Discussioni su All'improvviso, un maledetto amore - Wildfire - Film (1988)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/09/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Buiomega71 • 9/09/19 10:14
    Consigliere - 25933 interventi
    Fiammeggiante opera prima del futuro cantore dell'erotismo patinato (quì non ve nè traccia alcuna), che narra , senza sbavature, un melodramma turgido, realistico e sofferto.

    Sorprende come King sia un ottimo regista, e faceva ben sperare per un inizio promettente (in parte mantenuto, vedi il non disprezzabile Orchidea selvaggia 2, spacciato come un erotico ma in realtà un dramma a tinte fosche e sudaticcie) che regala pezzi di regia davvero notevoli (la tentata rapina alla banca andata a male, con il furgone dei cocomeri che perde il suo carico sulla strada e le crisi isteriche della Fiorentino, il delicato incipit d'infanzia, il drammatico confronto di Kay con la madre ritrovata in uno squallido bar malfamato la fuga in Messico, il parapiglia coincitato dal collezionista di automobili, la pistola fatta scivolare sull'asfalto con Bauer modello ribelle Richard Gere di All'ultimo respiro, il finale suicida in fiamme in puro stile Hal Needham), sottolineato dalla suggestiva fotografia di Bill LO SQUALO Butler, dalle melodie messicane e dalla bellissima Come on Joe sui titoli di coda.

    Classica storia d'amore tormentata (con una Linda Fiorentino mesta, sofferente e inquieta) tra amori perduti dannati, mariti gelosi e impossibili fughe che finiranno in tragedia.

    King sfrutta a dovere le ottime location della provincia americana (e messicane), rendendo i suoi personaggi ora credibili ora bizzarri (il detective privato di Johnny Weissmuller jr che sembra uscito da un film di Don Siegel), coinvolgendo con un narrato stringato e senza sosta, tra le indecisioni tribolate di Kay, l'amore possessivo di Frank e la disperata ricerca del marito Mike.

    Scritto insieme al futuro regista di Freeway, che vede come produttore esecutivo l'Irvin Kershner dell'Impero colpisce ancora e distribuito da noi (senza far troppo rumore e passando colpevolmente del tutto inosservato-Morandini, Farinotti, Mereghetti e (OVO)Maltin lo omettono silentemente-) solo nel febbraio del 1992, dopo i successi calienti di Congiunzione di due lune e Orchidea selvaggia

    Quasi ci si dispiace che King abbia preso la strada delle pruderie alla Playboy, perchè il talento per raccontare drammoni robusti (e ben poco conciliatori) lo aveva eccome.

    Almeno tre le sequenze di culto: la fuga di Kay a cavallo inseguita da Frank in auto tamarrissima, la festa di compleanno improvvisata a suon di Celito lindo e, feticisticamente, la Fiorentino che prima di scendere dalla macchina si infila le scarpine con il tacco.

    Un vero peccato che il miglior film del regista del Delta di venere e dell'emulo krugstilliano di Stupro selvaggio sia uno dei tanti titoli rimasti invisibili e finiti (ingiustamente) nell'oblio.
    Ultima modifica: 9/09/19 10:39 da Buiomega71