Discussioni su Hereditary: Le radici del male - Film (2018)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Schramm • 3/01/19 17:44
    Scrivano - 7694 interventi
    pensavo di essere io impazzito o fatto male nel scuotere sempre più la testa dalla seconda metà della visione in poi, perché come già fu per the witch questo film l'ho visto spinto da innumerevoli esortazioni da appassionati di cui mi fido molto.

    invece trovo nella scheda ben 7 bipalla e due nì, e leggendoli hanno tutti almeno una considerazione che si è fatta largo in me durante la pellicola.

    che ho trovato contundente, a tratti quasi letale, quando lavora su tutte le tangenti cui può condurre l’inelaborabilità del lutto (in tal senso gustosissimo traslare byrne da in treatment a una situazione psicologicamente delicata e instabile come quella della prima ottima parte), o quando si abbandona a certe bastardate (invero abbastanza telefonate, vedi SPOILER la decapitazione in corsa di charlie FINE SPOILER), ma da quando entra in zona spiritika-oujia-haunting e chi più ne ha più faccia a gran voce buh! dietro la porta mi è franato sempre più e non m'è rimasto che cercare di non finire sotto le macerie. almeno sotto quelle narrative, perché esteticamente e formalmente è un'opera molto coraggiosa anche quando carica dama, anzi damien, sovrannaturalmente o innaturalmente (certe scelte paiono megalomani quando non coattissime)

    in sintesi estrema: stessi vizi virtù e difetti di un babadook - la botte piena dello psychodrama e la moglie ubriaca dell'haunted-pagan (che poi non tocca affatto le mie corde, quanto a possibilità di intimidire), senza nemmeno lo sforzo di un sincretismo che renda evanescente ambiguo e realmente destabilizzante l'apparato. anzi, la netta spaccatura che tuona "fin qui abbiamo scherzato con l'autosuggestione psicopatologica e nevrotica, ora scateniamo l'inferno con un bel coro di fantasmi!" non mi è proprio andata giù. si spreca l'occasione di una miscela tra le più esplosive accontentandosi di tenere ben separati acqua e olio nella stessa ampolla, scindendo nettamente l'atomo. e basterebbe questo a uscirne scontenti.

    aggiungiamoci che si stipa davvero un po’ troppo nel micro-onde: il paganesimo, il complottismo, l’haunting, lo psychodrama, la stregoneria, lo spiritismo, la metempsicosi, la predestinazione (la tragedia greca: il regista come dio e viceversa), la cristologia e mille altre cose, quasi si cercasse di mandare in tilt lo spettatore (che ci andrebbe anche, se non si ricorresse a una così estrema linearità che va da A a Z senza accidenti di percorso), e invece si guastano fusibile, condensatore e magnetron del mirco-onde. e come se non bastasse, li si accatasta in una forbice cronologica davvero troppo debordante e defatigante per operazioni simili.

    a giocarti la rischiosa carta dei 123' devi essere un dimonio di regista per tenerli saldissimi tutti. e infatti il film ha di davvero spiacevolossimo, a tratti anche assai irritante, che si sfiata e si rigonfia di continuo. come un mantice o una ruota che viene gonfiata perché la si crede sgonfia e invece è bucata. e per lo spettatore è tutta snervatura. arrivi al min 100 che hai già guardato 3-4 volte l'orologio, e ai titoli di coda che sospiri "che peccato".

    e vanno sciupate senza rimedio, in tutto questo, interpretazioni memorabili e sofferte, virus figurativi a prova di vaccino, per tacere di una durissima prima parte emotivamente dilaniante.

    sarà per la prossima volta?

    infine, davvero simpaticissimi, nei titoli di coda, i singoli caratteri "infetti" che si trasmettono viralmente da un nome all'altro.
    Ultima modifica: 3/01/19 18:47 da Schramm
  • Schramm • 3/01/19 17:58
    Scrivano - 7694 interventi
    p.s.: Cinex, mi sarei quell'attimo perso nella chiosa del tuo commento. potresti chiarirmi il rimando al crodino? :D :D
    grazie.
  • Didda23 • 3/01/19 18:28
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Più o meno concordo con quanto hai scritto. Babadook, The Witch e questo (per fare un esempio di film tanto osannati) mi hanno totalmente deluso e nessuno è riuscito a strappare la mia sufficienza.
    Hereditary però l'ho preferito, perchè il regista è coraggioso e tecnicamente molto intrigante. Il finale, però, è pura follia filmica in quanto a bruttezza.
    Le aspettative erano alte perchè Deep me ne parlò benissimo in privato. Però è questione di gusti e sensibilità.
    A molti è piaciuto pure il finale di The Witch..
    Degli horror recenti il più calibrato è Autopsy (un odio del caro Buio).
    Hereditary, sia chiaro, non è monnezza e possiede molti momenti di qualità ma soffre di un ritmo oltremodo dilatato (e i 120 minuti si soffrono abbastanza) e di un climax non dei migliori.
    Sono curioso della prossima prova di Aster perchè il talento c'è...
  • Bubobubo • 3/01/19 21:04
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Se non l'avete ancora visto, di Aster dovete assolutamente recuperare il corto che precede Hereditary e che io stesso ho inserito qualche tempo fa, The strange thing about the Johnsons. Lo trovate completo sul tubo, anche se privo di sub (ma non è un dramma).
    Il ragazzo ci sa assolutamente fare, ma quoto col sangue la tua analisi, schramm. Se non altro, rispetto agli altri titoli che avete menzionato, questo ha una signora O.S.T.
  • Didda23 • 3/01/19 22:09
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Grazie per la info. Si potrebbe aggiungere in note.
  • Zender • 4/01/19 08:18
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Non capisco bene che significa "il corto che precede Hereditary". In tutti i cinema? In alcuni? Io non ricordo di aver visto nessun corto al cinema...
  • Capannelle • 4/01/19 09:21
    Scrivano - 3487 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non capisco bene che significa "il corto che precede Hereditary". In tutti i cinema? In alcuni? Io non ricordo di aver visto nessun corto al cinema...
    Intende questo https://www.davinotti.com/film/the-strange-thing-about-the-johnsons/44211
  • Didda23 • 4/01/19 09:40
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Credo che intendesse che precede Hereditary in senso strettamente cronologico.
  • Giùan • 4/01/19 09:52
    Controllo di gestione - 241 interventi
    Hola compagno Schramm: intanto esser chiamati (in correità?) da te è sempre un piacere. Quanto allo specifico filmico non posso che ribadire quanto scritto (per una volta mi pare non troppo evasisamente e poco ellitticamente) nel mio commento al film: Aster mi pare si sia in corso d'opera baloccato troppo su quel paio di ottime suggestioni cinematografiche (Charlie e il plastico) che non si perita peraltro manco di calare come assi nella manica, strascicando e dilatando in maniera insussistente il ritmo nella prima parte (inseguendo probabilmente fantasmi esorcistici) e scadendo poi in una parte finale in cui mi pare davvero plateale non sappia più che pesci pigliare.
    Quanto invece alle altre 2 "delusioni" contro le aspettative (The witch e Babadook) saròconciso ma non criptico: il secondo non presenta alcuna nvità ma è divertente e mi è parso in perfetta buona fede, il primo è a mio parere inquinato da velleità autoriali sovraesposte e sol perciò fastidiose
  • Zender • 4/01/19 13:52
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Credo che intendesse che precede Hereditary in senso strettamente cronologico.
    Ah ok, pensavo che quel precede intendesse in legame particolare che non conoscevo. In questo caso non metto nulla in note.
  • Schramm • 4/01/19 14:03
    Scrivano - 7694 interventi
    Bubobubo ebbe a dire:
    Se non altro, rispetto agli altri titoli che avete menzionato, questo ha una signora O.S.T.

    vero, segno decisamente più. il lavoro quasi olofonico sullo score e sul design sonoro, specie quando questo è granuloso (si veda l'accompagnamento glitch-scratch all'introduttiva carrellata avanti che trasforma il miniaturizzato plastico in set - forse la cosa più strepitosa di tutto il film, peraltro), è da loop di battimani.
  • Schramm • 4/01/19 14:12
    Scrivano - 7694 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Più o meno concordo con quanto hai scritto. Babadook, The Witch e questo (per fare un esempio di film tanto osannati) mi hanno totalmente deluso e nessuno è riuscito a strappare la mia sufficienza.

    devo dire che non ci sono rimasto così scottato per nessuno dei tre. non ricordo quanto assegnai a baba, ma witch e questo si assestano sul giusto compromesso del bi e mezzo. se avessero tutti osato una sintesi superiore su aspetti invece tenuti pervicacemente aporetici parlerei di un critico aumento di stipendio e di una possibile rivoluzione copernicana nel genere. e forse - ma non posso scommetterlo - avrei di nuovo provato la paura con la p maiuscola.

    Didda23 ebbe a dire:
    Degli horror recenti il più calibrato è Autopsy

    ...che per varie contingenze ancora sta fuori dal mio mirino, ma anche questo allunga la coda dei più caldeggiati del biennio da amici e conoscenti.
    Ultima modifica: 4/01/19 14:22 da Schramm
  • Schramm • 4/01/19 14:21
    Scrivano - 7694 interventi
    Giùan ebbe a dire:
    Hola compagno Schramm: intanto esser chiamati (in correità?) da te è sempre un piacere. Quanto allo specifico filmico non posso che ribadire quanto scritto (per una volta mi pare non troppo evasisamente e poco ellitticamente) nel mio commento al film: Aster mi pare si sia in corso d'opera baloccato troppo su quel paio di ottime suggestioni cinematografiche (Charlie e il plastico) che non si perita peraltro manco di calare come assi nella manica, strascicando e dilatando in maniera insussistente il ritmo nella prima parte (inseguendo probabilmente fantasmi esorcistici) e scadendo poi in una parte finale in cui mi pare davvero plateale non sappia più che pesci pigliare.
    Quanto invece alle altre 2 "delusioni" contro le aspettative (The witch e Babadook) saròconciso ma non criptico: il secondo non presenta alcuna nvità ma è divertente e mi è parso in perfetta buona fede, il primo è a mio parere inquinato da velleità autoriali sovraesposte e sol perciò fastidiose


    juanito caro, a me la prima parte è parsa efficace, specie quando indulge nello scavo psicologico del lutto (in v.o. lo struggimento della colette per charlie fa il deciso paio emotivo con quello di maria per il figlio nel gesù zeffirelliano) e annesse superstizioni e suggestioni autoindotte a scopo consolatorio.

    è stato quando dallo scatolone è saltato fuori il libro mastro dello spiritismo che ho esclamato il primo "no, eh! te prego non mi scivolare anche tu su questa buccia". e invece patapunfete sempre più sonoro, il film capitombola quasi voluttuosamente fino all'ultimo gradino della prima rampa, proprio erigendolo a protagonista nella parte seconda, e agghindandolo peraltro con esagerazioni così multistrato che già mezz'oretta prima della chiusura si sbotta "signori, e con questa il banco chiude".
  • Buiomega71 • 16/03/24 10:12
    Consigliere - 25943 interventi
    Attritbuire il sottogenere a cui appartiene Hereditary sarebbe spoilerare maledettamente (perchè tutto si svela nell'incredibile e delirante finale, dove Aster dissemina di indizi-a volte impercettibili-durante la soffocante e plumbea visione, in questo caso occhio agli invitati al funerale all'inizio, un pò come fece von Trier in Antichrist)

    Geometrica e kubrickiana la sopraffina regia di Aster, che dopo un incipit straordinario (la casa di bambola che diventa la stanza da letto dove Byrne sveglia il figlio) comincia a martellare con segnali disturbanti (la mostruosa figlia ritardata che decapita i piccioni a forbiciate, le sue macabre creazioni, la presenza invadente e inquietante della nonna defunta in odor di zolfo e tomi satanici, il raggelante racconto del sonnambulismo, dei fiammiferi e dell'acqua ragia), fino al momento dello shock anafilattico e quella terribile dell'incidente notturno dove si scommette atrocemente la testa con il diavolo.

    Gruppo di famiglia in un inferno, tra incomprensioni, cattiverie, lutti, crudeltà bergmaniane, "tu che non dovevi nascere", dolore e sofferenza (l'urlo di disperazione di Toni Colette dopo la morte della figlia non è dissimile da uno straziante momento analogo in Fanny & Alexander), agghiaccianti incubi (le frotte di formiche che eruttano dalla bocca di Peter come le blatte del Signore del male, laddove Carpenter lambiva la pagliacciata, Aster ne aumenta il disagio e il macabro disgustoso), la Colette (che meritava almeno una candidatura all'Oscar) che sprofonda in una probabile follia uterina, dovuta alla catena di tragedie che invade il nucleo famigliare.

    Aster si prende i suoi tempi, i cadaveri decapitati marciscono in soffitta, dove fuoriescono sciami di mosche dei solai, sedute spiritike, desiderio malsano di "riabbracciare" la figlia defunta, la famiglia va in pezzi e Aster sposta l'asse da una sitcom necrofora (che ricorda, con le dovute differenze, il primo Ozon) e in via di decomposizione all'orrore puro.

    Orrore puro che arriva come un fulmine nel surreale, inaspettato e pazzesco finale (la torcia umana, i ghignanti "visitatori" nudi che escono dall'ombra e mettono davvero i brividi, così come la Colette che impazza come un cane rabbioso, muovendosi sulle pareti, tirando violente capocciate, squarciandosi la gola con nonchalance)  tra i più blasfemi (l'effige di Gesù Cristo con la testa in putrefazione), visionari, folli e febbrili mai girati, con cadaveri decollati svolazzanti e casette sull'albero che diventano centri nevralgici del male nella sua forma più viscerale e incubotica, che prendono di mezzo Jodorowsky, Ken Russell, Winner, Barilli e Polanski.

    Qualcosa rimanda anche al penultimo Amenabar, ma là era la paranoia e la menzogna a scavare nel quotidiano con le sue ombre e i suoi territori oscuri, quì si fa proprio carne parentale da plasmare (come i pupazzetti dei modellini in scala a cui lavora certosinamente Toni Colette), putrescente, luciferina e infine idolatrata.

    Basterebbe questa svolta da "movimento panico" arrabaliano (della serie, ma che cosa stò vedendo?) a far schizzare Hereditary nel pantheon del cinema dell'assurdo più dirompente e nichilista.

    Ma è soprattutto un viaggio oscuro e malsano nella disgregazione della famiglia, che trascina tutto all'inferno, senza possibilità di ritorno.
    Ultima modifica: 16/03/24 16:34 da Buiomega71