Discussioni su Housewife - Film (2017)

altro che mockbustering. qua turchia e america firmano un armistizio che ha tutti i numeri per farci tardare di qualche ore uno scorrevole ingresso nella fase r.e.m.

anche da naturalizzato americano, evrenol lungi dallo smentirsi, accentua le tinteggiature cromatico-fotografiche come anche un parco-immagin(ar)i che oltre a essere visivamente tanto di cappellaio matto e annesso attaccapanni, è qualcosa da buttare nel caminetto tutto barker e lovecraft, prerogative che già tratteggiavano il soma di baskin (che gli sta sopra di due tre piani, va sottolineato) e che ritroviamo puntuali anche qui (forse fin troppo stilizzate), mano nella mano con situazioni e creature che si spera vivamente non vengano a farci visita nei sogni dell'alba.

parlare del plot di questo film senza guastare a chi lo guarda il piacere di farlo o rischiare spoiler specie sul finale è impresa ingrata e improba. mi limiterò a dire che l'andatura è davvero strana: parte andandoci giù brutalissimo e iper-spiazzante (e servendosi di personaggi spostati forte, capaci ad esempio di masturbarsi usando come meta del proprio orgasmo i propri traumi infantili (la scena ricorderà ai lynchani di ferro un analogo momento di mulholland drive, omaggiato anche nei suoi successivi sfondamenti di linearità narrativa), poi sembra abbracciare gli stilemi e i temi dell'horror più blando, ripercorso e ordinario, e proprio mentre si sta per gridare al deja-vu ecco che destabilizza a colpi di cortocircuitazione segnico-narrativa che non si possono prevedere nemmeno prendendo il peyotl mezzora prima di inserire il dvd nel lettore. da lì arriva il katrina e tutto quanto abbiamo come appiglio cui aggrapparci è una ringhiera mezza scardinata.

è vero che anche stavolta, non meno che in baskin, evrenol si serve di suggestioni già rodate, specie negli/dagli horror degli ultimi tempi (e anche qui è dura elencare o fare comparazioni senza bruciare tutto il film in un solo rigo), ciò non di meno baskin si riconferma un possibile araldo di un nuovo modo, probabilmente rinascimentale, di riconfigurare i sistemi narrativi dell'horror. vale a dire qualcuno che è davvero meglio non prendere sottogamba o con sufficienza.

ripeto, inferiore a baskin (o comunque da questo diversissimo), ma ugualmente capace di spintonarci negli interstizi più inesplorati del genere e della psiche.

per farla spiccia: raccomandatissimo.

Gustosa la tua disamina, amico mio. Se ci sono sentori lynchiani mescolati ad afrori baskiniani mi ci butterò presto a capofitto!

lynch è laterale, più omaggiato/quotato che ripercorso nei modi e negli umori (per quanto credo il prode david apprezzerebbe gli sbarellamenti narrativi, che non sono qui semplici twist esclamativi che fanno venire ogni nodo al pettine). baskin è un'operazione molto più solida e genuina. questa ha qualcosa che qua e là non torna del tutto, specie attorno alla parte centrale. e paradossalmente è proprio grazie a questi cedimenti che l'insieme funziona. c'è chi ci ha visto dentro anche cronenberg, argento e l'ultimo aronofsky (ed effettivamente qua dai lumière ai giorni nostri è effettivamente possibile vederci di tutto, e non solo in fatto di cinema), per cui puoi immaginare quanto sia squilibrato l'andamento del film..

curioso di sentire la tua come altre voci, anche perché qua dentro le vesti per baskin ce le siamo ridotte a coriandoli solo io e te, magari stavolta accade l'esatto contrario! :D

Baskin aveva un'ora di grandissimo livello che mi faceva propendere per le quattro palle. Peccato che la parte finale del film è una vaccata senza precedenti. Il regista ha talento è cercherò di recuperare altro

invece quel finale che mandava in loop spiraliforme tutto fu per me una gran bella batosta di genio. e occhio ché qua diventa invece baricentro di tutto il film. in ogni caso se con baskin ci vai coi piedi piombati, qua avrai anche le palle da carcerato alle caviglie. o forse chissà, stavolta gli riconoscerai qualità superiori. per me resta un mezzo passo indietro con la gamba sinistra mentre ne fa uno e mezzo avanti con la destra.

di altro da recuperare non c'è granché: è in postproduzione un terzo film, girl with no mouth (sarà contentissimo picchio... :D ) che deve ancora vedere la luce dei proiettori. per il resto abbiamo sul vassoio 8 corti, un segmento di un horror a episodi e la serie netflix turca the protector, di cui il nostro firma 5 ep su 10 (i primi 3 e gli ultimi 2). interessante come anche in essa tutto ruoti sempre attorno a ordini arcani, sette misteriose and the likes.