Gugly • 28/11/10 11:44
Portaborse - 4710 interventi Ecco un articolo sulla questione:
da
www.corriere.it
Il tenente Colombo e lo scempio dei tagli
A fil di rete
Il tenente Colombo e lo scempio dei tagli
Che fare, parlarne con Emilio Fede, uomo simbolo delle rete? Meglio di no, di questi tempi, tempi amari. Con il direttore di rete Giuseppe Feyles? Quello dice di occuparsi di Aristotele, mica di telefilm. E allora? Per intanto diamo spazio a questa mail:
«Caro Grasso, siamo due colleghi giornalisti, ma lavoriamo nel campo della scienza (conducono «Moebius», settimanale di scienza su Radio 24, ndr). Una precisazione che nulla c'entra con il dramma che stiamo per raccontarti e serve solo a motivarti il "tu".
La tragedia in corso ci vede ricorrere alla tua autorevolezza per tentare di porre fine a uno scempio. Siamo tutti e due ultra fan del tenente Colombo.
Questo significa che alle 19 e 30 di ogni domenica siamo sintonizzati su Rete 4, che da anni lo trasmette, in questa fascia. Ebbene, nelle ultime puntate, per ragioni di palinsesto e di tempi relativi, la parte iniziale del filmato è tagliata. Incredibile, ma è così. Come tu ricorderai il format narrativo di Colombo si basa sulla complicità fra autori e pubblico, perché i cattivi, gli assassini o assassine, sono subito noti, e quindi si deve poi vedere come il geniale tenente se la cavi.
Nell'orrenda versione monca, troviamo una apertura con Colombo che è appena arrivato sul luogo del delitto.
Certo, è ovvio che - pur avendo delle sensazioni storte - poi si capisce chi è il colpevole, ma altri particolari della vicenda, molti dettagli (che nei gialli sono fondamentali) si perdono o risultano confusi. La sensazione che se ne ricava è quella di una storia recitata bene ma molto approssimata nella sceneggiatura. Fai qualcosa. Non può continuare».
Quello che posso fare è ricordare che la struttura del telefilm si ripete ogni volta: contravvenendo le regole del genere, ogni episodio svela subito al pubblico il colpevole, mostrando l'atto delittuoso.
L'attrazione, tutta psicologica, consiste nell'osservare come il detective indovini quello che è già noto. Il già noto, non il già tagliato.
Aldo Grasso
28 novembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
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