Discussioni su Cuori in Atlantide - Film (2001)

DISCUSSIONE GENERALE

18 post
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  • Buiomega71 • 16/02/13 10:38
    Consigliere - 25999 interventi
    Intensamente kinghiano (e anche non poco spielberghiano), immerso in un atmosfera magica e nostalgica, impreziosita da pezzi indimenticabili nella colonna sonora che gli danno valore aggiunto.

    Vero che ci sono reminiscenze da Stand By Me, ma vero anche che Hicks si discosta non poco dal capolavoro di Reiner.

    Impeccabile ricostruzione d'epoca, da antologia l'inizio con David Morse e la sua memoria che va a ritroso, dopo aver messo piede nella sua vecchia casa d'infanzia...

    Temi kinghiani per eccellenza, persone dai poteri straordinari (la Carrie White di Carrie o il Johnny Smith della Zona morta), inseguiti e braccati da potenti servizi segreti (la piccola incendiaria di Fenomeni paranormali incontrollabili) si amalgamano con nostalgie e umori alla American Graffiti, L'ultimo spettacolo o a Quell'estate del 42, ma omettendo le pulsioni sessuali, descrivendo con tenerezza e coinvolgimento emotivo l'amicizia tra un ragazzino piuttosto sveglio e un anziano dai "poteri magici", che legge nella mente, come se fosse il nonno di Johnny Smith.

    Hicks si dimostra regista eccezionale (e pensare che Shine l'avevo trovato mortalmente noioso), che regala momenti da antologia e riesce a toccare i nervi della nostalgia di quando eravamo ragazzini (tutto cambia, nulla resta uguale) e, in più momenti, riesce a sfiorarci il cuore (su tutti, Bobby-su consiglio di Hopkins-pensa fortemente al compleanno di Carol vestita da angioletto, per sfuggire agli "uomini bassi")

    Impagabili i duetti madre e figlio (una Hope Davis mater stile "balocchi e profumi") e da culto assoluto quando scambia Hopkins per un pedofilo mentre "aggiusta" la spalla della piccola Carol.

    Nel film (ma è un caso prettamente personale) ci ho letto larvatissimi echi pedofili e flebili sottotesti incestuosi.

    Momenti di tenerezza assoluti (il timido bacio che Bobby schiocca a Carol sulla giostra, i tre ragazzini al fiume) si alternano a schegge piuttosto feroci (lo stupro della madre di Bobby da parte del suo capoufficio, il pestaggio della piccola Carol da parte del bulletto Harry Doolin - con rara faccia da schiaffi e un segreto inconfessabile che solo Hopkins sa - e particolare del libro della ragazzina che cade nel fiume) e delega il tutto nello splendido finale tra David Morse e la figlia di Carol (scritto appositamente da Hicks) che tocca davvero il cuore.

    Ci sono leggeri momenti superficiali e inutili (il racconto che Hopkins fa al piccolo Bobby sulla partita di football e francamente noioso), ma piccoli peccati veniali, riscattati da un coinvolgimento che non stacca mai la presa e da deliziose schegge cinefile (Lone Ranger in tv, Hopkins e Bobby che vanno al cinema a vedersi Il villaggio dei Dannati), e non so il perché, ma il finale con Hopkins portato via nella macchina nera mi ha ricordato l'incipt di Mystic River

    Opera intensa e preziosa, nonchè terribilmente sottovalutata.
    Ultima modifica: 16/02/13 11:21 da Zender
  • Zender • 16/02/13 15:56
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Bene hai fatto a scriverne, Buio. In effetti è stato abbastanza dimenticato, come film. Un recupero ci voleva.
  • Buiomega71 • 16/02/13 16:44
    Consigliere - 25999 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Bene hai fatto a scriverne, Buio. In effetti è stato abbastanza dimenticato, come film. Un recupero ci voleva.

    Debbo dire che mi e piaciuto molto, ha un atmosfera e un effetto nostalgia davvero potenti.

    Sì, assolutamente da riscoprire.
  • Rebis • 16/02/13 17:03
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    E' uno dei King che sono più curioso di leggere, poi penso che mi vedrò anche il film :)
  • Buiomega71 • 16/02/13 17:07
    Consigliere - 25999 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    E' uno dei King che sono più curioso di leggere, poi penso che mi vedrò anche il film :)

    Da quanto leggo in giro il libro e molto complesso, diviso in epoche e in capitoli a se stanti (che poi convergono) e con molti personaggi.

    Qui si e preso solo il segmento Uomini bassi in soprabito giallo, sfrondando tutto il resto.
    Ultima modifica: 16/02/13 17:08 da Buiomega71
  • Galbo • 16/02/13 17:53
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Si tratta di un film ingiustamente poco apprezzato che molti dimenticano quando parlano degli adattamenti cinematografici di King
  • Didda23 • 16/02/13 21:48
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Visto 10 anni fa. Non conservo un brutto ricordo. Bravo zio Buio!!
  • Buiomega71 • 17/02/13 02:16
    Consigliere - 25999 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Visto 10 anni fa. Non conservo un brutto ricordo. Bravo zio Buio!!

    Figurati nipotino Didda, se puoi, riguardatelo ;)

    @Galbo: Perfettamente d'accordo.
    Ultima modifica: 17/02/13 02:17 da Buiomega71
  • Raremirko • 20/10/15 16:12
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    D'accordissimo con Buio su tutto; una cosa però; ma per te chi era il personaggio di Hopkins?


    Una cosa simbolica o una specie di angelo, cose così?
  • Schramm • 20/10/15 16:32
    Scrivano - 7694 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    E' uno dei King che sono più curioso di leggere, poi penso che mi vedrò anche il film :)

    non so se hai avuto modo di recuperarlo ma il libro è proprio tutto un altro pianeta. si snoda in 5 diversissimi racconti che sono però profondamente interfacciati tra loro quasi a formare una sorta di parentela narrativa (e a tratti anche fortemente biografica) malgrado i diversi piani spaziali e temporali. quello usato per sviluppare il film è il primo, uomini bassi in soprabito giallo, mentre nel libro il racconto omonimo parla di tutt'altro. siamo quindi al mistitled. il film l'ho ormai quasi completamente rimosso, ricordo solo che rispetto al racconto -cupo, a tratti trucido, bello teso, quasi dalle parti de un ragazzo sveglio/l'allievo- era abbastanza svenevole e spielberghiano, con un hopkins davvero fuori ruolo.
    Ultima modifica: 20/10/15 16:34 da Schramm
  • Caesars • 20/10/15 16:50
    Scrivano - 16811 interventi
    Concordo con Schramm. Il libro l'ho letto molti anni fa, ben prima di vedere il film, e anche se non lo ricordo benissimo l'avevo trovato davvero bello, uno dei migliori King. Tutt'altra cosa rispetto al film
  • Raremirko • 20/10/15 17:08
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    E' uno dei King che sono più curioso di leggere, poi penso che mi vedrò anche il film :)

    non so se hai avuto modo di recuperarlo ma il libro è proprio tutto un altro pianeta. si snoda in 5 diversissimi racconti che sono però profondamente interfacciati tra loro quasi a formare una sorta di parentela narrativa (e a tratti anche fortemente biografica) malgrado i diversi piani spaziali e temporali. quello usato per sviluppare il film è il primo, uomini bassi in soprabito giallo, mentre nel libro il racconto omonimo parla di tutt'altro. siamo quindi al mistitled. il film l'ho ormai quasi completamente rimosso, ricordo solo che rispetto al racconto -cupo, a tratti trucido, bello teso, quasi dalle parti de un ragazzo sveglio/l'allievo- era abbastanza svenevole e spielberghiano, con un hopkins davvero fuori ruolo.



    Schramm, ma Hopkins cosa incarna? chi è davvero?
  • Buiomega71 • 20/10/15 19:27
    Consigliere - 25999 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    D'accordissimo con Buio su tutto; una cosa però; ma per te chi era il personaggio di Hopkins?


    Una cosa simbolica o una specie di angelo, cose così?


    Film che ho amato molto (tanto da beccarsi "l'ambita" Palma D'Oro buiesca nel 2013), e di cui non nutrivo chissà quali aspettative, invece fù un colpo di fulmine

    Mettendolo (ebbenesì) al pari di Stand By Me (come emotività)

    Non saprei il ruolo di Hopkins cosa ben rappresentava, ma opterei per la prima (una figura simbolica, tipo uno spirito guida)
    Ultima modifica: 20/10/15 19:28 da Buiomega71
  • Raremirko • 20/10/15 23:28
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    D'accordissimo con Buio su tutto; una cosa però; ma per te chi era il personaggio di Hopkins?


    Una cosa simbolica o una specie di angelo, cose così?


    Film che ho amato molto (tanto da beccarsi "l'ambita" Palma D'Oro buiesca nel 2013), e di cui non nutrivo chissà quali aspettative, invece fù un colpo di fulmine

    Mettendolo (ebbenesì) al pari di Stand By Me (come emotività)

    Non saprei il ruolo di Hopkins cosa ben rappresentava, ma opterei per la prima (una figura simbolica, tipo uno spirito guida)



    Si, si, la stessa cosa che ho pensato io sullo spirito guida; marò che film malinconico.
  • Zender • 18/08/22 18:05
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Occhiandre, sei sicuro di aver cliccato il corretto pallinaggio? Hai messo 4 pallini (ovvero grande esempio di cinema, come da legenda) ma scrivi:

    Momenti commoventi si alternano a lunghi tratti di scarso pathos, comunque affascinanti ma troppo incentrati sull'infanzia. La forza ipnotica del racconto del Re del brivido, nonostante ci sia un mostro di carisma come Hopkins, non emerge del tutto.

    sembran quasi piu i difetti che le qualità, che evidenzi…
  • Occhiandre • 22/08/22 16:31
    Galoppino - 4 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Occhiandre, sei sicuro di aver cliccato il corretto pallinaggio? Hai messo 4 pallini (ovvero grande esempio di cinema, come da legenda) ma scrivi:

    Momenti commoventi si alternano a lunghi tratti di scarso pathos, comunque affascinanti ma troppo incentrati sull'infanzia. La forza ipnotica del racconto del Re del brivido, nonostante ci sia un mostro di carisma come Hopkins, non emerge del tutto.

    sembran quasi piu i difetti che le qualità, che evidenzi…

    In effetti ci avevo pensato ma alla fine ho optato per i 4 pallini perché mi piace molto la storia e la trasposizione cinematografica è una di quelle più riuscite fra i romanzi di King. 
  • Zender • 22/08/22 17:20
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ok però allora andrebbe in parte riscritto, nel senso che il pallinaggio dovrebbe rispecchiare quello che dici nel commento e da quel che leggo sembra il contrario, ovvero che la forza del racconto di king non emerge del tutto, che il pathos è per lunghi tratto scarso. Insomma, difetto e virtù sembrano quasi pari, e in questo caso ci si aspetta un duemmezzo, magari un tre. Un quattro è un voto che va oltre il notevole appunto, un grande esempio di cinema… non riesci a risistemarlo in un post qui sotto (sempre rimanendo nei 590 caratteri) in modo da far emergere l’entusiasmo di un 4 pallini?

    In attesa mettiamo tre.
    Ultima modifica: 27/08/22 08:47 da Zender
  • Occhiandre • 28/08/22 10:07
    Galoppino - 4 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok però allora andrebbe in parte riscritto, nel senso che il pallinaggio dovrebbe rispecchiare quello che dici nel commento e da quel che leggo sembra il contrario, ovvero che la forza del racconto di king non emerge del tutto, che il pathos è per lunghi tratto scarso. Insomma, difetto e virtù sembrano quasi pari, e in questo caso ci si aspetta un duemmezzo, magari un tre. Un quattro è un voto che va oltre il notevole appunto, un grande esempio di cinema… non riesci a risistemarlo in un post qui sotto (sempre rimanendo nei 590 caratteri) in modo da far emergere l’entusiasmo di un 4 pallini?

    In attesa mettiamo tre.
    Ok! Spero che alle prossime politiche non adottino lo stesso sistema! ;-)