Discussioni su Il delitto del diavolo - Le regine - Film (1970)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Undying • 16/02/10 20:26
    Risorse umane - 7574 interventi
    Un horror intelligente

    Non deve essere considerato casuale che, protagonista del film, sia stato scelto Ray Lovelock: essendo questo bravo attore paradigma del giovane contestatore dell'epoca (siamo a valle, di poco, del Sessantotto).

    Nel ruolo di motociclista hippie e vagabondo, è destinato a fare un incontro particolare, nientemeno che con il Diavolo in persona (interpretato dal "borghese" Gianni Santuccio): unico e vero artefice di quanto, allora, contestato dai giovani, nonché puro simbolo del potere sociale e politico.

    Infatti è il Diavolo in persona che spinge il ribelle tra le braccia delle tre regine: che facendo uso di arti antiche (il sempiterno potere seduttivo femminile) riescono nel fine di privare ogni stimolo alla voglia di libertà nel giovane.

    Il discorso finale del Demonio è ancora da leggere in chiave metàforica e sottolinea, qualora ce ne fosse stata ulteriore necessità, il taglio impegnato del film.
  • Zender • 8/03/11 08:22
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Stefania ebbe a dire:
    I costumi del film sono creazioni di Jean Bouquin, stilista iconico del divismo alternativo e del cinema della contestazione anni sessanta e settanta. Per vestire le tre fate, ha creato abiti di ispirazione etnico- hippie che non potevano non fare colpo sul nostro "contestatore" Ray Lovelock! In particolare, qui sotto vediamo la Politoff, la Monti e la Stewart agghindate con abiti bohemien di ispirazione orientale, coloratissimi e festosi, zingareschi-chic! A sinistra la Politoff indossa un abito a fondo bianco, col dettaglio del colletto alla coreana: oggigiorno non è più una novità, ma il recupero di questa foggia orientaleggiante fu, a fine anni sessanta, un'innovazione lanciata proprio da Bouquin!



    L'immagine qui sotto mostra una piccola parte del sontuoso guardaroba delle tre misteriose e fatali bellezze: il nostro Lovelock apre il loro armadio e resta estasiato di fronte a quella girandola di colori, a quello scintillio di jais, alla lucentezza delle sete e alla morbidezza dei velluti...



    Ci avviciniamo al finale, e i costumi indossati dalle tre fate per il ricevimento al castello del Diavolo annunciano, surrettiziamente, il sinistro colpo di scena che non tarderà ad arrivare... Nelle immagini qui sotto la Politoff, la sorella più giovane, che avrà il compito di trascorrere con Lovelock la fatale notte d'amore che lo ridurrà in sua balìa inducendolo a rinnegare i suoi ideali rivoluzionari, è vestita di bianco, come una vergine, come una sposa. La Monti e la Stewart, invece? Beh, hanno scelto entrambe abiti viola... dopo l'amore, ci sarà il lutto! Ma Lovelock non coglie il cromatico lugubre presagio, non sospetta niente: che sia daltonico?;)



    Intanto, godiamoci il ricevimento... osserviamo, qui sotto, quanto siano invece tradizionali e borghesi gli abiti da sera indossati dagli altri misteriosi invitati, e dal malefico anfitrione:



    Dopo l'amore, dopo le promesse, dopo l'abiura agli ideali della contestazione, ecco l'inattesa scena splatter del massacro: le fate si trasformano in streghe, megere, Parche, portatrici di morte come prime lo erano state di dolcezze, lusinghe, baci, carezze, torte e cenette...
    Eccole trasformate, nell'immagine qui sotto: spaventosamente deformati i loro dolci visetti; ma osservate, prego, con quale e quanta allure indossano altri tre preziosi modelli dell'ineffabile Bouquin! L'eleganza dei capi contrasta con la ferocia dell'eccidio che sta per compiersi. Sono abiti da festa... di sangue!



    Tutto è compiuto, il diavolo ha vinto, coadiuvato dalle malefiche sorelle agghindate da Bouquin: ecco la scena delle esequie, il funerale del Sogno Underground. Nell'immagine qui sotto la Politoff, la Stewart e la Monti non sono più né fate, né streghe, né Parche: sono necrofore e, per la prima volta, vestono interamente, severamente, di nero.
    La Fantasia non è andata al potere, un altro mondo non è stato possibile... E' giusto indossare il lutto!


    Magnifico contributo, Stefania! Sono le curiosità che più mi piace appaiano sul nostro sito: personali, studiate e che dimostrano un'attenzione eccezionale per i particolari. Complimenti!
  • Fauno • 12/04/14 11:59
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Niente da dire sul contributo di Stefania, ma è necessario segnalare che contiene diversi SPOILERS.

    FAUNO
  • Zender • 12/04/14 18:13
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ok, segnalato, grazie Fauno.
  • Trivex • 3/04/15 08:22
    Archivista in seconda - 1316 interventi
    AKA "Queens of Evil".

    La copia in lingua inglese che ho visionato risulta così titolata.
  • B. Legnani • 30/04/15 22:52
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    QUI ne I DIABOLICI.. e ne IL GIUSTIZERE, Haydée Politoff ha perso l'accento.
  • Zender • 1/05/15 07:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Nei DIABOLICI non la vedo...
  • Faggi • 2/08/20 15:06
    Addetto riparazione hardware - 434 interventi
    Attenzione, spoiler
    Ho avuto le allucinazioni oppure ho intravisto un finale con "resurrezione", non lo so.
    Quando Lovelock é ormai sepolto le tre regine sono vestite di bianco, stanno per andare via in un'auto bianca (tutto il resto della compagnia - all'opposto - è in nero, auto comprese). Politoff si attarda sulla sepoltura e manda un bacio al morto; poi crescono dei fiori. Nella scena successiva, ovvero i titoli di coda, Lovelock viaggia tranquillo in moto, come in apertura sui titoli di testa. Forse Politoff ha compiuto (col bacio) una magia? Chiedo venia e lumi.
    Ultima modifica: 2/08/20 15:10 da Faggi
  • Fauno • 2/08/20 15:42
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Al limite si potrebbe interpretare come un sogno avuto da uno spirito libero come Lovelock è in questo film. E' un finale un po' aperto; e d'altronde mi pare che nei titoli di testa ci fosse la dicitura "una favola thrilling". Quindi i tuoi dubbi sono più che leciti; ci sono altri titoli contemporanei in cui la componente onirica ingloba il film per intero, solo che negli altri film è palese ed evidente, mentre qui è solo una libera interpretazione.
  • Faggi • 3/08/20 11:31
    Addetto riparazione hardware - 434 interventi
    Grazie Fauno. Terrò conto andando a commentare. Resta che l'eventuale "resurrezione" è da intendersi in senso figurato: come dire che lo spirito libertario non muore. Restano anche l'ambiguità degli abiti bianchi, dell'automobile bianca, del bacio...
    Il mio pallinaggio sarà inferiore al tuo :) ma non ho difficoltà a capire che per te (e magari per altri) può essere un capolavoro assoluto. Ho visto il film con gusto.
    Ultima modifica: 3/08/20 14:54 da Faggi