Discussioni su Contagion - Film (2011)

DISCUSSIONE GENERALE

18 post
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  • B. Legnani • 2/12/11 14:44
    Pianificazione e progetti - 14961 interventi
    Cercando su IMDb questo film, l'ho scambiato con uno omonimo, del 2010, che ha nel cast Gia Paloma, solitamente interprete di hard.
  • Buiomega71 • 22/10/16 10:12
    Consigliere - 25998 interventi
    IL CONTAGIO DI SODERBERGH

    Con Soderbergh ho avuto (e ho) un gran bel rapporto, un regista che amo e che (piaccia o meno, e con buona pace dei suoi detrattori, gira da dio). Da quando rivalutai alla grande Sesso, bugie e videotape, mi innamorai di Traffic e mi colpì molto Bubble (questa ricerca intermittente della sua filmografia, tra opere in "macro" e in "micro", così coppoliana, mi ha sempre affascinato) senza contare il sottovalutato "noir" Torbide ossessioni e L'inglese

    Non tutto quello che ha diretto è oro, ovvio (non sono arrivato manco a metà con Ocean's Eleven) ma il suo modo di raccontare e molto autoriale, denso, realistico, quasi algido, tra certo cinema "autoriale" e il puro intrattenimento

    Non fà eccezione Contagion, dove Steven prende l'intelaiatura di Traffic per raccontare una delle pandemie più terrificanti viste sullo schermo

    Sapevo come avrebbe affrontato la questione Soderbergh, e difatto, non ne sono rimasto deluso.

    Tutto l'incipit (il film si apre sulla Paltrow in aeroporto che aspetta il volo per Minneapolis, e pallida, tossice, ha evidenti segni di quella che sembra una semplice influenza, la scopriamo che tradisce suo marito. Poi stacco, Hong Kong, un giovane ragazzo ha gli stessi sintomi della Paltrow, peggiora a vista d'occhio, eppoi attraversa la strada claudicante, il camioncino, SBAM...fine dei giochi) e un pezzo di cinema della tensione che lascia fin da subito senza fiato.

    Questa epidemia venuta dalla cina con furore (e la Paltrow ne è l'inconsapevole portatrice che farà scatenare l'apocalisse) non risparmia nessuno

    Convulsioni epilettiche, bava, screpolazione della pelle e delle labbra, tremori, che sembrano sempre più delle "possessioni" (i sintomi della Paltrow e la sua caduta repentina nella malattia lasciano il segno)

    Quello che non ti aspetti da un regista che , spesso, vuol fare l'intellettuale snob, con tanto di scalottamento cranico che manco Zombi Holocaust, e moria di bambini.

    Eppoi il panico, la follia, i sacheggi, gli sciacallaggi, al market, nelle farmacie, nelle case di notte, al cibo razionato che finisce, alle strade deserte e spettrali quasi da apocalisse romeriana (pare una Città verrà distrutta all'alba di inquietante intimismo) , le fosse comuni.

    Londra (da antologia Daria Strokous che si ammala e viene trovata morta nel bagno della suite), Hong Kong, Stati uniti, Soderbergh gira il globo e la nuova epidemia non fà sconti

    La Winslet che si ammala, il bellissimo rapporto tra Matt Damon (il migliore del lotto) e la figlia, che vive nella sua casa in mezzo alla neve, asseragliato che manco La notte dei morti viventi, e che rammenta certe angosce alla The Road (bellissimo, poi, il prefinale, con lui che guarda la macchina digitale della moglie morta-la Paltrow- e la figlia che invita il morosino al ballo "scolastico" fatto in casa sulle note degli U2)

    Vaccini, bugie (quelle del governo, forse di un ambiguo Jude Law) e videotape (quelli della Paltow nel casinò di Hong Kong)

    Non sono esenti alcuni difetti (alcune scivolate nel buonismo, come nella figura di Fishburne e i vaccini), un pò di prolissità (le riunioni mediche) e narrazioni che sfiorano l'inutilità (la Cotillard, con orrendo accento francese-ma perchè doppiarla scelleratamente con ridicola marcatura francofona alla Poirot?-, a Hong Kong), l'insopportabile giornalista "blogger" di Jude Law, forse il più "schifosetto" in assoluto.

    Ma l'attenzione e sempre su ottimi livelli di guardia, così come il coinvolgimento emotivo, impreziosito dal bellissimo score del fido Cliff Martinez

    "Come Godzilla, King Kong e Frankenstein messi insieme" dice Jude Law a proposito della potenza distruttiva del virus, oppure il discorso della Winslett su come avvisare la popolazione del pericolo del contagio "se uno squalo di plastica ha tenuto i bagnanti fuori dall'acqua...", riferendosi al capolavoro spielberghiano

    Algido, quasi cronenberghiano, con punte nell'home invasion (la moglie di Fishburne passa un brutto quarto d'ora , quando ha visite spiacevoli in casa), teso e realistico come pochi (forse il "pandemic movie" più vicino alla realtà di quanto si possa immaginare)

    E per sottolineare che regista di razza che è Soderbergh, basti la spiegazione finale di come è nato il virus (in meno di tre minuti): banane, pipistrelli, suini, cuochi, stretta di mano alla Paltrow e comincia il countdown...Che messo alla fine (e non prevedibilmente all'inizio) dà il colpo di genio che non ti aspetti

    Un pezzo di gran cinema da tramandare ai posteri

    A film finito mi sono lavato ben bene le mani, meglio prendere precauzioni, non si sà mai...

    Dottore: "Purtroppo sua moglie è morta"

    Matt Damon: "Ok, ma posso parlare almeno per pochi minuti?"

    Dottore: "Signor Emhoff, sua moglie è morta"
    Ultima modifica: 22/10/16 14:41 da Buiomega71
  • Galbo • 22/10/16 10:39
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Concordo con te, per me è uno dei film più sottovalutati del regista.
  • Buiomega71 • 22/10/16 10:45
    Consigliere - 25998 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Concordo con te, per me è uno dei film più sottovalutati del regista.

    Sì, come lo sono L'inglese e Torbide Osessioni

    Altro aspetto interessante (che mi ha rammentato, per certi aspetti, l'incomunicabilità antononioniana) e l'assoluto evitare qualsiasi stretta di mano o avvicinarsi a altre persone (per cui il contatto umano in generale), come se Soderbergh, usando la metafora del contagio, sottolinei il distacco e la diffidenza che c'è tra gli esseri umani.
  • Daniela • 22/10/16 11:33
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    IL CONTAGIO DI SODERBERGH

    Non tutto quello che ha diretto è oro, ovvio (non sono arrivato manco a metà con Ocean's Eleven) ma il suo modo di raccontare e molto autoriale, denso, realistico, quasi algido, tra certo cinema "autoriale" e il puro intrattenimento


    Beh, non dimenticare che ha girato anche cose come Magic Mike, nelle quali la vedo dura andare a rintracciare una cifra autoriale...
    La mia impressione è che sia un regista che conosce bene il suo mestiere ma sia invece proprio carente sotto il profilo dell'impronta personale.
    Non è tanto il fatto che alcuni suoi film mi siano piaciuti, altri meno ed altri ancora per nulla - dopotutto succede con tanti altri registi che pure ammiro e/o adoro: la questione è che mi sono sembrati girati da registi diversi.
    Prendo un esempio: Resa dei conti, pura routine action, anche se girata con mestiere e larghezza di mezzi. Da cosa avrei potuto capire che era diretta da S.? Forse solo dalla presenza di tanti nomi noti nel cast - elemento molto ricorrente nella sua filmografia.
    Ammetto però che forse ciò è dovuto semplicemente al fatto che è un regista con cui non mi sono sentita in piena sintonia, neppure nei casi migliori.
  • Buiomega71 • 22/10/16 11:51
    Consigliere - 25998 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    IL CONTAGIO DI SODERBERGH

    Non tutto quello che ha diretto è oro, ovvio (non sono arrivato manco a metà con Ocean's Eleven) ma il suo modo di raccontare e molto autoriale, denso, realistico, quasi algido, tra certo cinema "autoriale" e il puro intrattenimento


    Beh, non dimenticare che ha girato anche cose come Magic Mike, nelle quali la vedo dura andare a rintracciare una cifra autoriale...
    La mia impressione è che sia un regista che conosce bene il suo mestiere ma sia invece proprio carente sotto il profilo dell'impronta personale.
    Non è tanto il fatto che alcuni suoi film mi siano piaciuti, altri meno ed altri ancora per nulla - dopotutto succede con tanti altri registi che pure ammiro e/o adoro: la questione è che mi sono sembrati girati da registi diversi.
    Prendo un esempio: Resa dei conti, pura routine action, anche se girata con mestiere e larghezza di mezzi. Da cosa avrei potuto capire che era diretta da S.? Forse solo dalla presenza di tanti nomi noti nel cast - elemento molto ricorrente nella sua filmografia.
    Ammetto però che forse ciò è dovuto semplicemente al fatto che è un regista con cui non mi sono sentita in piena sintonia, neppure nei casi migliori.


    Dipende dai punti di vista. Per esempio in Contagion c'è molto del suo cinema (penso subito a Traffic, per dire)

    Poi certo, film poco riusciti ne ha fatti anche lui (come quasi tutti del resto)

    Posso capire che spesso il suo cinema non piaccia (ammetto quella patina finto snob che traspare dalle sue opere), ma come narratore e semplicemente eccezionale (ancora Contagion, ma anche Traffic, Bubble, L'inglese, Sesso bugie e videotape, Torbide ossessioni, citando i suoi film che amo)

    Come tutti i grandi registi può dividere il pubblico, su questo non ci sono dubbi (Cotola, ad esempio, e un suo fervente detrattore)

    Poi di lui mi ha sempre affascinato la sua filmografia, tra blockbusteroni e piccoli film intimisti (come quella di Coppola)

    E un regista che comunque (nel bene e nel male) amo, e Contagion ne è stata l'ennesima riprova (anche se, alcuni suoi progetti, non entrano nelle mie corde, tipo Che, gli Ocean e appunto Magic Mike, ma e una questione di soggetto più che di regia)

    Caso contrario The girlfriend experience e Effetti collaterali (che non ho ancora visto) presi in dvd non solo perchè di Soderbergh, ma perchè trattano temi che a me sconfinferano, quindi alchimia pressochè perfetta.

    Insomma, mettiamola così, quando vuole , Soderbergh, sà fare grandi film!
    Ultima modifica: 22/10/16 14:43 da Buiomega71
  • Piero68 • 6/04/18 13:21
    Contratto a progetto - 241 interventi
    A parte la qualità del prodotto, di cui ho già detto nella recensione dandogli addirittura 4 *, quello che mi ha colpito e che mi ha portato alla memoria altre pellicole, è la colonna sonora di Cliff Martinez che ha curato quasi tutti i film di Soderbergh (molti anche di Refn). Anche il recente The Knick. E infatti l'uso di tastiere cupe e cariche di effetti (su tutti il WAH WAH) che squarciano il silenzio è la peculiarità di questo compositore. Il commento sonoro di Contagion infatti, non solo è molto simile ad altre pellicole, ma è quasi identico al più recente The Knick.
  • Capannelle • 7/04/18 00:08
    Scrivano - 3509 interventi
    Mi avete fatto venire voglia di rivederlo e in effetti ne valeva la pena, pur con qualche cedimento nella seconda parte. Confermo le lodi alla parte sonora, di gran effetto.
    Ultima modifica: 7/04/18 07:35 da Zender
  • Poppo • 23/02/20 11:31
    Galoppino - 465 interventi
    scrveva anni fa Buoiomega71:

    ""teso e realistico come pochi (forse il "pandemic movie" più vicino alla realtà di quanto si possa immaginare)""



    Temo di sì; rivisto ieri sera per esorcizzare l'influenza che non se ne vuole andare...
  • Graf • 11/03/20 17:34
    Fotocopista - 908 interventi
    Pare sia - io non l'ho visto - il film più verosomigliante all'attuale situazione creata dal coronavirus....
  • Daniela • 11/03/20 18:54
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Pare sia - io non l'ho visto - il film più verosomigliante all'attuale situazione creata dal coronavirus....

    Il virus raccontato in Contagion provoca una mortalità molto più alta ma il film è piuttosto verosimile, molto più di altri analoghi.

    Quando lo vedrai, fai caso in particolare alle sequenze finali, di cui non parlo per non spoilerare.
  • Buiomega71 • 11/03/20 19:09
    Consigliere - 25998 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Pare sia - io non l'ho visto - il film più verosomigliante all'attuale situazione creata dal coronavirus....

    Come verismo assolutamente sì. Forse il "pandemic movie" che si avvicina, più terribilmente, a quello che purtroppo stà succedendo.
  • Poppo • 11/03/20 22:10
    Galoppino - 465 interventi
    No, calma, come ha già fatto notare Daniela il Covid19 ha un tasso di mortalità infinitamente più basso e soprattutto colpisce sì potenzialmente tutti ma può essere letale solo per chi ha già grandi problemi di salute o è molto anziano.

    Il problema nostro sarebbe la gestione di 30 milioni di infetti o più se le misure che stiamo faticosamente prendendo non fossero efficaci per arginare il contagio.

    I decessi non sarebbero certo a milioni. Poi, chiaramente, se andiamo di percentuali spaventa comunque il calcolo degli anziani e malati a rischio. E soprattutto spaventa il collasso del sistema sanitario ed economico.

    Tornando al film, credo sia il migliore in circolazione. Ma la fiction sui virus punta sempre sul panico per la morte e non si preoccupa di mostrare la fragilità del sistema economico e sociale in un pianeta non (più) preparato a pandemie di questo tipo (Covid19).
    Ultima modifica: 11/03/20 22:41 da Poppo
  • Capannelle • 13/03/20 19:42
    Scrivano - 3509 interventi
    Poppo ebbe a dire:
    Tornando al film, credo sia il migliore in circolazione. Ma la fiction sui virus punta sempre sul panico per la morte e non si preoccupa di mostrare la fragilità del sistema economico e sociale in un pianeta non (più) preparato a pandemie di questo tipo (Covid19).
    Concordo su entrambe le cose: anche per me Contagion è tra i migliori del genere e poi sull'incapacità del genere, anzi del mezzo cinematografico di indagare le ricadute sociali meno immediate.
    Ultima modifica: 13/03/20 19:43 da Capannelle
  • Galbo • 14/03/20 07:36
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Poppo ebbe a dire:
    Tornando al film, credo sia il migliore in circolazione. Ma la fiction sui virus punta sempre sul panico per la morte e non si preoccupa di mostrare la fragilità del sistema economico e sociale in un pianeta non (più) preparato a pandemie di questo tipo (Covid19).
    Concordo su entrambe le cose: anche per me Contagion è tra i migliori del genere e poi sull'incapacità del genere, anzi del mezzo cinematografico di indagare le ricadute sociali meno immediate.


    verissimo
  • Neapolis • 14/03/20 09:06
    Call center Davinotti - 3079 interventi
    Noi il paziente zero dopo vane ricerche l'abbiamo lasciato perdere. Nel film viene alla fine individuato. Mi domando allora perché era così importante individuare il paziente zero? In Italia nessun cinese e stato ricoverato per coronavirus.
  • Capannelle • 14/03/20 22:42
    Scrivano - 3509 interventi
    Neapolis ebbe a dire:
    Noi il paziente zero dopo vane ricerche l'abbiamo lasciato perdere. Nel film viene alla fine individuato. Mi domando allora perché era così importante individuare il paziente zero? In Italia nessun cinese e stato ricoverato per coronavirus.
    Credo sia importante per circoscrivere chi possano essere i potenziali contagiati. Una volta che i numeri crescono talmente o che i focolai aumentano perde di importanza, cioè i buoi sono ormai scappati.
  • Capannelle • 25/03/20 12:01
    Scrivano - 3509 interventi
    Il personaggio di Kate Winslet è ispirato allo scienziato italiano Carlo Urbani - che lavorava in MSF e come consulente OMS - e che fu il primo a identificare la Sars e a stilare protocolli di contenimento (purtroppo non bene applicati).
    Infettato dalla malattia durante il trattamento di alcuni pazienti, morì in Thailandia all’età di 46 anni nel 2003, lasciando moglie e tre figli.

    https://www.ilcineocchio.it/cinema/riflessione-quanto-il-film-contagion-di-steven-soderbergh-e-vicino-alla-realta/
    Ultima modifica: 25/03/20 12:14 da Capannelle