Discussioni su Immortal ecstasy - Film (2004)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/08/14 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 28/08/14 10:08
    Consigliere - 25999 interventi
    Rassegna estiva: Le Regine del B-Movie

    "Vampire movie" muliebre, denso come il sangue che schizza, imbratta, rigurgita, sgorga, sporca, contagia senza sosta, in una splatterfeast che ha il suo crescendo fino all'allucinato finale stile Non Aprite Quella Porta in versione "family vampirica"

    Desi Scarpone (da tenere assolutamente in considerazione) non ha paura di nulla, la "signora della notte" e le sue vampire lesbo (che si slinguazzano anche quando pasteggiano carne umana), feroci e spietate succhiasangue che si accanisco sulle vittime come zombi romeriani (il banchetto antropofago, dove partecipano madre e figlie, rubandosi i pezzi di carne dalla bocca, come bestie goduriose e affamate), vengono private del feto mostruoso e "adottano" giovani ragazze dopo averle "allattate al sangue" dal seno "materno", ragazzine snob trasformate in assatanate figlie della notte, spogliarelliste autolesioniste, che si tagliuzzano il corpo con cocci di bottiglia, per far "bere" direttamente dalla fonte, vampiriche bambine bosniache che si nascondo dietro maschere alla The Strangers

    Notturno, sadico, cinico, femmineo, sanguinosissimo, con assedi romeriani (in casa della famiglia decimata dal vampirismo), omaggiando i vurdalak (il capo famiglia entra in casa e porta il terribile contagio a tutti i suoi familiari), portando pestilenza e desolazione nell'intero quartiere

    Dalle parti di 30 Giorni di Buio (come il finale visionario e quasi poetico con l'arrivo della luce del sole e la ferocia belluina e animalesca dei vampiri), dove la Scarpone già apre il suo film con un gatto impiccato, privo degli occhi e divorato da vermi e mosche, e dove le donne sono le vere incubatrici del male, che siano madri di famiglia, partorienti, figlie e amanti

    Desi (Desirè, desiderio di sangue e carne) cita, dimostra di conoscere i classici e i gioiellini minori, di essere cresciuta con l'horror nelle vene (appunto)

    L'estirpazione del feto a mani nude (Antropophagus), il capo vampiro decapitato con le cesoie che gira con la testa sottobraccio (Re-Animator), la cicciata dalla tetta (Zombi Horror), il ragazzo di colore crocifisso alla parete di casa (Quella notte in casa Coogan), i poliziotti aggrediti da torme di vampiri così simili a zombi romeriani (Il Messia del Diavolo), cuori estirpati e sbranati per dimostrare la supremazia (Ultimo mondo Cannibale), il finale abbagliato dal chiarore accecante della luce del giorno (Il Buio si Avvicina, 30 Giorni di Buio), l'autolesionismo femmineo (Il Ritorno dei Morti Viventi 3), il contagio stile i Dèmoni baviani, la fame "parkinsosiana" di Dead Creatures

    Ma la Scarpone (che dirige, scrive, monta e produce in una dimensione "indie" che aumenta il disagio e la zozzeria) non e solo citazionistica o derivativa, ma incanala il suo racconto tutto in una notte, tra gruppi familiari in un inferno, gangsta neri, amori lesbici passionali, elogio alle minoranze (non per nulla, per la Scarpone, chi "sopravvive" al male sono una lesbica e un ragazzo di colore), famiglie disfunzionali che bevono sangue da un termos e pasteggiano fameliche con le carni

    Non tutto però funziona: i gratuiti momenti gangsta con bande rivali che si sparano addosso, le convenzionali abitudini vampiriche (paletto nel cuore, decapitazione , canini, lenti a contatto azzurre, voce oltretombale, il male che viene dall'est europa, il capo vampiro da uccidere che spezza la catena mortifera, la forza ultraterrena, alcune esagerazioni che rasentano il grottesco-vedi il ragazzo nero che non muore mai:sparato a schioppettate, accoltellato, crocifisso e divorato) e l'inspiegabile "potere" della ragazza lesbica e del ragazzo di colore di mutare in vampiri e in esseri umani, decimando i loro simili (che rimangono vampiri famelici, sviscerando carni e divorando arti)

    Artigianali, ottanteschi ma efficaci gli SFX splatterosi di Jeff West, la fotografia in notturna di Adam Tash e lo score di Erik Godal

    Non banali le foto vintage di famiglia sui titoli di testa (tra cui una scattata in italia)e i filmini amatoriali che ricordano il finale di Martyrs

    Quasi un micro-Salem's Lot confinato in un quartiere di periferia, intinto nella femminilità selvaggia della Scarpone e che odora di sangue rappreso.

    Desi, ti amo già!
    Ultima modifica: 28/08/14 19:13 da Buiomega71