Tarabas • 6/02/19 11:49
Segretario - 2069 interventi Interessante e acuta, la recensione dell'epoca sul New York Times, che coglie bene la sorprendente libertà del film, considerato che si era in piena epoca Codice Hays.
Libertà che onestamente sorprende anche me, considerato che una (presunta) dodicenne viene aggressivamente (per quanto goffamente) corteggiata da altri ragazzini nella scuola militare nella quale si svolge buona parte del film.
Il recensore non nota il sottotesto "patriottico" che ho notato io.
La fidanzata ufficiale del protagonista cerca di sabotarne l'intenzione di tornare al servizio attivo (e si noti che è bionda, ossia la brava ragazza nello stereotipo hollywoodiano del tempo).
La ragazza che costituisce l'elemento "di disturbo" invece lo aiuta a raggiungere l'obiettivo, non solo, ma è disposta a diventare una "sposa di guerra".
A me piace pensare che Wilder ci abbia pensato su e abbia deciso di capovolgere lo stereotipo (avendo provato sulla sua pelle cosa significasse esserne vittima), facendo inoltre un piccolo omaggio alla sua nuova patria, proprio mentre si discuteva del ruolo degli USA nel conflitto mondiale.
Magari me lo sono semplicemente sognato. :)
https://www.nytimes.com/1942/09/17/archives/the-screen-the-major-and-the-minor-a-charming-comedyromance-with.html
Tarabas
Daniela
Caesars, Saintgifts, Giùan, Il ferrini, Giacomovie, Anthonyvm