Discussioni su Videocracy - Basta apparire - Documentario (2009)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • B. Legnani • 8/09/09 22:06
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Renato ebbe a dire:
    tecnicamente non ho ben capito se si tratti di una pellicola italiana o svedese.

    Sweden | Denmark | UK | Finland
  • Gugly • 8/09/09 22:44
    Portaborse - 4710 interventi
    L'autore è di Bergamo, ma si è trasferito da tempo in Svezia, da quanto ho capito.
  • Cotola • 8/09/09 23:49
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Esatto Gugly. E' proprio come dici tu. Il film è
    italiano. Anche se la tesi che porta avanti non credo sia nuova ed è molto "scoperta" vorrei vederlo. Potrebbe essere interessante. Speriamo non resti in sala i soliti 3-4 giorni che si dedicano a queste pellicole.
  • B. Legnani • 9/09/09 00:24
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Esatto Gugly. E' proprio come dici tu. Il film è
    italiano. Anche se la tesi che porta avanti non credo sia nuova ed è molto "scoperta" vorrei vederlo. Potrebbe essere interessante. Speriamo non resti in sala i soliti 3-4 giorni che si dedicano a queste pellicole.


    Il film è in italiano, ma è una produzione scandinava e inglese.
  • Cotola • 9/09/09 00:31
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Giusto Buono, mi sono confuso. Volevo dire che il regista è italiano. D'altronde vista la tematica forse solo all'estero poteva trovare i fondi per realizzarlo.
  • B. Legnani • 9/09/09 00:37
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Giusto Buono, mi sono confuso. Volevo dire che il regista è italiano. D'altronde vista la tematica forse solo all'estero poteva trovare i fondi per realizzarlo.

    Al di là di ciò, i primi commenti di chi l'ha visto dicono che è un prodotto per pubblici stranieri. Ben poche (per qualcuno zero) le cose nuove, per noi italiani.
    Relata refero.
  • Capannelle • 9/09/09 11:57
    Scrivano - 3486 interventi
    Probabilmente la tesi principale è il modello della tv "culi, tette e palestrati" che perdura in Italia. Ma le tv commerciali straniere mica scherzano: in Germania ci sono fior di programmi dedicati a feticisti, sadomaso etc; le risse televisive le abbiamo tutti importate dagli Usa; GF e simili spopolano in tutto il mondo e non sono nati qua. Il problema italiano è casomai la tv pubblica che trasmette molte "porcate" e poche "trasmissioni di qualità". E adesso alcune di queste, tipo Report, sono addirittura messe in discussione.
  • Markus • 14/11/11 20:07
    Scrivano - 4775 interventi
    Ho visto il film la prima volta ieri su LA7 dopo il dibattito con Mentana.

    Capa, ti quoto in toto, poiché ieri sera, guardando il film, mi sono domandato come il regista possa esser caduto nell'errore (direi storico!) di attribuire quel tipo di televisione a Berlusconi (o meglio solo a lui), quando invece, il fenomeno dei reality e dell'apparire, arriva dagli Usa ed è un tipo di prodotto che prima di prendere piede in Italia, già era diffuso in altri paesi dell'Europa, inoltre il Presidente teoricamente non ha più diretto la sua tv (se non per "oscurare" programmi per lui fastidiosi, ma questo è un altro discorso) dalla fine del 1993 e i programmi mostrati sono ampiamente degli anni 2000; semmai, Berlusconi sdoganò (trent'anni fa e rotti) un certo tipo di fare televisione commerciale, attingendo a immagini provocatorie (come in TUTTO IL MONDO in quel periodo - e anche prima - stava accadendo). Il regista avrebbe dovuto mostrare immagini anni '80 e paragonarle alla televisione straniera di quel periodo per avere una comparazione storiografica del costume italiano.
    Non metto in dubbio che il fenomeno delle "veline" sia nato con STRISCIA LA NOTIZIA alla fine degli anni '80, ma all'estero, forse, ci sono cose simili chiamate con altri nomi.
    Le “tette e i culi” poi, le abbiamo potute vedere nella non più tanto puritana Rai di fine anni ’70 (ci lavorava anche Cicciolina!), e sulle private. In VIDEOCRACY c'è proprio un errore di fondo e sicuramente il regista è di parte. Non sono "Berlusconiano" (in questi giorni, poi… ahah), ma quello che è giusto è giusto. E' un film-inchiesta sbagliato, seppur tecnicamente ben fatto.
  • Gestarsh99 • 14/11/11 20:20
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Oltre a dire che sono d'accordissimo con quanto precisato da Markus, vorrei aggiungere che non se ne può più di questo moralismo sessuofobico e chiesaiolo che vorrebbe censurare ogni millimetro di pelle femminile esposto in tv e che continua morbosamente a puntare il dito e ficcare il naso nelle vite private di vip, politici, calciatori e ballerine. Personalmente ne ho le tasche piene di tutti questi discorsi oscurantisti e medievali: chi non desidera vedere certi "scioccanti siparietti sexy" (...) non ha che da prendere il suo bel telecomando e cambiare canale, magari sintonizzandosi su TeleMaria.
    Basta poco che ce vò? :D
  • Markus • 14/11/11 20:42
    Scrivano - 4775 interventi
    Ti ringrazio Gest.

    Infatti, poi oggi che ci sono molti canali con il digitale, ce ne per tutti i gusti e poi "le tette i culi" si usavano già ai tempi (e sto parlando di anni '70 e '80) sulle copertine dei settimanali come Panorama, L'Espresso, Epoca o Tempo, per attirare l'attenzione senza che nessuno si sia mai scandalizzato (e Berlusconi allora non c'entrava). Mi infastidisce che molti giornalisti/registi/attori giochino distorcendo la storia a loro piacimento e confondendo clamorosamente le date, tutto qua.
  • Didda23 • 14/11/11 20:53
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Il film mi è sembrato molto deboluccio e sostanzialmente inutile.
    Visto la tua sterminata collezione cartacea, ti credo sulla parola..