Discussioni su Porte aperte - Film (1990)

DISCUSSIONE GENERALE

14 post
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  • B. Legnani • 29/10/12 21:25
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    per Cotola
    Scrivi che Sciascia si ispira ad un fatto reale. Dato che Tommaso Scalìa (Fantastichini) è un nome inventato, ne puoi dire di più?
    Grazie.
  • B. Legnani • 29/10/12 21:27
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Nel decennio 1931-1940 le condanne a morte per delitti comuni furono 118, di cui 65 eseguite.
    La pena di morte continuò ad essere applicata anche dopo l'avvento della Repubblica. L'ultima esecuzione capitale risale infatti al 4 marzo 1947 ( http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Villarbasse )
    Ultima modifica: 29/10/12 21:27 da B. Legnani
  • Cotola • 29/10/12 23:51
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Si dovrebbe ispirare al caso del giudice Salvatore Petrone di Racalmuto.
    Quando a Natale torno a Napoli, se mi ricordo controllo se c'è qualche notizia in più su alcuni saggi che possiedo su Sciascia.
  • Tarabas • 30/10/12 00:04
    Segretario - 2069 interventi
    In effetti, è così. Naturalmente, il fatto è ampiamente romanzato, per consentire a Sciascia una riflessione più ampia sulla giustizia, o meglio sulla possibilità della giustizia sotto una dittatura, e sulla pena di morte. Libro straordinario, film di grande qualità, anche se obiettivamente il materiale di partenza non è dei più "filmabili".
  • B. Legnani • 30/10/12 01:18
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Ho capito e vi ringrazio molto.
    Ma mi chiedo e vi chiedo: l'ispirazione di Sciascia riguarda solo il pensiero del giudice in questione o si riferisce a un vero processo?
    Lo chiedo perché, codice dell'epoca alla mano, la condanna a morte, per un processo come quello messo in scena, mi pare obiettivamente inevitabile.
  • Tarabas • 30/10/12 13:47
    Segretario - 2069 interventi
    Credo di poter dire che il riferimento al fatto storico sia, in questo caso, la mera occasione che Sciascia sfruttò per una riflessione che gli appartiene in tutto e per tutto e che è alla base, direi, di tutta la sua opera non solo di scrittore, ma anche di saggista e intellettuale.

    Sulla pena di morte in Italia, non ho statistiche sotto mano ma mi stupirei di scoprire che, come pena per reati ordinari, sia stata comminata in modo significativo. Tanto che, per i reati politici, fu necessario al Fascismo introdurre tribunali speciali di partito, più sensibili alle necessità del regime rispetto alla magistratura ordinaria.
    Purtroppo non trovo nemmeno un link utile, almeno guardando rapidamente.
  • B. Legnani • 30/10/12 20:29
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Credo di poter dire che il riferimento al fatto storico sia, in questo caso, la mera occasione che Sciascia sfruttò per una riflessione...

    Non capisco bene.
    Di storico, cioè di reale, c'è solo il pensiero del magistrato o c'è pure anche una vera vicenda processuale?
  • Tarabas • 30/10/12 21:51
    Segretario - 2069 interventi
    Che io sappia, si tratta di un processo realmente accaduto, ma non so quanto il romanzo rifletta il fatto reale.
  • B. Legnani • 30/10/12 23:17
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    Che io sappia, si tratta di un processo realmente accaduto, ma non so quanto il romanzo rifletta il fatto reale.

    Mi interessa "giuridicamente". La concessione dell'ergastolo per un fatto criminoso del genere (triplice omicidio premeditato), codice dell'epoca alla mano, pare infatti un po' inverosimile. Per questo sono molto curioso.
  • Cotola • 30/10/12 23:25
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Mi accodo a Tarabas. Credo anche io che il fatto sia vero, ma non so poi quanto Sciascia
    lo romanzi. Cercherò di reperire informazioni.
  • Tarabas • 31/10/12 08:57
    Segretario - 2069 interventi
    Del resto, i romanzi di Sciascia che partono da un fatto storico, ovvero che raccontano un fatto storico con elementi letterari aggiunti, non si contano, da La morte dell'inquisitore al Consiglio d'Egitto, a La scomparsa di Majorana (forse l'esempio più calzante, per certi versi), a La strega e il capitano, tutte le Cronachette.
    Era una delle sue cifre.
  • Kanon • 19/12/20 06:40
    Fotocopista - 835 interventi
    Dopo aver letto la curiosità pubblicata da Gugly, ho trovato buffo notare come in questo video Volonté abbia solamente parole al miele nei confronti di Amelio :

    https://youtu.be/iapnRJcbT_s?t=150
  • Kanon • 19/12/20 06:44
    Fotocopista - 835 interventi
    Mi permetto di inserire un paio di collegamenti che parlano del giudice (e della vicenda) da cui Sciascia ha tratto ispirazione per il suo racconto:

    https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/04/21/salvatore-petrone-giudice-martire.html

    https://lantennaonline.it/2019/08/10/la-lezione-del-giudice-salvatore-petrone-allitalia-paese-delle-porte-aperte/
  • Daniela • 19/12/20 19:17
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Mi permetto di inserire un paio di collegamenti che parlano del giudice (e della vicenda) da cui Sciascia ha tratto ispirazione per il suo racconto:

    Grazie Kanon, molto interessante.