Discussioni su Cosmopolis - Film (2012)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Didda23 • 13/06/12 13:42
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Rebis, dopo avermi illuminato con lo speciale su Lynch, non vedrò l'ora di leggere quello su Cronenberg. La tua profondità mi colpisce e ti ringrazio per la preziosità dei tuoi interventi.
  • Zender • 13/06/12 14:40
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    @Zender: ma è proprio Cronenberg ad aver messo al centro della sua poetica il concetto di mutazione - anzi, direi che ha fondato o ha posto le basi concettuali del cinema mutante - ed è pertanto normale ricondurvi le evoluzioni della sua produzione. Che ne so’, possiamo prescindere dal concetto di alienazione in un'opera di Antonioni
    Per me resta una forzatura, il dover ritrovare qualche elemento "mutante" in ogni film; nel senso che se Cronenberg avesse diretto Natale in Sudafrica staremmo a parlare delle mutazioni del culo dell'ippopotamo che si deforma per la flatulenza (d'accordo, è una forzatura, ma il concetto credo sia chiaro). Così com'è lecito a parer mio prescindere dal concetto di alienazione in Antonioni in film che l'alienazione la incontrano solo tangenzialmente o anche meno.

    Io sono per un'analisi più "libera" delle singole opere, ma è ovviamente una mia idea. Apro insomma alla possibilità che un regista possa scrivere un film senza dover riflettere su ciò che ha fatto prima e che anche inconsciamente non sempre gli esca qualcosa di "coerente" col suo stile e di conseguenza non sia corretto ricondurcelo.

    Rebis ebbe a dire:
    quella della verbosità per me è una scelta non un errore
    Su questo non ho dubbi.

    Rebis ebbe a dire:
    Dici che non c'è un'evoluzione coerente nella sua produzione: ma cosa intendi esattamente per coerente?
    Veramente io ho detto lineare, la coerenza non l'ho tirata in ballo. Intendevo che eXistenZ è un ritorno abbastanza palese al Cronenberg di Videodrome e un passo indietro rispetto alla svolta innovativa di Crash, che sembrava aprire una strada nuova. Non voglio dire che non sia un'evoluzione pertinente, dico che mi sfugge il percorso del regista, a volte.
  • Rebis • 13/06/12 14:56
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Va bene Zender, ognuno ha il suo approccio al cinema ed è libero di fruirlo come gli aggrada: dico solo che dubito Natale in Sudafrica sia mai rientrato tra i progetti del regista, quindi mi pare un esempio un tantino forzato.

    Nel caso di Cronenberg la continuità filologica e argomentativa mi sembra il modo più adatto per fruirlo e intenderlo, ma non è certo un obbligo morale.

    Credo che l'estetica sci-fi di Videodrome fosse semplicemente la forma più adatta per affrontare il tema del virtuale, o no? Non penso che Cronenberg abbia mai rinnegato niente di quello che ha fatto, anzi semmai lo ha suffragato, avvalorato..
  • Zender • 13/06/12 15:04
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Sì, che fosse un esempio forzato (se vogliamo un'orrenda boutade) lo specificai subito, era per chiarire che volendo si può trovare un elemento di mutazione (o di alienazione, per andare ad Antonioni) in quasi ogni film.

    No, lo so che non è un obbligo morale; il fatto è che io sono sempre più legato alla singola opera che al regista, pur se so di essere in ampissima minoranza.

    Per Videodrome non ho capito che intendi. Non credo di aver mai detto che Cronenberg ha rinnegato Videodrome (andrei a casa sua con l'ascia in mano), ma evidentemente mi sono spiegato male e me ne scuso. Dico che eXistenZ mi è parso una riproposizione (ottima) di quello che era già stato Videodrome, riallacciandosi quindi più al passato che non al possibile futuro ipotizzabile dopo Crash.
    Ultima modifica: 13/06/12 15:05 da Zender
  • Rebis • 13/06/12 16:05
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Non è vero che tutto è interpretabile come ci pare, né che l'esistenza e l'importanza (la centralità, diciamo) di un concetto all'interno di un'opera sia appannaggio esclusivo dell'osservatore: non esisterebbe la poetica di un autore, non esisterebbero correnti letterarie e artistiche, non esisterebbero ideologie, manifesti ecc. Non credo che il cinema, l'arte in genere, siano un gran calderone dove basta fare un po' di collegamenti per orientarsi. Il concetto di alienazione nel cinema di Antonioni c'è, ed è centrale in molte delle sue opere più significative. Poi, sia chiaro, non risolve tutto il suo cinema, sono d'accordo. Così il concetto di mutazione è nel cinema di Cronenberg, ed è sempre un buon punto di partenza. Farei fatica a trovare gli stessi parametri in, che ne so, Brian De Palma... ma si può sempre slabrare la cuffia per metterci la testa dentro. Ma cui prodest? Per me l'interpretazione di un’opera deve essere circostanziata, partire da dei punti di riferimento saldi e certi, altrimenti si corre il rischio di fare della critica spocchiosamente esoterica e criptica (in realtà aleatoria e pretestuosa). Se ci sono caduto anch'io ditemelo, me ne scuso e cercherò di correggermi.

    Su Videodrome forse non ci siamo intesi. Non credo che l'estetica di Videodrome fosse una fase transitoria per Cronenberg, ma caso mai lo erano i concetti che portava dentro. Se per lui dopo la macchina viene il virtuale, e il virtuale si può meglio rappresentare – o è più riconoscibile e accessibile - attraverso un'estetica vintage rinnovata, citazionista e cyberpunk che lui stesso ha contribuito a canonizzare, perché no? Il discorso che il regista sta facendo continua ad essere lineare, pur in una forma già esplorata (e comunque... mutata :) perché differenze tra eXistenZ e Videodrome ce ne sono eccome).
    Ultima modifica: 23/09/15 20:17 da Rebis
  • Zender • 13/06/12 16:20
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Ma infatti, ti do ragione Rebis. Non mi sognerei mai di dire che tutto è interpretabile solo dall'osservatore, dico che a volte si esagera nel senso opposto, tutto qui. Né mi son mai sognato di dire che il concetto di alienazione non esista in Antonioni. L'hai appunto detto: è centrale in molte delle sue opere più significative. Poi, sia chiaro, non risolve tutto il suo cinema.
    Questo intendevo dire, nient'altro. Ed è fuori di ogni dubbio che faticheresti a trovare parametri cronenberghiani in de Palma. Se non avevi capito questo vuol dire che mi sono espresso molto peggio di quanto già pensassi. In defintiva sono d'accordo con quanto da te scritto. Ecco, forse non saprei come interpretare i punti saldi e certi da cui partire: secondo me a volte è difficilissimo trovarli.

    Quanto a Videodrome io lo collocherei già, nel virtuale. Il programma Videodrome sta nel virtuale, è il simbolo stesso della virtualità in Cronenberg; per questo dico che eXistenZ, pur possedendo ovvie e ampie differenze, vi si riallaccia pesantemente.
  • Buiomega71 • 13/06/12 21:14
    Consigliere - 25937 interventi
    Ho amato tutti i capolavori cronenberghiani (ma i "miei" rimangono Il demone sotto la pelle, Brood, La zona morta, Videodrome e La mosca) sino a quel folle e delirante incubo a occhi aperti che è Il pasto nudo.

    La battuta di arresto lo avuta con Crash, che all'epoca mi deluse tantissimo, altissime e purissime erano le aspettative, fatte a pezzi da un film gelido, cervellotico e piuttosto noioso (seppur inzuppato da temi cronenberghiani duri e puri).

    Mi mancano M Butterfly e eXistenZ, mentre da Spider in poi visto manco col binoloco.

    Comunque di Cronenberg ho tutto in videoteca (ho acquistato pure Dangerous Method), per la mia "obbligazione" da completista compulsivo.

    Indi per cui anche Cosmopolis cadrà nella mia tela...

    In quanto a visionarli...C'è tempo ancora...
    Ultima modifica: 13/06/12 21:19 da Buiomega71
  • Greymouser • 13/06/12 22:41
    Call center Davinotti - 561 interventi
    @Buiomega

    Se ho compreso anche solo vagamente le tue preferenze cinematografiche, mi sento di darti il seguente consiglio: fai salire in cima a tutte le priorità la visione di History of violence. Potresti amarlo :)
  • Buiomega71 • 14/06/12 03:30
    Consigliere - 25937 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    @Buiomega

    Se ho compreso anche solo vagamente le tue preferenze cinematografiche, mi sento di darti il seguente consiglio: fai salire in cima a tutte le priorità la visione di History of violence. Potresti amarlo :)


    Guarda caso, Grey, e proprio quello che mi ispira di più degli ultimi Cronenberg (ancor di più de La promessa dell'assassino)

    Grazie della preziosa dritta...Ormai conosci i miei gusti ;)
  • Hackett • 14/06/12 07:15
    Portaborse - 530 interventi
    Pur essendo anch'io un teorico della continuità nel lavoro di Cronenberg in fatto di mutazioni (ne è prova un ormai stantio ed impolverato speciale che giace sepolto nei sacri archivi davinottici) con il tempo non ho potuto che constatare una sua progressiva evoluzione in tematiche più mentali che fisiche, anche se comunque morbose. Potrebbe essere Spider la boa di questo passaggio?
    Effettivamente, come tutti noi, l'uomo David matura ed evolve. Cambiano i mezzi, le tematiche, i punti di vista e i budget. Molti però possono essere i fili rintracciabili di un cinema personalissimo come il suo. Non dimentichiamo prima di tutto la sua attrazione per un tipo di letteratura "impossibile" nella rappresentazione filmica della quale si è cimentato molte volte, sfornando film coraggiosi e difficili da "rendere" sullo schermo: Inseparabili, Crash, Il pasto nuto, Spider ed altri. In questo forse, ancora prima delle sempre care mutazioni, possiamo trovare un elemento di continuità e costante stimolo del regista canadese.
  • Zender • 14/06/12 08:03
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Sono d'accordo, sempre molti punti di contatto nel cinema di Cronenberg. Io continuo a faticare nel trovare punti di svolta (quando non evidenti come in History e La promessa, perché Cronenberg poi recupera i temi, ritorna... Io ho visto Cosmopolis come un vero ritorno al cinema più cronenberghiano, pur non essendomi troppo piaciuto. L'ho visto molto più suo dei due sopracitati esempi, per dire.
  • Rebis • 14/06/12 11:46
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Se non avevi capito questo vuol dire che mi sono espresso molto peggio di quanto già pensassi.

    Non temere Zender, direi che ora ci siamo capiti alla perfezione ;)

    Molto interessante Hackett il rilievo sui libri impossibili da adattare per i quali il regista ha una vera fissazione... Non avevo ancora focalizzato la questione, grazie!
    Andrò senz'altro a recuperare il tuo speciale, sono molto curioso!
    Ultima modifica: 14/06/12 11:46 da Rebis
  • Buiomega71 • 5/12/12 00:57
    Consigliere - 25937 interventi
    Fermi tutti! Nessuno mi ha detto (Didda compreso) che nel film c'è questa scena :" AMO LA PUZZA DEL SUDORE: Poi e la volta della sportiva Emily Hampshire del cui acre odore ginnico Robert è assuefatto"
    Fonte: L'ultimo numero di Nocturno, pg. 46

    Basterebbe stà scena per mandarmi in sollucchero e far fischiare direttamente l'ultimo lavoro cronenberghiano nell'empireo dei cult movie

    Se prima l'avrei preso per mero completismo, ora e mio assolutamente!!!!!

    Grande Cronenberg!
    Ultima modifica: 5/12/12 00:57 da Buiomega71
  • Didda23 • 5/12/12 12:02
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Sinceramente Buio avevo rimosso. Comunque non credo proprio che sia il tuo film, potresti rimanerne deluso
  • Schramm • 10/02/13 23:39
    Scrivano - 7694 interventi
    per chi scrive, fascino e malia dal primo all'ultimo minuto e tutt'altro che interlocutorio, barboso e -almeno nella versione originale- verboso (dialoghi secchi e asciutti come i dati di un telex). denso, sì, ma mai pesante.
    david la spunta ancora una volta contro il golia della mutazione, e cambia solo per restare uguale. in tal senso anche stavolta rebis mi ha tolto le parole dai polpastrelli.
    Ultima modifica: 10/02/13 23:40 da Schramm
  • Raremirko • 17/10/13 23:38
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    D'accordissimo con Schramm.

    Comunque, sperando di divertire mco, di film ambientati in limousine ci sarebbe pure un certo Limo confidential, con quella gran bella donna di Sandee Westgate XD XD XD
    Ultima modifica: 23/09/15 19:47 da Raremirko
  • Raremirko • 23/09/15 19:49
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Il film rende bene anche in italiano, settimana scorsa l'ho intravisto su Raimovie e non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo.
  • Galbo • 16/10/15 16:58
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Si apprende da questo film che il personaggio principale interpretato da Pattinson ha la "prostata" asimmetrica ! Vedendo (per motivi di lavoro) numerose sezioni microscopiche di prostata umana ogni giorno (ognuno ha le sue pene) questo mi è sembrato il momento più informativo del film! Aggiungo che se Pattinson finge (come spero per lui) di recitare male, allora è un genio del cinema!