Discussioni su Eva Man (due sessi in uno) - Film (1980)

Eva del Pettirosso: la ragazza con "extra"

Nasce con il nome di Roberto Maurizio Coatti, il 10 dicembre del 1958 a Bologna.
Ironia della sorte: non uno, bensì due nomi maschili. Ma la natura se ne infischia delle regole "costituite" e dei paradigmi sociali, di fatto convenzioni che la maggioranza reputa "norma".

Crescendo, Roberto scopre di essere un "ragazzo" imprigionato in un corpo "accessoriato con elementi femminili" (testuali parole dell'attrice/showgirl) ed opta per assumere uno pseudonimo che sia più adatto alle sue caratteristiche psico-fisiche.
Eva - nome "artistico" coniato, con pertinenza, per la nuova "identità" sociale - viene ripreso dal personaggio femminile del fumetto delle sorelle Giussani, Diabolik, dietro suggerimento degli amici della ragazza/ragazzo, per via della somiglianza tra Eva Kant e Roberto; Robbins, invece, scaturisce dal filo della memoria: e rimanda allo scrittore Harold Robbins.

La storpiatura Eva Robin's è voluta: letteralmente - dall'inglese - "Eva del pettirosso" suona in maniera allusiva e metaforica.

Cinema - Attore e attrice al tempo stesso

Il debutto cinematografico risale al 1979, dietro la regia di Antonio D'Agostino la Robin's appare in La Cerimonia dei Sensi.
In una co-produzione del 1980, tra Spagna ed Italia, l'attrice trova definitiva celebrità interpretando la protagonista principale d'un titolo ipernoto e circolato anche nel nostro paese (malamente ghettizzato nel mercato HARD, dal quale rifugge per contenuto e stile).
E' - appunto - questo Eva Man (titolo geniale a dir poco), caratterizzato dalla presenza dell'altra notissima (e sfortunata) transessuale Ajita - Principessa Nuda - Wilson (presente in titoli di sexploitation tipo W.I.P. o drammi a tinte forti, ma pure nel fulciano Luca il Contrabbandiere).

Il film ha un seguito spagnolo girato nel 1982: El Regreso de Eva Man, sempre co-prodotto con l'Italia e tutt'oggi introvabile.

E' l'anno del lancio ufficiale, quello che la porta fuori dal "ghetto", perché Dario Argento la vuole per Tenebre, nei panni della ragazza (con tacchi rossi) che ossessiona il killer.

Nel 1987 è in Belgio, presente in un volgare e tetro thriller erotico: Mascara, film che focalizza la sua morbosa attenzione sulle azioni di un killer maniaco dei "cosmetici" (da cui il titolo) e che al povero transessuale, interpretato dalla fascinosa Eva, riserva un trattamento "immorale".

Nel 1989 raggiunge l'apice della carriera, quando viene diretta dal grande Damiano Damiano, al fianco di Tomas Milian ed Elliott Gould, in Gioco al Massacro, cervellotico esempio di cinema psicologico (con rimandi al mondo del set e dei dietro le quinte) che specula tra realtà e finzione.

Lavora quindi per il toscano Benvenuti, nel grazioso (e delicato) Belle al Bar (1994) commedia che rifugge dalla (facile) volgarità per affrontare con intelligenza il tema della "diversità" (parola correlata alla convenzione sociale, quindi relativa) vissuta sia sul piano fisico che su quello psicologico.
Sempre Benvenuti la rivuole nel 1998 per I Miei più Cari Amici, graziosa commedia degli equivoci, cui Eva presta, con disinvoltura, il suo fisico ambiguo, reso ancora più impressionante per via della maturità (e forse perfezionato chirurgicamente).

Sarà, sempre più spesso, presente nei "rotocalchi rosa" annunciando (ma pare avere di recente negato) pure un'operazione che l'avrebbe fatta "transitare" definitivamente nel Mondo femminile.

Si ricorda - inoltre - che nel corso degli anni '90 conduce un rotocalco su Mediaset, dal provocante titolo Primadonna, quindi appare nella rivisitazione televisiva dell'Odissea e alterna cinema (di recente Cattive Inclinazioni, 2003 e Di Che Segno Sei?, 2007) ad eventi mondani.

L'omonima attrice spagnola
In ambito cinematografico è stata attiva un'attrice quasi omonima (tale Eva Robin) presente in produzioni spagnole sin dal 1976 in pellicole che sono state, spesso erroneamente (anche su imdb), attribuite alla più nota attrice transessuale.
Alcuni dei titoli che non la riguardano (girati tra il 1976 ed il 1977 ) interpretati dalla Eva Robin ispanica sono, ad esempio, Desnuda Inquietud / La Nueva Marilyn / Las Camareras / El Transexual / Dos Hombres y, en Medio, dos Mujeres / Me Siento Extraña / Virgo de Visanteta.

Renato ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
Faccio notare che i film in cui Eva Robin's è accreditata prima del 1979 (data del suo esordio con La cerimonia dei sensi di Antonio d'Agostino) sono in realtà film interpretati dalla quasi omonima attrice spagnola Eva Robin. L'equivoco è durato anni, tant'è che sia sull'Imdb (che solo da poco riporta la sua filmografia corretta) sia su infiniti siti che ad esso si sono rifatti, le filmografie delle due attrici erano fuse in una sola.

Ma siamo sicuri che questa omonima sia "tutta" donna?
No, perché alcuni titoli di quelli citati non lascerebbero spazio a dubbi, ad esempio El Transexual e Me Siento Extraña ...

Comunque grazie a Renato ;) per la puntualizzazione...
Appena posso aggiorno la curiosità...

Ringrazio Renato, poiché mi ha permesso di correggere il (grave) refuso fatto nella sezione curiosità...

Fatto. E ora, prima di andare a letto, ne approfitto per ringraziare anche Renato (oggi va così). Se voi infatti trovate sempre meno errori nelle schede davinottiche il merito massimo spetta a Renato. Voi non potete saperlo ma nessuno lavora nell'ombra come lui, nessuno è tanto attento alla correzione degli errori, a precisare nomi giusti e npomi sbagliati anche di caratteristi semisconosciuti. E' uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo, hanno detto. Ebbene, quel qualcuno ha un nome e un cognome: Renato Renato! Che poi sia un altro di quelli che commenta con classe e competenza è la ciliegina sulla torta: uno di quei Fondatori di cui non si può fare a meno!

Utilità dei motori di ricerca

Sarebbe "fuori tema" anche nelle curiosità, però il fatto è talmente simpatico che mi sembra cosa interessante riportare.

Chi, casualmente, approda sul Davinotti, come ci arriva?
Ovvio, se non è un utente o ci arriva perché cerca un film su un motore di ricerca o perché s'imbatte in qualche link in siti amici (Tre Rose, Cinema e Medio Evo, Nocturno o altri).

Poi ci sono quelli che cercano altro e, sfiga vuole, finiscono qua.

Ecco una serie di "termini" utilizzati in un search tipo google che hanno portato qualche sventurato su questo sito di cinema:

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Quando si dice che gli italiani sono un popolo di fantasiosi...

Pigro ebbe a COMMENTARE:
(...) il trash che riecheggia il precedente dello studio scientifico del freak (Gola profonda), (...).
Qui invece non c'è proprio niente se non esibizione della stranezza.

Capisco che di questi tempi possa suonare strano, ma il termine freak è offensivo e non rispetta la natura diversa, ma non per questo mostruosa, del transessualismo.

Gola profonda era una parodia, incentrata sulla deformità della protagonista (dotata di clitoride nella gola), Eva Man mette in esposizione l'idea del "terzo sesso": ed è semplicemente ridicolo (e questo sì: strano) che nel 2010 qualcuno si ostini ancora a ritenere anormale chi ha pulsioni (naturali e, per chi lo crede, divine) diverse dalla media.

Il pensiero della popolazione media non accarezza affatto la verità, ma solo una norma di comportamento, presa appunto per comune (ed estesa ingiustamente a DOGMA) perché attuata dalla maggioranza delle persone.

Questo mi sentivo di dire...

Uhm, scusa Undying, Wikipedia sotto la voce freak dice:
Freak, in lingua inglese, indica una persona dall'aspetto o dal comportamento inusuale.
Personalmente non lo so e approfondirò meglio, ma sei sicuro che il termine freak abbia necessariamente connotazioni offensive legate alla mostruosità? A me non pareva, ma ovviamente posso sbagliarmi.

Zender ebbe a dire:
Uhm, scusa Undying, Wikipedia sotto la voce freak dice:
Freak, in lingua inglese, indica una persona dall'aspetto o dal comportamento inusuale.
Personalmente non lo so e approfondirò meglio, ma sei sicuro che il termine freak abbia necessariamente connotazioni offensive legate alla mostruosità? A me non pareva, ma ovviamente posso sbagliarmi.

Forse apparirò noioso: ma non c'è dubbio che definire una "persona" dall'aspetto o dal comportamento inusuale già sia una forma di emarginazione.

Non c'è dubbio che freak stia a indicare questa diversità (implicitamente considerata non comune, non normale) e, appunto per questo, è termine offensivo.

Dare del freak a qualcuno non è un complimento, poi possiamo girarci attorno come vogliamo e utilizzare termini meno aggressivi tipo inusuale anziché diverso.

La mia idea (ripeto, a scanso di equivoci: la mia idea) è che un transessuale è una persona, non un freak.

P.s.:
Wikipedia aggiunge anche che in antropologia al termine freak è associato il concetto accostabile a mostro o "fenomeno da baraccone": più offensivo di così...

Undying ebbe a dire:
Forse apparirò noioso: ma non c'è dubbio che definire una "persona" dall'aspetto o dal comportamento inusuale già sia una forma di emarginazione.

Non c'è dubbio che freak stia a indicare questa diversità (implicitamente considerata non comune, non normale) e, appunto per questo, è termine offensivo.

Dare del freak a qualcuno non è un complimento, poi possiamo girarci attorno come vogliamo e utilizzare termini meno aggressivi tipo inusuale anziché diverso.

La mia idea (ripeto, a scanso di equivoci: la mia idea) è che un transessuale è una persona, non un freak.

P.s.:
Wikipedia aggiunge anche che in antropologia al termine freak è associato il concetto accostabile a mostro o "fenomeno da baraccone": più offensivo di così...
Non sono d'accordo sul fatto che definire inusuale una persona significhi emarginarla. Altrimenti anche il termine eccentrico lo sarebbe. Inusuale non implica secondo me offesa. Ciò detto, è vero che dare del freak può apparire più grave e sicuramente NON E' una tua idea che il transessuale SIA UNA PERSONA. Su questo non dev'esserci alcun dubbio: un transessuale E' UNA PERSONA, che sia chiaro!

Zender non so cosa ne pensi ma toglierei "volgare" dalla curiosità postata in scheda. Mi sa tanto di copia e incolla o non se ne capisce il senso... Senza contare che una curiosità dovrebbe essere neutra e poi Undying ha dato tre pallini a "Mascara", sarebbe un controsenso se lo considerasse volgare.. Inoltre il film non ha nulla di volgare: è girato, montato e fotografato bene.. Che ne pensi, sbaglio?

Spostato qui infatti, i pareri vanno nella discussione generale. Semplicemente una volta non era così.