Discussioni su Nero Wolfe - Serie TV (2012)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/05/12 DAL BENEMERITO RUBER
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  • Quello che si dice un buon film:
    Mark70
  • Non male, dopotutto:
    Ruber, B. Legnani
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Ultimo, Ramon
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Galbo, Lythops
  • Gravemente insufficiente!:
    Metuant

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • B. Legnani • 19/05/12 00:59
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    I vari episodi (in ordine cronologico di messa in onda)

    1. La traccia del serpente
    L'approccio è infelice, con Wolfe che fa deduzione da Holmes, non da Wolfe. Puntata così così. Si vede subito che Sermonti (Goodwin) e Luotto (Nanni/Fritz) funzionano e che è un disastro la Bevilacqua. La trama di Stout - basata su una mazza da golf "adattata" - salva la baracca: **

    2. Champagne per uno
    Una buona puntata, basata su un avvelenamento ad un ricevimento. Pannofino cerca di imitare Buazzelli, ma funziona molto meglio quando lui e Archie si lanciano frecciate. Storia condotta bene. La Bevilacqua, come spesso accade quando si vuol disegnare un personaggio spigliato e simpatico, finisce col risultare antipatica. ***

    3. Principessa orchidea
    Puntata debolissima, con ambientazione nella Chinatown capitolina, con risvolti un po' melensi, quasi per famiglie con bimbi... Ma nessun membro della famiglia, davanti alla tv, si sorprende del colpo di scena finale, neppure il criceto nella sua gabbietta. Fra i comprimari, il livello recitativo è terribilmente disuguale. *½

    4. Sei per uno
    Molto riuscita. L'impasto fra storia gialla (ambientata nel mondo della pubblicità, con una bella star emergente) e commedia funziona egregiamente. La trama è molto buona ed è rinsaldata da prestazioni interessanti di personaggi laterali, anche in virtù di un livello recitativo di livello superiore rispetto alle puntate precedenti. ***

    5. Scacco al re
    Il tono di commedia prevale sulla vicenda gialla (che trae spunto dall'amore fra una giovane ed un campione di scacchi), interessante all'inizio, non eccezionale a livello di soluzione, anche se il tranello finale, che di primo acchito pare scarsino, in realtà non è così male. Cast secondario come al solito così così, ad esclusione di Bigagli. **½

    6. Parassiti
    Niente male. Sermonti protagonista, ad alto livello. Qualche tocco divertente da parte di Graziani. Poco spazio alla Bevilacqua. Location principale è la villa con le lesene, ove Archie si finge neo-segretario del ricchissimo padrone di casa (Haber), "circondato" da cadaveri. Finale simillimo a Dieci incredibili giorni di Chabrol, ambientazione autunnale compresa. **½

    7. La scatola rossa
    Episodio appena sufficiente (originato da un avvelenamento "per sbaglio" nel campo dell'alta moda), che manca gravemente di ritmo e che si affida un po' troppo ai toni della commedia. Finale con il protagonista eccessivamente melenso. **

    8. Coppia di spade
    Chiusura così così, con un intreccio giallo-spionistico non troppo convincente, che parte da fatti accaduti in una scuola di scherma. Si rievoca la gioventù di Wolfe in Montenegro. C'è la stracultina Elena Bouryka. **
    Ultima modifica: 26/05/12 01:01 da B. Legnani
  • Mclyntock • 19/05/12 09:00
    Galoppino - 88 interventi
    La scelta di spostare l'ambientazione nella Roma anni '30 non mi piace per niente e la trovo ridicola. Per che mai Nero Wolfe dovrebbe stare a Roma? Pannofino è bravo, comunque.
  • B. Legnani • 21/05/12 09:18
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Mclyntock ebbe a dire:
    La scelta di spostare l'ambientazione nella Roma anni '30 non mi piace per niente e la trovo ridicola. Per che mai Nero Wolfe dovrebbe stare a Roma? Pannofino è bravo, comunque.

    In realtà è Roma fine Anni Cinquanta...
    Inizalmente la cosa mi aveva lasciato perplesso, ma poi mi è parsa una trovata accettabile per allontarsi dal confronto con Buazzelli-Ferrari.
  • B. Legnani • 26/05/12 01:05
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Zender, ho messo l'ottava puntata, qui sopra.
    Se vuoi, possiamo mettere pure le date di trasmissione.
    1. 5 aprile 2012
    2. 12 aprile 2012
    3. 19 aprile 2012
    4. 26 aprile 2012
    5. 3 maggio 2012
    6. 10 maggio 2012
    7. 17 maggio 2012
    8. 24 maggio 2012
  • Zender • 26/05/12 08:46
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ok, inserito tutto date comprese, grazie.
  • B. Legnani • 19/04/16 00:51
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Nessuno che aggiunga tre righe per la singola puntata? Nello speciale ci sono solo le mie considerazioni...
  • Ruber • 24/11/16 17:28
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mclyntock ebbe a dire:
    La scelta di spostare l'ambientazione nella Roma anni '30 non mi piace per niente e la trovo ridicola. Per che mai Nero Wolfe dovrebbe stare a Roma? Pannofino è bravo, comunque.

    In realtà è Roma fine Anni Cinquanta...
    Inizalmente la cosa mi aveva lasciato perplesso, ma poi mi è parsa una trovata accettabile per allontarsi dal confronto con Buazzelli-Ferrari.


    Sono asssolutamente daccordo con te Buono; A me l'idea di Wolfe a Roma, non e mai dispiaciuta, nella trama iniziale si dice che il motivo per cui Wolfe si è trasferito a Roma, e per alcuni contrasti con FBI.

    Mi piace molto l'ambientazione anni '50, peccato non abbian fatto una seconda serie, lo meritava, Sermonti se le veramente cavata bene nei panni di Archie, e anche gli ascolti erano buoni.
  • B. Legnani • 26/11/16 12:02
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Mclyntock ebbe a dire:
    La scelta di spostare l'ambientazione nella Roma anni '30 non mi piace per niente e la trovo ridicola. Per che mai Nero Wolfe dovrebbe stare a Roma? Pannofino è bravo, comunque.

    In realtà è Roma fine Anni Cinquanta...
    Inizalmente la cosa mi aveva lasciato perplesso, ma poi mi è parsa una trovata accettabile per allontarsi dal confronto con Buazzelli-Ferrari.


    Sono asssolutamente daccordo con te Buono; A me l'idea di Wolfe a Roma, non e mai dispiaciuta, nella trama iniziale si dice che il motivo per cui Wolfe si è trasferito a Roma, e per alcuni contrasti con FBI.

    Mi piace molto l'ambientazione anni '50, peccato non abbian fatto una seconda serie, lo meritava, Sermonti se le veramente cavata bene nei panni di Archie, e anche gli ascolti erano buoni.


    Vero. Sermonti ottimo. Qualcun altro molto meno valido, ma valeva la pena fare una seconda serie.
  • Ruber • 26/11/16 15:04
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    ...e invece magari si insiste ancora su medici, preti etc...
  • Ramon • 5/04/19 17:34
    Galoppino - 4 interventi
    L'ambientazione romana d'epoca (su cui torno tra un attimo) non mi dispiace, certo bisogna fare un grande sforzo per vincere l'incredulità nel sentire Wolfe e Goodwin (che ha visto la luce in una fattoria di Chillicothe, Ohio) parlare un italiano perfetto e senza accento...
    La Roma dei primi anni '50 che ci viene proposta assomiglia proprio tanto, forse troppo, a quella degli anni '40. Mi viene da pensare che proprio quello fosse il periodo scelto, poi scartato perché impossibile da riprodurre senza accenni al fascismo o alla guerra, che avrebbero finito col portare il telefilm in direzioni troppo eccentriche.
  • Zender • 6/04/19 08:38
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Cos'è che in particolare ti fa pensare ai Quaranta invece che ai Cinquanta?
  • Ramon • 8/04/19 09:24
    Galoppino - 4 interventi
    Soprattutto l'abbigliamento, in particolare quello delle donne.
    I ragazzi indossano pantaloni alla zuava...
    In ogni caso, ovviamente, non è che ci sia una cesura netta tra moda degli anni '40 e degli anni '50...
    Ultima modifica: 8/04/19 10:42 da Ramon
  • Ramon • 9/06/19 10:23
    Galoppino - 4 interventi
    Aggiornamento: ho visto l'episodio "La scatola rossa", e in una scena si vede la Bevilacqua, nel ruolo di Rosa Petrini, che parla al telefono da un bar. Appeso alle sue spalle c'è il calendario di Frate Indovino, evidentemente dell'anno in corso, e l'anno in copertina è il 1959.
    Quindi sono già arrivati in Italia i jeans, il rock, ecc ecc. Tutte cose che non si vedono nel telefilm, in particolare nell'abbigliamento.