Rebis • 16/11/10 11:37
Compilatore d’emergenza - 4419 interventi Sì, lungo è lungo, e lento anche, ma come scansione di un tempo agreste, antico, come attesa di un eccidio inevitabile ci può anche stare... Per me il problema è che, a fronte dell'importanza dei fatti storici, si avverte troppo "l'autore", non tanto come cifra stilistica, quanto come paura di sbagliare, come induzione, ipercontrollo formale, impaginatura... Non lascia mai che i fatti parlino da soli, e potrebbero farlo ampiamente, sono sempre "filmati", anche nel silenzio, anche quando decide di distogliere l'obbiettivo dalla violenza, non c'è spontaneità, ma calcolo. In questo senso per me, il finale è emblematico e inaccetabile, perché impone alla storia una quadratura del cerchio, impone agli eventi un fine, una poeticità che sono esclusivamente appannaggio del regista...
Ultima modifica: 16/11/10 16:25 da
Rebis
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