Discussioni su Spider - Film (1992)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/01/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
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  • Buiomega71 • 14/01/19 10:01
    Consigliere - 25999 interventi
    FALSI D'AUTORE-Perduti e ritrovati

    Bizzarra fiaba/horror lituana che parte benissimo (l'ade dipinto che prende vita, tra orge, crocifissoni e bambine nude, una via di mezzo tra i furori russelliani e gli estetismi fiammeggianti greenawayani, l'incipit arrabaliano con Vita bambina pronta per un bagno bollente a base di schifose blatte che sbucano da ogni dove, la modella nuda con il falco, Vita che si specchia in uno stato onirico tra Borowczyk e il Jaromil Jireš di Fantasie di una tredicenne)

    Poi, tra incubi con ragnacci in stop-motion (nella teca mentre combattono e si imbozzolano, nella camera da letto di Vita, che fanno capolino dalla tenda, per arrancare sul soffitto-in stop-motion-, finire nel letto e raggiungere dimensioni consitenti da SF anni 50) o aracnidi giganteschi e pupazzosi alla stregua del Tarantola di Arnold, che amoreggiano zulawskianamente nel lettone con Vita completamente nuda (naif gli SFX, ma nemmeno realizzati malaccio), il film svacca scimiottando l'horror d'oltreoceano.

    Il pittore maledetto che entra negli incubi della giovane (e all'occorrenza si muta in ragnone) altro non è che una sottospecie di Freddy Krueger solo un pò più sporcaccione e il finalone nella sauna (il combattimento con il prete, che scade nel comico involontario) usa e abusa di stilemi cari al cinema esorcistico, prendendo di peso tutto l'armamentario del (de)genere, con lotte corpo a corpo, trasformazioni e battute slasher.

    Nel mezzo di location campagnole che ne risaltano la bellezza lacustre e boschiva, si cita pure il nostro fulcione nazionale del periodo (quello dei fine anni 80) con corpi che si liquefano e schizzano liquami nauseabondi, nonchè mutazioni yuzniane/cronenberghiane da body horror da discount, con il ragnone antropomorfo (sempre negli incubi della ragazza) che assume gli osceni tratti della Cosa bottiniana.

    Sempre in bilico tra il trash e il cinema d'autore più raffinato (la fotografia è curatissima e dispensa meraviglie quasi argentiane), la prima e unica opera dello scenografo lituano Vasili Mass e un balzano incubo ad occhi aperti, che negli intenti dovrebbe essere un'allegoria orrorifica sulle pulsioni sessuali di una ragazza virginea (il simbolo del ragno come peccato e lussuria) ma che vira nei lidi della scoppiazza dell'horror tradizionale tra trasformazioni, spizzichi gore e l'eterna lotta del bene contro il male

    Spesso noioso, a volte ridicolo (scultissima la sequenza in cui il rude e barbuto tuttofare caccia la lussuriosa linguaccia alla Fantozzi appena vede Vita), quà e là confusionario, speziato da squarci pittorici potentissimi, ma che scivola nella banalità più becera quando tenta di assestarsi alle regole dell'horror più tradizionale.

    Un bislacco connubio dove risalta il talento visivo (non comune) del suo regista, che all'inizio sceglie il registro para-jodorowskiano, per poi abbracciare la narrazione del "monster movie" alla stregua di un William Malone qualsiasi.

    Sconsigliato a chi soffre di aracnofobia.
    Ultima modifica: 14/01/19 18:18 da Buiomega71
  • Kanon • 14/01/19 21:04
    Fotocopista - 835 interventi
    Complimenti per la tua nuova interessantissima rassegna Buio ! L'amplesso tra donna e ragno gigante è citato (non so quanto voluto, ma i precedenti ci son tutti) anche in un albo di Dylan Dog !
  • Buiomega71 • 14/01/19 21:17
    Consigliere - 25999 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Complimenti per la tua nuova interessantissima rassegna Buio ! L'amplesso tra donna e ragno gigante è citato (non so quanto voluto, ma i precedenti ci son tutti) anche in un albo di Dylan Dog !

    Grazie Kanon

    Sì, di solito il ragno è visto come il lato oscuro della sessualità (penso anche allo xenomorfo di Alien, o al poliposo mostro copulatore di Possession), e il film di Mass amplifica questo concetto un pò "freudiano" (non per nulla Freud è citato sui titoli di testa del film)

    Felice del tuo interesse (altre "chicche" seguiranno nei prossimi giorni)
    Ultima modifica: 14/01/19 21:18 da Buiomega71