Buiomega71 • 22/10/16 10:12
Consigliere - 25998 interventi IL CONTAGIO DI SODERBERGH
Con Soderbergh ho avuto (e ho) un gran bel rapporto, un regista che amo e che (piaccia o meno, e con buona pace dei suoi detrattori, gira da dio). Da quando rivalutai alla grande
Sesso, bugie e videotape, mi innamorai di
Traffic e mi colpì molto
Bubble (questa ricerca intermittente della sua filmografia, tra opere in "macro" e in "micro", così coppoliana, mi ha sempre affascinato) senza contare il sottovalutato "noir"
Torbide ossessioni e
L'inglese
Non tutto quello che ha diretto è oro, ovvio (non sono arrivato manco a metà con
Ocean's Eleven) ma il suo modo di raccontare e molto autoriale, denso, realistico, quasi algido, tra certo cinema "autoriale" e il puro intrattenimento
Non fà eccezione
Contagion, dove Steven prende l'intelaiatura di
Traffic per raccontare una delle pandemie più terrificanti viste sullo schermo
Sapevo come avrebbe affrontato la questione Soderbergh, e difatto, non ne sono rimasto deluso.
Tutto l'incipit (il film si apre sulla Paltrow in aeroporto che aspetta il volo per Minneapolis, e pallida, tossice, ha evidenti segni di quella che sembra una semplice influenza, la scopriamo che tradisce suo marito. Poi stacco, Hong Kong, un giovane ragazzo ha gli stessi sintomi della Paltrow, peggiora a vista d'occhio, eppoi attraversa la strada claudicante, il camioncino, SBAM...fine dei giochi) e un pezzo di cinema della tensione che lascia fin da subito senza fiato.
Questa epidemia venuta dalla cina con furore (e la Paltrow ne è l'inconsapevole portatrice che farà scatenare l'apocalisse) non risparmia nessuno
Convulsioni epilettiche, bava, screpolazione della pelle e delle labbra, tremori, che sembrano sempre più delle "possessioni" (i sintomi della Paltrow e la sua caduta repentina nella malattia lasciano il segno)
Quello che non ti aspetti da un regista che , spesso, vuol fare l'intellettuale snob, con tanto di scalottamento cranico che manco
Zombi Holocaust, e moria di bambini.
Eppoi il panico, la follia, i sacheggi, gli sciacallaggi, al market, nelle farmacie, nelle case di notte, al cibo razionato che finisce, alle strade deserte e spettrali quasi da apocalisse romeriana (pare una
Città verrà distrutta all'alba di inquietante intimismo) , le fosse comuni.
Londra (da antologia Daria Strokous che si ammala e viene trovata morta nel bagno della suite), Hong Kong, Stati uniti, Soderbergh gira il globo e la nuova epidemia non fà sconti
La Winslet che si ammala, il bellissimo rapporto tra Matt Damon (il migliore del lotto) e la figlia, che vive nella sua casa in mezzo alla neve, asseragliato che manco
La notte dei morti viventi, e che rammenta certe angosce alla
The Road (bellissimo, poi, il prefinale, con lui che guarda la macchina digitale della moglie morta-la Paltrow- e la figlia che invita il morosino al ballo "scolastico" fatto in casa sulle note degli U2)
Vaccini, bugie (quelle del governo, forse di un ambiguo Jude Law) e videotape (quelli della Paltow nel casinò di Hong Kong)
Non sono esenti alcuni difetti (alcune scivolate nel buonismo, come nella figura di Fishburne e i vaccini), un pò di prolissità (le riunioni mediche) e narrazioni che sfiorano l'inutilità (la Cotillard, con orrendo accento francese-ma perchè doppiarla scelleratamente con ridicola marcatura francofona alla Poirot?-, a Hong Kong), l'insopportabile giornalista "blogger" di Jude Law, forse il più "schifosetto" in assoluto.
Ma l'attenzione e sempre su ottimi livelli di guardia, così come il coinvolgimento emotivo, impreziosito dal bellissimo score del fido Cliff Martinez
"
Come Godzilla, King Kong e Frankenstein messi insieme" dice Jude Law a proposito della potenza distruttiva del virus, oppure il discorso della Winslett su come avvisare la popolazione del pericolo del contagio "
se uno squalo di plastica ha tenuto i bagnanti fuori dall'acqua...", riferendosi al capolavoro spielberghiano
Algido, quasi cronenberghiano, con punte nell'home invasion (la moglie di Fishburne passa un brutto quarto d'ora , quando ha visite spiacevoli in casa), teso e realistico come pochi (forse il "pandemic movie" più vicino alla realtà di quanto si possa immaginare)
E per sottolineare che regista di razza che è Soderbergh, basti la spiegazione finale di come è nato il virus (in meno di tre minuti): banane, pipistrelli, suini, cuochi, stretta di mano alla Paltrow e comincia il countdown...Che messo alla fine (e non prevedibilmente all'inizio) dà il colpo di genio che non ti aspetti
Un pezzo di gran cinema da tramandare ai posteri
A film finito mi sono lavato ben bene le mani, meglio prendere precauzioni, non si sà mai...
Dottore: "
Purtroppo sua moglie è morta"
Matt Damon: "
Ok, ma posso parlare almeno per pochi minuti?"
Dottore: "
Signor Emhoff, sua moglie è morta"
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/03/20
Harrys, Furetto60, Piero68, Anthonyvm
Galbo, Enzus79, Neapolis, Schramm, Giùan
Ducaspezzi, Capannelle, Mickes2, Didda23, Minitina80, Buiomega71, Lou, Trivex, Pigro, Marcel M.J. Davinotti jr.
Puppigallo, Cotola, Daniela, Nando, Kinodrop, Almicione, Il ferrini, Deepred89, Teddy , Maxx g
Gestarsh99, Ilcassiere, Redeyes, Rambo90, Taxius, Camibella, Hackett
Jandileida, Greymouser, Cloack 77, Simdek