Discussioni su Biri beni gözlüyor (turkish Shining) - Film (1988)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/09/17 DAL BENEMERITO PESSOA
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  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Pessoa, Schramm

DISCUSSIONE GENERALE

12 post
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  • Zender • 19/09/17 07:54
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Bravo Pessoa che è andato a recuperarsi anche lo Shining turco! Letterlamente il titolo significa "Qualcuno mi sta guardando".
    Ultima modifica: 19/09/17 07:55 da Zender
  • Pessoa • 19/09/17 09:58
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Grazie Zender,

    il titolo originale riprende in effetti quello di una vecchia produzione televisiva di Carpenter (Someone's watching me) del 1978 che in italiano è stata tradotta con "Procedura ossessiva", ma la trama è quasi pedissequamente (mutatis mutandis) ripresa dal capolavoro di Kubrick, rispetto al quale cambia solo il finale.
  • Schramm • 19/09/17 13:43
    Scrivano - 7694 interventi
    bravi tutti! si aprano orsù le cataratte del rebooturkish, che deve essere qualcosa di paranormale da finirla involtolati a terra nel tappeto tipo kebab per le contorsioni da risata.
    Ultima modifica: 19/09/17 13:44 da Schramm
  • Buiomega71 • 19/09/17 15:08
    Consigliere - 25999 interventi
    Ai turchi dovrebbero dare l embargo cinematografico
  • Pessoa • 19/09/17 15:15
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    bravi tutti! si aprano orsù le cataratte del rebooturkish, che deve essere qualcosa di paranormale da finirla involtolati a terra nel tappeto tipo kebab per le contorsioni da risata.


    In realtà sto esplorando anche altre cinematografie "minori" o meno consuete, da quelle africane a quelle sudamericane, che promettono chicche di pregio non minore per chi ama il trash. E magari spunta fuori qualcosa di qualitativamente interessante.
    La maggior parte dei critici "ufficiali" si sono spesso concentrati su produzioni di respiro più internazionale, per comprensibili (fino ad un certo punto) logiche legate alla distribuzione, ma a me è capitato di vedere film costaricani, malesiani o angolani che meriterebbero una visione più di tanti epigoni europei o nordamericani, spesso condizionati dai gusti dei loro rispettivi mercati.
  • Schramm • 19/09/17 15:17
    Scrivano - 7694 interventi
    pessoa sento che mi darai soddisfazioni vertiginose.

    buio, prova assolutamente a vedere questo!! ti si aprirà un mondo(movie)!
  • Pessoa • 19/09/17 15:30
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Ai turchi dovrebbero dare l embargo cinematografico

    In realtà a mio parere il discorso è più complesso. Ricordiamo che il cinema turco è arrivato a produrre, negli anni '80, più di duemila film all'anno, probabilmente per la stragrande maggioranza solenni ciofeche.
    Ma forse senza le quali molto cinema coevo e successivo non sarebbe mai esistito. Quanti registi, tecnici e attori italiani, esauritosi il nostro cinema di genere, sono sopravvissuti in Turchia o in Grecia per poi tornare clamorosamente alla ribalta? E poi, forse, se gente come Angelopoulos, Forman, Polanski, De Oliveira o Ozpetek (solo per citarne qualcuno) fosse nata in luoghi senza cinema probabilmente avrebbe fatto altro, lasciandoci tutti un po' orfani...
  • Schramm • 19/09/17 15:44
    Scrivano - 7694 interventi
    pessoa, su indizi per individuare film c'è proprio un film turco infagottato nel più impenetrabile mistero.

    forse puoi darmi una manina santa?

    (questo post si autocancellerà in 4...3...2..1...)
  • Pessoa • 19/09/17 16:35
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    pessoa, su indizi per individuare film c'è proprio un film turco infagottato nel più impenetrabile mistero.

    forse puoi darmi una manina santa?

    (questo post si autocancellerà in 4...3...2..1...)


    Ci provo appena ho un attino, Schramm. Anche perché hai un nick al quale non si può dire di no...
  • Buiomega71 • 19/09/17 17:54
    Consigliere - 25999 interventi
    Il mio discorso verteva, appunto, su questi osceni ripoff ( o remake) da " cose turche"

    Tralasciando le coproduzioni ( penso al dittico garroniano con Kinski mad doctor, che nulla hanno di turcherie) o opere come YOL, LA RIVOLTA o LA GANG DELL' ARANCIA MECCANICA ( che, per inciso, non ho visto)

    Il mio invoco all' " embargo" era appunto riferito a queste oscene versioni turche di film sbanca botteghino ( STAR WARS turco, JAWS turco, L ESORCISTA turco)

    Posso capire l ilarità che questi " stupri cinematografici" possano donare ( ho letto che esistono veri e propri " festival" di ste' robe, dove vien giù lo stabile dalle crasse risate)

    Ma ricordo solo il voltastomaco quando , su YouTube, vidi la scena del mostruoso balletto in classe, sulle note della pippofranchiana " Chi chi chi, co, co, co", di quello che sembrava una scellerata " parodia" dell E.T spielberghiano

    Davvero, mi vennero i connati di vomito, e se non meriterebbe l' embargo tutto ciò...
    Ultima modifica: 19/09/17 20:46 da Buiomega71
  • Schramm • 19/09/17 18:08
    Scrivano - 7694 interventi
    a me invece l'idea di uno shining turco, dopo aver visto cosa sono stati capaci di fare quando volano rasoterra, mette una fotta indescrivibile. pensa si aprono gli ascensori e le gemelline urlano "allah akbar!". la versione turca di nicholson con la scimitarra al posto dell'accetta. è una fetta di cinema che apre a scenari paurosi. quando resusciterò a tutto vapore, chiederò al prode pessoa una lista del meglio del peggio.
    Ultima modifica: 19/09/17 18:32 da Schramm
  • Schramm • 7/11/18 17:12
    Scrivano - 7694 interventi
    devo invece ricredermi amaramente rispetto al post di un anno fa. pur essendo sempre e comunque qualcosa che sfida ogni credibilità, siamo comunque molto distanti dai risultati scapocciatissimi del non-squalo turco. ugur si prende maledettamente sul serio nel ripercorrere kubrick, e già questo lo mette in sé e per sé in una posizione che chiamare scomoda (e anche un po' antipatica) è minimizzare.

    e tuttavia prendendosi enormi (e diciamolo pure: inevitabili) libertà da stanley come anche da stephen, accontentandosi di assomigliare vagamente al canovaccio di fondo, consapevole che budget e professionismo sono un dittico assente dal vocabolario dei realizzatori (e di conseguenza in più di un passaggio noi si ride fino a rischiare una letale crisi d'asma temndo di non riaversi mai più da sfaceli del genere), ugur riprocessa tutto con una certa chiamiamola personalità. il film è statico, fatto con niente, ai limiti del nulla, ma rischia di essere, cum grano salis, a suo modo interessante.

    peccato che, almeno nella copia a me capitata, i sottotitoli spariscano proprio nel minuto finale, il più interessante e forse comico di tutti.