Discussioni su Candy e il suo pazzo mondo - Film (1968)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/06/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
  • Davvero notevole!:
    R.f.e., Lucius
  • Quello che si dice un buon film:
    Il Gobbo, Homesick, Cerveza
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Fauno
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Caesars
  • Gravemente insufficiente!:
    Lovejoy

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Lucius • 29/11/12 22:57
    Scrivano - 9063 interventi
    Già Miss Svezia junior e interprete de "La morte ha fatto l'uovo", la 17enne svedese Ewa Aulin uscì dalle riprese con una depressione nervosa. Dopo qualche film italiano di serie B, tornò in Svezia e divenne insegnante.
    Fonte: Corriere della sera.
    Ultima modifica: 30/11/12 08:32 da Zender
  • Fauno • 11/11/14 11:36
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Due cose a bruciapelo:

    1) Per una volta sono d'accordo con Homesick: anche a me ha ricordato Che? di Roman Polanski

    2) Le co-produzioni italo-francesi sono le più disastrose, facendo una media dei film che ho visto, mentre quelle italo-iberiche o italo-tedesche son riuscite molto meglio.

    Naturalmente è un'opinione molto personale. FAUNO.
  • Caesars • 11/11/14 13:52
    Scrivano - 16800 interventi
    Una domanda: siamo sicuri della co-regia di Giancarlo Zagni? Ho visto che mymovies lo riporta, ma mi pare l'unico sito che lo metta, gli altri (a cominciare da Imdb, citano il solo Christian Marquand come regista.
  • B. Legnani • 11/11/14 16:38
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Una domanda: siamo sicuri della co-regia di Giancarlo Zagni? Ho visto che mymovies lo riporta, ma mi pare l'unico sito che lo metta, gli altri (a cominciare da Imdb, citano il solo Christian Marquand come regista.

    Qundo càpitano queste cose, talora è per avere il diritto alla nazionalità del film.
    Penso a BARBABLU' che solo in Italia è firmato da Sacripanti.
  • Caesars • 11/11/14 16:46
    Scrivano - 16800 interventi
    Si Buono, ma non so se risulta da qualche parte (oltre che sul sito di mymovies) che in Italia sia uscito con accreditato anche Zagni. Quello che volevo capire era se fosse un errore di quel sito, oppure cosa citata anche da altre parti.
  • Zender • 11/11/14 17:30
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Difficile capirlo in effetti... Penso potrebbe essere proprio come dice Buono.
  • B. Legnani • 11/11/14 23:09
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    La pagina monografica che NOCTURNO gli dedicò anni fa non cita neppure Zagni.
    C'è il suo nome, in locandina?
  • B. Legnani • 11/11/14 23:12
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    L'ultima CURIOSITA' è parzialmente errata. Lasciato il cinema, restò in Italia, sposando un uomo molto facoltoso. La si vedeva spesso fotografata sui rotocalchi, che sempre citavano il suo brusco addio al set.
    Ultima modifica: 11/11/14 23:13 da B. Legnani
  • Zender • 12/11/14 07:47
    Capo scrivano - 47730 interventi
    OK, lasciamola qui. Spesso anche le fonti giornalistiche son sballate.
  • B. Legnani • 12/11/14 11:04
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    La pagina monografica che NOCTURNO gli dedicò anni fa non cita neppure Zagni.
    C'è il suo nome, in locandina?
  • Zender • 12/11/14 14:34
    Capo scrivano - 47730 interventi
    Sì che c'è, accreditato chiaramente come coregia.

    http://www.ivid.it/fotogallery/imagesearch/images/candy_e_il_suo_pazzo_mondo_ewa_aulin_christian_marquand_006_jpg_mwhc.jpg
    Ultima modifica: 12/11/14 14:35 da Zender
  • Caesars • 12/11/14 16:30
    Scrivano - 16800 interventi
    Bene, se c'è sulla locandina italiana allora è "ufficialmente" accreditato, almeno da noi.
  • Amarcord • 23/07/18 13:37
    Disoccupato - 86 interventi
    Il film uscì in Italia con oltre un anno di ritardo rispetto alll'uscita nelle sale americane (dicembre 1968), a causa di problemi con la censura: su IMDB viene riportata la data febbraio 1970, mentre ItaliaTaglia indica giugno '70 (divieto di visione ai minori di anni 14).
    Nella commissione censura era presente il regista Riccardo Freda, che bocciò il film (sul sito ItaliaTaglia è presente il verbale): "...Per la sospensione e per il suggerimento di nuovi tagli votano i membri: dottor Vincenzo Buffolo, dottor V.Chiarelli, signor R.Freda e Vannutelli".
    A titolo di curiosità riporto l'intervista a Riccardo Freda presentata da Undying nella scheda del film "A doppia faccia":

    Il Freda censore.
    Stralcio di una intervista realizzata da Luigi Cozzi a Riccardo Freda

    In un suo recente film giallo - erotico A doppia faccia, c'è una sequenza di nudo integrale.
    Come concilia la sua attività di regista con quella di censore?


    Benissimo. Una cosa è fare il regista e un'altra è visionare e giudicare i film.
    E poi, in A doppia faccia, il pelo, per così dire, lo si vede solo nell'edizione straniera.
    In Italia la ragazza rimane in slip, si vedono soltanto i seni, abbastanza normale, no?
    Quello che conta, secondo me, è il valore del film, non tanto l'erotismo o l'audacia di una scena.
    Mi spiego: Visconti in La caduta degli dei, ci mostra un incesto e nessuno ha protestato: il film l'abbiamo approvato tanto è bello e intelligente.
    Ma a Christian Marquand - infimo regista - e al suo Candy abbiamo dovuto bocciare il film.
    Io l'avrei fatto passare: un paio di seni nudi della Aulin e un coito anale appena intuito attraverso le tende non scandalizzano più nessuno... però alla fine si è aggiunto l'incesto e il film era tanto scialbo e noioso che non ho potuto oppormi al parere degli altri.
    E' stato bocciato.
    Dopo un anno è uscito nella versione a mozziconi che avete visto... in pochi, per la verità.
    Non è stato un affare per i produttori.

    Fonte: intervista realizzata da Luigi Cozzi pubblicata sulla rivista Horror.