Discussioni su The Yellow Sea - Film (2010)

DISCUSSIONE GENERALE

53 post
  • Schramm • 19/09/13 17:44
    Scrivano - 7694 interventi
    ma infatti non intende essere un discorso legato al tuo gusto, che mai mi permetterei di discutere, ma di filologia e storiografia di due differentissime culture. poi andrebbe aggiunto che tra quel che vedi tu e quel che era negli effettivi intenti programmatici del regista (che può anche far proprio quel che ci vedi tu, ma a posteriori) c'è quasi sempre uno iato.

    l'immaginario asiatico è comunque stato sempre talmente all'avanguardia che non credo proprio abbia mai avuto bisogno di razziare quello occidentale per carenza d'ispirazione. ci sono stati casi in cui l'ha ibridato andando a creare un A + B = C, ma è già un altro discorso
  • Mickes2 • 20/09/13 10:55
    Addetto riparazione hardware - 335 interventi
    mi ero volutamente astenuto sul discorso filologico e sul gioco "chi ha influenzato chi" (ho pochissimo tempo), ma concordo pienamente con Schramm la cui analisi a mio avviso non fa una grinza; compreso anche il discorso avanguardistico di tematiche e linguaggi introdotti. Wakamatsu fondamentale, ma cito anche Ozu e Mizoguchi.
  • Galbo • 28/11/13 05:57
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Mi ha colpito parecchio, mi chiedevo se fosse reperibile in edizione italiana o almeno con i sottotitoli (non me la cavo granchè con il coreano :) ) il film precedente del regista, The chaser.
  • Daniela • 28/11/13 08:30
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Mi ha colpito parecchio, mi chiedevo se fosse reperibile in edizione italiana o almeno con i sottotitoli (non me la cavo granchè con il coreano :) ) il film precedente del regista, The chaser.

    Contenta che ti sia piaciuto Yellow Sea, quanto a The Chaser non so se recentemente sia stata fatta una edizione doppiata in italiano, ma è reperibile certamente con sub-ita (se non lo trovi, fammi un fischio).
    Gran bel film anche questo, uno di quelli che motivano la mia personale "fissa" per il cinema sud-coreano.
  • Galbo • 28/11/13 10:39
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    Mi ha colpito parecchio, mi chiedevo se fosse reperibile in edizione italiana o almeno con i sottotitoli (non me la cavo granchè con il coreano :) ) il film precedente del regista, The chaser.

    Contenta che ti sia piaciuto Yellow Sea, quanto a The Chaser non so se recentemente sia stata fatta una edizione doppiata in italiano, ma è reperibile certamente con sub-ita (se non lo trovi, fammi un fischio).
    Gran bel film anche questo, uno di quelli che motivano la mia personale "fissa" per il cinema sud-coreano.


    Grazie
  • Daniela • 5/01/17 11:33
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    x Cotola

    perché parli nel tuo commento di finale che non chiude perfettamente il cerchio? Sono curiosa perché a me invece è sembrato proprio chiuso, in modo tragico.
  • Rufus68 • 12/02/17 22:42
    Contatti col mondo - 220 interventi
    Nella versione italiana si usa il termine sinocinesi (ma forse sono duro d'orecchi e mi sbaglio). Volevano forse tradurre il termine joseonjok (sinocoreani, ovvero individui residenti in Cina di discendenza coreana)? E poi: che significa sinocinesi? Sarebbe come dire nippogiapponesi. Boh.
  • Zender • 13/02/17 07:30
    Capo scrivano - 47782 interventi
    qui dice appunto che il tassista è un josenjock:

    https://it.wikipedia.org/wiki/The_Yellow_Sea
  • Daniela • 13/02/17 07:47
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Rufus68 ebbe a dire:
    Nella versione italiana si usa il termine sinocinesi (ma forse sono duro d'orecchi e mi sbaglio). Volevano forse tradurre il termine joseonjok (sinocoreani, ovvero individui residenti in Cina di discendenza coreana)? E poi: che significa sinocinesi? Sarebbe come dire nippogiapponesi. Boh.

    Io ho visto la versione originale sottotitolata, consigliabile anche per via dei tagli presenti nella versione doppiata. Mi pare che il termine fosse tradotto come "cinocoreani" e non "sinocoreani", ma comunque si tratta di due sinonimi.
    Certo "sinocinesi" non significa nulla, come osservi giustamente, dato che "sino" è prefisso che indica la Cina.

    Su questo fenomeno di consistente immigrazione, sviluppatosi a partire dalla metà dell'Ottocento prima per sfuggire alle conseguenze di disastri naturali, poi alla durissima occupazione militare della Corea da parte del Giappone, si possono trovare informazioni su wikipedia nella versione inglese (la voce italiana è troppo stringata):
    https://en.wikipedia.org/wiki/Koreans_in_China
  • Rufus68 • 14/02/17 14:48
    Contatti col mondo - 220 interventi
    Grazie per le risposte.
    Questo episodio conferma una mia convinzione: un film orientale doppiato è un altro film rispetto all'originale. Non è peggiorato, è proprio un'altra cosa. Stavolta ho ceduto all'ozio e l'ho visto in italiano ... non succederà più.
  • Daniela • 14/02/17 18:41
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Rufus68 ebbe a dire:
    Grazie per le risposte.
    Questo episodio conferma una mia convinzione: un film orientale doppiato è un altro film rispetto all'originale. Non è peggiorato, è proprio un'altra cosa. Stavolta ho ceduto all'ozio e l'ho visto in italiano ... non succederà più.


    Concordo in pieno.

    L'avevo visto in originale con sub tempo fa, l'ho rivisto doppiato per curiosità dopo uno scambio di opinioni con Cotola: non è solo una questione di tagli più o meno consistenti, c'è anche una sorta di "appiattimento" (non trovo un termine migliore per definirlo), credo legato all'omologazione di voci e toni, che toglie immediatezza e soprattutto drammaticità ai dialoghi, rendendo il film doppiato una sorta di fotocopia un poco scolorita dell'originale.

    L'avevo già riscontrato in altre occasioni con film orientali, in particolare quelli sud-coreani e honhkonghesi.
    E non si tratta sempre di qualità del doppiaggio: magari certi sono doppiati malamente, ma anche nei casi di doppiaggio professionalmente curato c'è quel "quit" a cui ho accennato prima che rende preferibile la versione in originale.

    Preciso che questa sensazione di "appiattimento" non è generalizzata.
    Per fare un esempio, mi è capitato di vedere film tedeschi prima in originale con sub ed in seguito doppiati in italiano e non ha avuto la stessa sensazione.
    Sospetto che sia una questione di fonetica e metrica delle frasi, ma non possiedo certamente le competenze linguistiche per addentrarmi in disquisizioni del genere...
  • Rufus68 • 14/02/17 19:53
    Contatti col mondo - 220 interventi
    La risposta non è facile.
    Forse i doppiaggi non sono più curati come una volta? Ho visto i migliori Kurosawa in italiano e non ho avuto nessuna sensazione di perdita.
    O, forse, come dici tu sono particolari idiomi orientali a essere "piallati" dalla traduzione. Però anche Kitano doppiato è inascoltabile ... immagina Sonatine in italiano: un altro film, come dicevo.
    È una questione da studiare. Nel frattempo è meglio vederseli in originale.
    Seguo i vostri consigli e mi cerco New world ...
  • Daniela • 14/02/17 21:15
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Rufus68 ebbe a dire:

    Seguo i vostri consigli e mi cerco New world ...


    Visione quasi obbligatoria, se sei un estimatore del cinema orientale: un noir superbo con un cast formidabile ed una trama che inchioda.
    E si trova solo in originale, quindi il problema "doppiaggio si/doppiaggio no" non si pone proprio.
    PS: Quando lo vedi, se fai attenzione potrai ascoltare ad un certo punto un termine sorprendente dato il contesto, termine che da noi ha avuto il suo momento di gloria politica ;o)
    Ultima modifica: 14/02/17 21:17 da Daniela