Discussioni su Diary of the dead - Le cronache dei morti viventi - Film (2007)

DISCUSSIONE GENERALE

32 post
  • Brainiac • 9/05/10 23:05
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Deludente (la prima volta che l'ho visto mi aveva fatto un'impressione molto migliore) ma meglio di Land, che mixava troppa action voluta dai produttori e risentiva di un sottotesto politico un po pesantuccio.

    Comunque in tutte e due i film ci sono anche sequenze fortissime (gli zombie che riaffiorano in Land o gli impiccati di Diary) che molti registi-pischelli se le sognano.

    Entrambi però sono superati dal bellissimo Survival (schifato da molti ma incensato da quel buongustaio di Giona.A.Nazzaro, di cui tra l'altro spessissimo non condivido le analisi, sul numero in edicola di Rumore).
    Ultima modifica: 9/05/10 23:05 da Brainiac
  • Undying • 9/05/10 23:08
    Risorse umane - 7574 interventi
    Brainiac ebbe a dire:


    Comunque in tutte e due i film ci sono anche sequenze fortissime (gli zombie che riaffiorano in Land o gli impiccati di Diary) che molti registi-pischelli se le sognano.



    Non sono affatto d'accordo (ma è sottinteso che rispetto il tuo parere) per quel che riguarda Diary...: il film latita anche nel gore e nello splatter e, più in generale, non è riconoscibile alcun tocco personale del regista.

    Pensa che a distanza di poche ore dalla visione faccio fatica a ricordare la scena (degli impiccati? A me sembra un impiccato... quello penzolante dal ponte autostradale) a cui alludi!
    Ultima modifica: 9/05/10 23:09 da Undying
  • Brainiac • 9/05/10 23:12
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Sì lui, il penzolante! Quello era un tocco d'Autore.
  • Undying • 9/05/10 23:16
    Risorse umane - 7574 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Sì lui, il penzolante! Quello era un tocco d'Autore.

    Disse bene Argento una volta: anche nel film più brutto c'è qualcosa di buono.
    In questo caso 1 secondo (se non erro è un'immagine quasi subliminale) su 90 minuti...
    Troppo poco, per un acclamato (giustamente dato il passato) Autore come Romero...
    Ultima modifica: 9/05/10 23:17 da Undying
  • Brainiac • 9/05/10 23:27
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Sì vabbè ti citavo una cosa che mi aveva colpito ma ce ne sarebbero altre, ma non voglio star qui a convincerti di nulla.

    Tra l'altro il demone che appare nell'esorcista in un fotogramma (davvero) subliminale dura molto meno di un secondo ma è una delle cose più spaventose che abbia mai visto in un film.
  • Greymouser • 9/05/10 23:47
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Tra l'altro il demone che appare nell'esorcista in un fotogramma (davvero) subliminale dura molto meno di un secondo ma è una delle cose più spaventose che abbia mai visto in un film.

    A me credo si sia fermato il cuore per qualche secondo. Finalmente ho trovato qualcuno che ha avuto la mia stessa strizza angosciante quando viene sparato quel fotogramma! :)
  • Brainiac • 9/05/10 23:59
    Call center Davinotti - 1465 interventi






    Li mortacci sui!
    Ultima modifica: 10/05/10 00:08 da Brainiac
  • Greymouser • 10/05/10 00:17
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Eccolo!

    Suoi e su fino alla sua settima generazione demoniaca!!

    :)
  • Rebis • 20/08/13 18:25
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Film per il quale bisogna fare un bilancio tra pregi e difetti - il ché significa che siamo inevitabilmente ad un livello più basso rispetto ai fasti della tetralogia. E' un po' paradossale ma qui avviene esattamente il contrario di quanto rilevato finora nella discussione con Zender.
    L'aspetto politico, volto alla proliferazione di informazioni transmediatica che genera ottundimento di massa, la critica alla manipolazione verticale delle notizie per cui la verità si fa sempre più ambigua, ineffabile, di contro ad una informazione orizzontale, democratica derivata dai social network, insomma, l'apparato più concettuale del film, è condotto con molta coerenza e completezza, ma ha il sopravvento sugli aspetti che di solito Romero riesce a rendere soddisfacenti: la sceneggiatura è troppo fragile, episodica, procede ma non si capisce dove voglia andare a parare - ad un livello puramente narrativo - e i personaggi sono o troppo piatti o iperbolici senza mai sfiorare il realismo (e siamo in un POV): tipo il vecchio professore muscoloso, alcolizzato che sa usare arco e frecce, o l'oca texana che sa riparare il motore di un furgoncino. Rimane l'ironia e la capacità di Romero di essere attuale sia nei temi che nello stile (considerato anche che si è formato con la pellicola e la moviola, il passaggio al digitale non deve essere stato né facile né scontato). E poi rimane il desiderio di una seconda visione - il ché può anche essere un difetto. Ho trovato il doppiaggio italiano mediocre per alcuni personaggi, invece sono bellissime le confessioni dei protagonisti in stile "Grande fratello" escluse dal montaggio definitivo ma presenti tra gli extra: un vero peccato, perché avrebbero dato al film una marcia in più verso il realismo.

    Ah, Zender, non sono convinto del quadrato arancio assegnatogli: a rigore ce ne andrebbe uno verde perché qui la storia, il contagio ricomincia proprio da capo, e narrativamemte viene resettato tutto quello che è successo prima, tipo reboot; mentre Survival dovrebbe essere il suo sequel effettivo.
    Ultima modifica: 20/08/13 18:28 da Rebis
  • Zender • 20/08/13 20:56
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Beh, sai Rebis, il quadrato arancio segna che trattasi di opera in qualche modo collegata alle precedenti (non è così stretto il concetto di sequel, da noi), e penso sia innegabile che in qualche modo il film faccia parte della stessa serie, visto anche che ilregista è lo stesso.

    L'apparato concettuale ha sì più coerenza qui, ma ache un quintale di fascino in meno. A me è sembrato che Romero si sia divertito come troppi a giocare con le diverse fonti mediatiche dimenticando per strada tutto il resto, annullando i vantaggi che aveva su tutti i suoi imitatori (e che aveva dimostrato di avere ancora in La terra) e arrivando a porsi sullo stesso piano. Come se per la prima volta gli mancassero le idee per dare un vero senso alla continuazione del suo discorso.
  • Rebis • 21/08/13 13:35
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Sì, sono d'accordo, è come se avesse riavviato la saga partendo da condizioni produttive similari a quelle dell'esordio ma aggiungendoci tutta la consapevolezza politica e morale maturata nei capitoli successivi: ma la consapevolezza ha tarpato le ali alla creatività e alla spontaneità. Intendiamoci, il film è denso e stimolante, concettualmente parlando, ha i suoi bei momenti ironici, ma da un punto di vista narrativo è carente, principalmente a causa dei personaggi e di una struttura "on the road" che lo rende troppo episodico, decentrato, cosa che non succedeva invece ne La notte. Il finale per esempio è provocatorio, ma non chiude la storia, non riguarda direttamente i personaggi e ciò che stanno vivendo. Il finale de La notte rimane inarrivabile.

    Aggiungo però - per spezzare una lancia - che il doppiaggio ha indebolito ulteriormente la forza del racconto: nel dvd italiano non c'è la lingua originale ma negli extra ci sono molte sequenze sottotitolate e l'impatto è decisamente un altro.


    Ieri ho visto anche Survival per chiudere il cerchio: checché se ne dica l'ho trovato più bello e divertente di Diary, meno concettoso e più nostalgico verso un idea di cinema classico, più personale e spontaneo. Certo, gli zombi sono sempre più sullo sfondo, sono l'humus, il fattore destabilizzante a partire dal quale Romero costruisce storie che con l'horror in senso stretto c'entrano sempre meno: non è la paura ciò che vuole veicolare, né il disgusto (il banchetto di Survival è più dovuto che necessario), ma appunto un'idea di cinema personalissima in cui cinema classico, gore, fumetto ed etica civile coesistono in uno strano, affascinante equilibrio. Per me comunque, il "nuovo" Romero è promosso :)
  • Zender • 22/08/13 11:39
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Sì, sono d'accordo sull'analisi di Diary. E dico anch0io che Survival è un passo avanti rispetto a Diary (anche se siamo ben lontani dalla Terra per dire). Speriamo che il prossimo recuperi in pieno il buon Romero...