizzazione tecnica (con la sequenza della rapina decisamente da ricordare).[Galbo]

Lunedì 26 SETTEMBRE ore 00:20 su RAI MOVIE
La solita "rapina del secolo" offre a Melville la scusa per riflettere sul valore della legge, che sia dello Stato o della mala. La Polizia viola la legge per servire una causa giusta, il malvivente non può, perché la giustizia del crimine è rapida e spietata. Impeccabile messa in scena, ogni elemento sotto controllo, regia inconfondibile. Nel cerchio rosso, bersaglio del fato, si incontrano flic senza scrupoli e banditi senza speranza. Unico difetto, solo Bourvil e Montand (bravissimo) hanno personaggi di spessore. Di Corey e Genco non sapremo

Mercoledì 7 MARZO ore 21:00 su *SKY CLASSICS
Dice Mark: Melville è stato definito il re del polar. Sarà, ma questo film è arte visiva allo stato puro. Dentro si riscontra di tutto: azione, silenzio, suggestione, dettagli, sperimentazione. Davvero riduttivo e ingiusto etichettare film così come polar. È la summa di un percorso artistico che di sicuro risente dei precedenti più etichettabili, ma di fatto è il risultato più completo e riuscito di un autodidatta del cinema che aveva visioni molto più lungimiranti rispetto ai limiti delle etichette imposte dalla critica

Lunedì 29 FEBBRAIO ore 22:50 su *SKY CLASSICS
Superlativa prova di Jean-Pierre Melville, nata da una sfida personale ("girare un noir a colori"): scabro e serrato come sempre, in 136 minuti non un'inquadratura, un taglio o una parola (ce ne sono poche, peraltro) sono di troppo. Attori formidabili, grande prestazione del comico Bourvil nel ruolo dell'inesorabile poliziotto. Sequenza della rapina da mandare a memoria. [Il Gobbo]

Martedì 1 MARZO ore 09:35 su *SKY CLASSICS
Superlativa prova di Jean-Pierre Melville, nata da una sfida personale ("girare un noir a colori"): scabro e serrato come sempre, in 136 minuti non un'inquadratura, un taglio o una parola (ce ne sono poche, peraltro) sono di troppo. Attori formidabili, grande prestazione del comico Bourvil nel ruolo dell'inesorabile poliziotto. Sequenza della rapina da mandare a memoria. [Il Gobbo]

Martedì 22 GENNAIO ore 10:00 su IRIS
Superlativa prova di Jean-Pierre Melville, nata da una sfida personale ("girare un noir a colori"): scabro e serrato come sempre, in 136 minuti non un'inquadratura, un taglio o una parola (ce ne sono poche, peraltro) sono di troppo. Attori formidabili, grande prestazione del comico Bourvil nel ruolo dell'inesorabile poliziotto. Sequenza della rapina da mandare a memoria (ma splendida anche la ricognizione di Montand nella gioielleria di Place Vendome). [Il Gobbo]

Lunedì 20 MAGGIO ore 03:40 su RETE 4
Un noir perfetto, pienamente virile, i cui protagonisti potrebbero tradirsi da un momento all'altro e non lo fanno mai, andando incontro al loro ineluttabile destino. Per me un capolavoro assoluto. [IlDandi]

Giovedì 2 GENNAIO ore 16:40 su IRIS
Un noir perfetto, pienamente virile, i cui protagonisti potrebbero tradirsi da un momento all'altro e non lo fanno mai, andando incontro al loro ineluttabile destino. [IlDandi]

26/02/21 ore 14:15 su Iris
"Ciò che all’occhio “critico” più piace sottolineare ne Le cercle rouge è come la “orientale” disciplina melvilliana si applichi senza alcuna concessione o deroga al suo stellare cast, che anzi esacerba e incrudelisce, per contrasto, lo stile oltranzisticamente classico del samurai francese. Tuttavia è proprio la programmaticità del film a risultare alla lunga respingente, come l’ambizione un po’ egocentrica del’autore. Alcuni momenti (il colpo) centrano l’obiettivo della trasfigurazione. Bravi Delon, Montand e Bourvil, fuori contesto ma diligente Volontè.

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MEMORABILE: L’assassinio in aperta campagna dei sicari; Gli spari di Montand."
Giùan

28/01/22 ore 16:40 su Iris
"Uno degli ultimi film del regista francese Melville, è un bel noir che ha per oggetto una rapina ad una gioielleria. Il regista mette insieme un ottimo cast e realizza una pellicola che nonostante la lunghezza non indifferente, appare essenziale ed estremamente curata per quanto attiene alla caratterizzazione dei personaggi, ambientazione e realizzazione tecnica (con la sequenza della rapina decisamente da ricordare). "
Galbo

31/10/22 ore 04:40 su Iris
"Ciò che all’occhio “critico” più piace sottolineare ne Le cercle rouge è come la “orientale” disciplina melvilliana si applichi senza alcuna concessione o deroga al suo stellare cast, che anzi esacerba e incrudelisce, per contrasto, lo stile oltranzisticamente classico del samurai francese. Tuttavia è proprio la programmaticità del film a risultare alla lunga respingente, come l’ambizione un po’ egocentrica del’autore. Alcuni momenti (il colpo) centrano l’obiettivo della trasfigurazione. Bravi Delon, Montand e Bourvil, fuori contesto ma diligente Volontè.

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MEMORABILE: L’assassinio in aperta campagna dei sicari; Gli spari di Montand."
Giùan