Discussioni su La voglia matta - Film (1962)

DISCUSSIONE GENERALE

13 post
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  • Dusso • 14/02/12 16:40
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    Il film è bellissimo, prima o poi lo devo presto rivedere.
    Poco fa invece ho invece letto il racconto di Enrico La Stella "Una ragazza di nome Francesca", che non credo sia facile da trovare visto che è un racconto brevissimo (28 pagine) uscito appositamente per la raccolta "Racconti d'estate" (Sugar, 1960). Alcuni racconti sono inediti come questo, altri invece vengono ripubblicati qui.

    Il racconto è carino (come ho scritto brevissimo); il protagonista si chiama Antonio Annaloro (non ricordo se nel film Tognazzi avesse lo stesso cognome). Nel libro la differenza di età è ancora più marcata visto che Antonio ha 48 anni (nel film Tognazzi ne aveva una quarantina) e Francesca la stessa età del film. La storia e l'epilogo sono simili, anche se quello del film è decisamente più riuscito. Qui i giovanotti sono 5+Antonio e l'ambientazione è fatta da una spiaggia e una tenda (vabbè poi nel racconto c'è descritta qualche breve scena osé che Salce non poteva girare).
    Ultima modifica: 21/09/14 18:29 da Zender
  • Neapolis • 19/02/12 19:19
    Call center Davinotti - 3079 interventi
    Un pò di sano gossip. E' su questo set che Catherine Spaak conosce Fabrizio Capucci, che sposerà nel 1963 e dalla cui unione, di breve durata, nasce Sabrina. Aggiungerei io: galeotto fu il capanno....
    Ultima modifica: 29/02/12 08:51 da Neapolis
  • Il Gobbo • 15/05/13 12:34
    Segretario - 762 interventi
    Nell'intervista che accompagna il film in dvd la Spaak racconta di avere subìto esplicite avances e palpeggiamenti da Tognazzi al primo incontro di ritorno da una cena, e di essere stata scaricata dalla macchina (e raccattata da Salce che seguiva) a seguito del rifiuto, sulla strada per Sabaudia
  • Neapolis • 15/05/13 17:11
    Call center Davinotti - 3079 interventi
    Il Gobbo ebbe a dire:
    Nell'intervista che accompagna il film in dvd la Spaak racconta di avere subìto esplicite avances e palpeggiamenti da Tognazzi al primo incontro di ritorno da una cena, e di essere stata scaricata dalla macchina (e raccattata da Salce che seguiva) a seguito del rifiuto, sulla strada per Sabaudia

    Sono sicuro che Tognazzi stesse provando una scena di prova e che l'adolescente ed ingenua Spaak si sia impressionata.
    Ultima modifica: 15/05/13 17:12 da Neapolis
  • Squash • 21/09/14 13:32
    Galoppino - 187 interventi
    Il Cast di questo film è composto da diversi attori presenti anche nel film Diciottenni al sole: Spaak,Garko,Capucci,Prunas e Rosi girato nello stesso anno ma quale per primo?



    In tutte e due film si ascolta la canzone "Oh Nicole ...!"
    Ultima modifica: 21/09/14 23:18 da Squash
  • Squash • 21/09/14 13:51
    Galoppino - 187 interventi
    Cameo di Luciano Salce nei panni di un conoscente di Tognazzi che si incontrano al go-kart.Attività tecno-sportiva che ebbe un aumento di popolarità in quegli anni.
  • Dusso • 21/09/14 18:26
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    Squash scrive "Il Cast di questo film è composto da diversi attori presenti anche nel film La voglia matta"... questo è il topic di La voglia matta... forse si riferiva a Diciottenni al sole
    Ultima modifica: 21/09/14 18:30 da Zender
  • Zender • 21/09/14 18:28
    Capo scrivano - 3 interventi
    Ah capito, allora attendiamo risposta. Non so se si riferisse a Diciottenni al sole... In ogni caso fai più attenzione a dove scrivi, Squash.

    Altra cosa Squash: dopo la punteggiatura metti sempre lo spazio. Ogni tanto lo fai (come qui sopra, che dopo i due punti di voglia matta hai messo lo spazio, dopo le virgole no. Fallo sempre.
    Ultima modifica: 21/09/14 18:29 da Zender
  • Graf • 21/09/14 18:45
    Fotocopista - 908 interventi
    La voglia matta e Diciottenni al sole sono film della stessa casa di produzione: la DDL. Probabilmente questo è il motivo del cast analogo.
    Il primo film ha il visto censura datato marzo 1962 mentre il secondo è datato luglio 1962.
    Diciottenni al sole è stato quindi girato successivamente all'altro.
    Dati ANICA.
    Ultima modifica: 22/09/14 01:04 da Graf
  • Squash • 21/09/14 23:13
    Galoppino - 187 interventi
    Graf ebbe a dire:
    La voglia matta e Diciottenni al sole sono film della stessa casa di produzione: la DDL. Probabilmente questo è il motivo del cast analogo.
    Il primo film ha il visto censura datato marzo 1962 mentre il secondo datato luglio 1962.
    Diciottenni al sole è stato quindi girato successivamente all'altro.
    Dati ANICA.



    Infatti Graf, la bella e raffinata Spaak nel documentario "L'uomo dalla bocca storta" racconta di come all'aeroporto di Nizza incontrò Luciano Salce per proporle di fare la voglia matta e sul set incontro il suo futuro ragazzo e poi marito Fabrizio Capucci,all'epoca poteva succedere, con gli attori di oggi invece una prima attrice avrebbe scelto un Gianni Garko o addirittura un Tognazzi.
    Ultima modifica: 21/09/14 23:59 da Squash
  • Squash • 21/09/14 23:48
    Galoppino - 187 interventi
    Anche Luciano Salce fece una conquista e sposò Diletta D'Andrea che recita nel film e col quale ebbe il figlio Emanuele. Otto anni dopo la D'Andrea sposerà Vittorio Gassman.
  • B. Legnani • 22/09/14 00:27
    Pianificazione e progetti - 14961 interventi
    Squash ebbe a dire:
    Anche Luciano Salce fece una conquista e sposò Diletta D'Andrea che recita nel film e col quale ebbe il figlio Emanuele. Otto anni dopo la D'Andrea sposerà Vittorio Gassman.

    Come già detto, NON si parla sul DAVINOTTI della vita privata degli attori.
    Non ti sei accorto che Zender ti cancella i post di tale tipo, come quello da te scritto su Estella Blain in Totòtruffa?
  • Buiomega71 • 7/08/20 10:45
    Consigliere - 25998 interventi
    Rassegna estiva: Italian Graffiti d'agosto 

    Visto oggi conserva ancora intatta la sua cattiveria e il suo cinismo (il finale, malinconico e aspro, con Tognazzi che si risveglia, conciato grottescamente come un capo indiano, sulla spiaggia uggiosa con i nuvoli all'orizzonte, è un pezzo di cinema amarissimo), dove Salce non risparmia frecciate velenose sulla gioventù superficiale e frivola, e nemmeno sul personaggio patetico del quarantenne di Tognazzi, costantemente umiliato e deriso dal gruppo di teddy boys, impegolato nella "sotto cotta" per la vacua lolita della Spaak (che si conferma una delle attrici dell'epoca più dotate).

    Il miglior Salce salta fuori negli sketch nei ricordi di Tognazzi (o nei suoi sogni ad occhi aperti, come succederà in un episodio di Creepshow), con alcune gag al vetriolo che vanno subito a segno (Tognazzi che si immagina la Spaak moglie/bambina che gioca con la palla nel suo studio, con un chè di stridente pedofilo, la manata sul culetto del vestito da sera bianco da parte dell'uomo del carbone, la surreale scenetta di guerra con il soldato inglese abbattutto sull'albero) o nelle patetiche e ridicole scenette di Tognazzi che vuole fare il "vissuto" agli occhi dei ragazzi, come tuffarsi in mare con i mutandoni ascellari pre fantozziani (così come le sfighe del povero Tognazzi: la scopa acchiappaladri pre Classe 1984, la multa della polizia-anzi, di multe ne prende due- l'auto impantanata nella sabbia, l'acqua piovana della grondaia che le cade in testa, quando si arrabbia perchè non riesce bene a raccontare la, pessima, barzelletta sulla marmellata dove non ride praticamente nessuno, il quasi annegamento in mare, la sbarra del letto che le rimane in mano, l'incontro con il petulante Salce, in salsa veneta, alla pista di go-kart, la sua spider mezza distrutta)

    Un nugolo di giovinastri perdigiorno (qualcuno con la passione per i discorsi di Hitler) che pomiciano e fanno scherzi terribili (quella della dichiarazione d'amore con sonore risate e sberleffi e la capatina al cimitero sono cattivissime), una casetta sul mare teatro delle tristi umiliazioni in cui Tognazzi pare, tristemente, stare al gioco solo per infatuazione di una scemetta, fino alla chiusa on the road di infinito squallore, dove l'estate stà finendo così come quella scintilla effimera, per tornare  ad una vita monotona, grigia e pianificata.

    La regia di Salce regala perle intensissime (il lento sulle tristi note di Sassi di Gino Paoli, una specie di rito pagano quasi pre Wicker man sulla spiaggia, tra fiaccole, danze tribali, e inquieti girotondi, il twist della Spaak, lo strip sensuale della provocante ragazza cinese, la zuffa tra Tognazzi e un palestrato Garko, le continue provocazioni sessuali e maliziose di una Spaak cretinetta e consapevole del suo fascino proibito da sedicenne- Tognazzi, per giustificarsi, tira in ballo le culture africane sulle mogli minorenni-la Spaak che scrive, sul parabrezza della macchina di Tognazzi, sdraiata sul cofano, PERDONAMI con il rossetto, nell'ennesima ruffianata per illudere il fesso ingegnere e tirarlo per il naso ancora per un pò.)

    Bagliori quasi ferreriani (la casetta sul mare, il finale impietoso sulla spiaggia deserta) e humor nero che , pian piano, diventa una funerea ballata sulla perdita dell'innocenza e sulla gioventù perduta.

    Il Vanzina di Sapore di mare viene da quì, e lo terrà bene a mente Clint Eastwood per il suo Breezy.

    Un manifesto crudele sulla fatua "peggio" gioventù degli anni del boom (non che sia cambiato poi molto, in realtà) e Tognazzi, zimbello (in)consapevole, forse in uno dei suoi ruoli migliori.

    E Salce, se la ride cinicamente sotto i baffi.

    Cinema vitale, travolgente, nostalgico e perfidamente aspro.

    Cultissimo quando Tognazzi, per cercare di scacciare la passione per la Spaak, quando la vede nel costumino bianco che risalta le sue forme se ne esce , pensieroso con " Guarda com'è secca, le si vedono le costole".
    Ultima modifica: 7/08/20 13:23 da Buiomega71