Discussioni su 28 giorni dopo - Film (2002)

DISCUSSIONE GENERALE

12 post
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  • Deadmarcio • 8/01/10 18:41
    Galoppino - 4 interventi
    sarebbe da cambiare il genere da fantascienza ad horror
  • Harrys • 8/01/10 19:55
    Fotocopista - 649 interventi
    Mah. Trattasi di sapiente commistione. Indi per cui, dal mio punto di vista, anche fantascienza va bene...
    Ultima modifica: 8/01/10 19:55 da Harrys
  • Zender • 8/01/10 20:08
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Essenso appunto in un futuro imprecisato anche il fantascienza ci sta. Son quei film che stanno a metà...
  • Galbo • 8/01/10 20:57
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    l'ennesima riprova della difficoltà di catalogare un film entro un genere preciso
  • Deadmarcio • 9/01/10 10:06
    Galoppino - 4 interventi
    ma scusate l'ignporanza..non si può metter il doppio genere?
  • Losciamano • 9/01/10 10:45
    Galoppino - 69 interventi
    dal mio punto di vista è horror
  • Pigro • 9/01/10 10:57
    Consigliere - 1661 interventi
    voto per "fantascienza", che mi sembra il genere dominante, anche se indubbiamente a un certo punto l'horror assume un peso rilevante. D'altra parte la fantascienza di per sé, quasi sempre trasporta nel futuro dinamiche che potrebbero essere tranquillamente collocate nel presente (ovviamente con le necessarie modifiche), dimostrando così di essere un genere trasversale: "ET" è un fantasy, "Guerre stellari" è un film di guerra ecc ecc...
    Mettere il doppio genere sul Davinotti non mi sembra una buona idea, perché questo complicherebbe ulteriormente anziché semplificare. Infatti, se oggi capita raramente che ci siano discussioni sul genere primario, nel caso avessimo un genere secondario (più difficile da stabilire) le discussioni si moltiplicherebbero all'infinito proprio per la sua minor consistenza. E anzi, a quel punto ci sforzeremo tutti di indicare un secondo genere anche dove non se ne sente il bisogno, giusto per riempire una casella.
  • Harrys • 9/01/10 15:55
    Fotocopista - 649 interventi
    Pigro ebbe a dire:

    Mettere il doppio genere sul Davinotti non mi sembra una buona idea, perché questo complicherebbe ulteriormente anziché semplificare. Infatti, se oggi capita raramente che ci siano discussioni sul genere primario, nel caso avessimo un genere secondario (più difficile da stabilire) le discussioni si moltiplicherebbero all'infinito proprio per la sua minor consistenza. E anzi, a quel punto ci sforzeremo tutti di indicare un secondo genere anche dove non se ne sente il bisogno, giusto per riempire una casella.


    Concordo.
  • Zender • 9/01/10 18:33
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Esatto, Pigro ha capito in pieno. Il doppio genere sarebbe la morte dei controller e degli inseritori, tra l'altro...
  • Deadmarcio • 10/01/10 15:03
    Galoppino - 4 interventi
    beh si forse complicherebbe..cmq a mio parere è più horror che fantascienza ma fa nulla
  • Brainiac • 10/01/10 18:47
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    28 volte horror! :)
  • Buiomega71 • 29/04/23 09:54
    Consigliere - 25999 interventi
    Visto nel 2005 (in vhs naturalmente) di cui ricordavo poco o nulla (se non l'intro e qualcosa con i militari).

    Nel corso del tempo wendersiano ripreso in blu ray e rivisto giusto ieri sera.

    Mi (ri)trovo davanti ad un capolavoro che sembra girato oggi e mi rendo conto che gran regista sia Danny Boyle (che putroppo non ho mai approfondito, causa un tipo di cinema che non è nelle mie corde come tematiche, anche se, per quel che mi concerne, The Beach è un gioiellino e 28 giorni dopo le assomiglia non poco, soprattutto verso la fine, quando Cillian Murphy si trasforma in una creatura ferina e selvaggia in un tutt'uno con la natura sotto una pioggia battente e massacra i militari psicopatici e potenzialmente stupratori).

    Sorvolo sulle citazioni romeriane (che sono squisiti omaggi per i fan e non mere scopiazzature) e sulle altre reverenze di trent'anni di cinema SF, perchè 28 giorni dopo è puro Boyle, che infonde la sua personalità e il suo punto di vista ad un genere inflazionatissimo ( si badi bene che il sottoscritto non ne può veramente più di infetti rabbiosi che corrono, sbavano e grugniscono. Eppoi non è quel che si racconta, ma come) lasciando gli infetti sullo sfondo per concentrarsi in una fuga on the road non poi dissimile dal favolistico (e sottostimato) Una vita esagerata (in questo frangente poetico l'arrivo nella campagna, una piccola oasi in mezzo all'inferno, con Frank ammirato dalla libertà incontaminata dei cavalli e, poco più avanti, l'apocalittica, quanto suggestiva, immagine di Manchester in fiamme).

    Dall'incipit con gli attivisti e le scimmie rabbiose, dal risveglio di Murphy in ospedale che si ritrova davanti una Londra deserta e spettrale (meravigliosa e suggestiva l'inquadratura del manifesto di Benetton che troneggia sul silenzio post apocalisse), ai genitori morti suicidi insieme nel letto, all'incontro con Frank e la figlia, alla fuga nel tunnel invaso dai ratti fino a darrivare nella magione "militaresca" presieduta da un comandante che c'ha i tratti psicotici di un Giovanni Lombardo Radice e della sua cricca di soldati strafatti alla Trainspotting (volgarissime le battute, con uno di loro , che sta in cucina indossando un grembiule femminile, appellato come "troia") dalle mire misogine, sessiste e stupratorie tra infetti tenuti in catene e maleodoranti e putride fosse comuni.

    Quì poi Boyle dona sprazzi di cinema immenso, con la decadenza  della razza umana (la cena a base di uova marce, gli interni viscontiani della  villa) fino a riverberi da favola nera (Hannah vestita come cappuccetto rosso che corre tra i bui corridoi mentre si mena strage e che si nasconde dietro lo specchio di Alice) e ad un finale "speranzoso" che non stona affatto con la cupezza e la disperazione dell'insieme (Merda, è tutta merda continua a dire Selena).

    Per il resto una tensione costante che non molla la presa per un secondo, scoppi di ferina e sanguinaria violenza (centellinata con abilità, ma quando arriva è devastante) e momenti di pura poesia visiva.

    Per quel che mi possa riguardare, 28 giornI dopo non è solo un gran film, ma , forse, il miglior infection movie mai girato in assoluto.
    Ultima modifica: 29/04/23 14:58 da Buiomega71