Discussioni su L'uomo del labirinto - Film (2019)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Didda23 • 12/11/19 12:36
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ciao Bruce, perché lo definisci controverso?
    Ultima modifica: 12/11/19 12:36 da Didda23
  • Capannelle • 14/03/20 12:10
    Scrivano - 3487 interventi
    Da Mymovies:
    Primo Weekend Italia: € 1.197.000
    Incasso Totale Italia: € 1.961.000

    Segno che quando uscì al botteghino non piacque e anche a me pare a una scopiazzatura senz'anima, con attori mediamente allo sbando. Ma sono a 3/4 di visione, vediamo come si conclude il match. Male si conclude, pur rivalutando qualche ambientazione e sequenza.

    Hoffman fa la bella statuina, Servillo altalenante, Shulha ok, la Bellè tarantolata, la coppia di poliziotti insopportabili in ogni frangente.

    Ambientazioni: bella la suite della prostituta, in stile Argento. Particolare lo stanzone delle persone scomparse, stile Brazil, ma.. che c'entra col film?
    Poi abbiamo il classico labirinto dei film americani, il casolare e la canonica di ispirazione avatiana, il bar dell'irruzione scopiazzato dalle paludi del sudovest americano.

    Imbarazzanti tutti i riferimenti thriller: irruzioni da swat nei bar sul laghetto, visori rossi puntati da 3 metri, i tg, la scena finale che rievoca Hannibal Lecter. Insomma se tu vo fà l'americano, fallo bene.
    Ultima modifica: 14/03/20 20:50 da Capannelle
  • Daniela • 16/03/20 11:17
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Da Mymovies:
    Primo Weekend Italia: € 1.197.000
    Incasso Totale Italia: € 1.961.000

    Segno che quando uscì al botteghino non piacque e anche a me pare a una scopiazzatura senz'anima, con attori mediamente allo sbando.
    Ambientazioni: bella la suite della prostituta, in stile Argento. Particolare lo stanzone delle persone scomparse, stile Brazil, ma.. che c'entra col film?


    Mi associo alle osservazioni di Capannelle.
    Anche io ho avuto la sensazione di un patchwork di scene, ambientazioni e trovate, magari in se stesse suggestive ma attinte da altri film. Oltre ai riferimenti che citi, difficile non pensare a Lynch e al coniglione di Donnie Darko.

    Si può ben trarre ispirazione da altri, ma se le suggestioni si innestano su un tessuto narrativo forte, dominato di una propria personalità, mentre qui abbiamo un thriller che traballa e nello stesso tempo risulta troppo prevedibile.
    Alzi la mano chi non ha compreso dove andava a parare un certo personaggio dopo due minuti dalla sua entrata in scena. Era talmente prevedibile che ho sperato fino all'ultimo di sbagliarmi e questo è stato l'unico motivo che mi ha fatto attendere con ansia l'epilogo. Per non dire poi di un momento clou, in cui il link mentale hannibalesco scatta talmente in automatico da risultare molesto.

    Vediamo al cast. Servillo mi è piaciuto, ma sospetto che mi sarebbe piaciuto anche se avesse interpretato una statua di cera, Hoffmann fa quel che deve fare, ossia il grosso nome ingaggiato pensando al mercato internazionale, offrendo una prova professionale ma piuttosto distaccata. Terribile invece Bellè le cui intonazioni, soprattutto nella seconda parte, sembrerebbero forzate ed innaturali anche all'interno della peggiore compagnia filodrammatica.
    Ultima modifica: 10/05/20 10:53 da Daniela
  • Von Leppe • 16/03/20 12:32
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    Quando Servillo parla con il tipo sfigurato che per comunicare usa un aggeggio tipo architetto Varelli, non si capisce chi dei due ha la voce più sospirosa...
  • Piero68 • 1/12/20 14:29
    Contratto a progetto - 241 interventi
    CONTIENE SPOILER
    Una serie di copia e incolla di tanti must di genere collazionati in un unica pellicola. Difficile inoltre non scorgere chiari riferimenti ad Argento o Lynch ad esempio. Senza contare che la sceneggiatura troppo ambiziosa (e contorta) sfugge spesso di mano a Carrisi lasciando così numerosi vuoti narrativi. Non mi piacciono i film eccessivamente didascalici ma mi piacciono ancor meno i cosiddetti plot hole.
    Ad esempio la ricorrenza del numero 23. Forse non l'ho capita io ma non mi è sembrato ci fosse uno specifico riferimento.
    Non si capisce poi come la vera Samanta sia potuta sfuggire al suo rapitore viste le condizioni in cui versa realmente.
    E la figura di Hoffman? Chi è? Da dove salta fuori? Se Basso era il rapitore principale il falso Green da dove salta fuori? Un emulo? Boh!
    E l'incontro nel finale tra Hoffman e Servillo quando avrebbe dovuto accadere nella cronologia reale degli avvenimenti.
    Se mettiamo in conto che le due vicende si muovono su uno spazio temporale sfalsato di un anno, e Genko è morto subito dopo il ritrovamento della vera Samanta mentre il falso Green rapisce l'agente Vazquez due giorni prima dell'arresto di Basso, per quale motivo il falso Green avrebbe dovuto avere un abboccamento con Genko dal momento che non avrebbe dovuto nemmeno sapere chi fosse e che ruolo avrebbe avuto nella vicenda Andretti?
    Booohhhh!!!
    Ultima modifica: 1/12/20 14:31 da Zender
  • Mauro • 15/02/24 11:38
    Disoccupato - 11929 interventi
    Nei titoli di coda Dustin Hoffman e Toni Servillo sono segnalati anche come produttori esecutivi di questo film