Discussioni su Il tagliaerbe - Film (1992)

DISCUSSIONE GENERALE

16 post
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  • Kanon • 20/10/13 13:22
    Fotocopista - 835 interventi
    Zender, non per fare il pignolo, ma secondo me andrebbe tolto dalle note " tratto molto liberamente da un racconto di Stephen King".

    Non ha assolutamente niente in comune con la breve storia di King.
    Anche in "curiosità", Rebis ha avuto modo di sottolinearlo per bene.
  • Zender • 20/10/13 13:32
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Sì, ma siccome era scritto ovunque al tempo del film e il nome di King è scritto bello grande pure sulla locandina qui a fianco (anche se poi è stato tolto), non vedo perchè dovremmo toglierlo. Magari specifichiamo meglio nelle note, anche se poi su wiki leggo:

    La sceneggiatura originale fu scritta dal regista e dalla moglie e produttrice Gimel Everett, e il film doveva intitolarsi Cyber God, senza riferimenti ad opere di Stephen King. La casa di distribuzione New Line Cinema decise però di combinare il plot di Cyber God con elementi di un'opera minore di King, appunto Il tagliaerbe.
    Ultima modifica: 20/10/13 13:50 da Zender
  • Kanon • 20/10/13 14:05
    Fotocopista - 835 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, ma siccome era scritto ovunque al tempo del film e il nome di King è scritto bello grande pure sulla locandina qui a fianco, non vedo perchè dovremmo toglierlo...

    Si oddio, la strombazzata di King così in pieno volto non c'è (perlomeno in quelle che ho visto io) nella locandina originale americana. Voglio dire, la produzione ha scritto "tratto da King", ma non è vero. È molto più realisticamente tratto da "Fiori per Algernon" di Keyes.
    Lo stesso King, sul suo sito ufficiale, non lo riporta nell'elenco dei film tratti dalle sue opere (oltre al fatto che ha pure fatto causa - e vinto - alla New Line Cinema, per questo abuso d'appropriazione). Siamo, con le debite proporzioni, dinanzi ad un falso ideologico.
  • Zender • 20/10/13 17:06
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Sì sì, comunque ho corretto le note chiarendo la cosa. Io ricordo che quando uscì in Italia (io lo vidi al cinema) era noto soprattutto per essere tratto da King (erano gli anni d'oro al cinema per Stephen) e nessuno si era certo informato su cosa ci fosse di King nel film e cosa non ci fosse...
  • Ruber • 1/12/16 22:24
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Mi è sempre piaciuto, e pur non avendo letto il racconto di King, non mi interessa se è poco fedele al testo, per me è stato scritto molto bene e girato altrettanto, e ha un valido cast.
  • Buiomega71 • 1/12/16 23:01
    Consigliere - 26014 interventi
    Concordo, ero partito prevenuto, ma mi piacque non poco quando lo vidi (anche se ho pallidi ricordi). Di King ci vidi nulla, ma chissenefrega, mi appagò la visione (forse perchè mi sorprese, aspettandomi la classica tamarrata) e tanto basta

    La versione cyperpunk dei Due mondi di Charlie, davvero non male

    Leonard è regista sottovalutatissimo (anche Premonizioni mi sconfinferò)
    Ultima modifica: 1/12/16 23:06 da Buiomega71
  • Rebis • 2/12/16 10:28
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    La novella di King di cui si millanta l'ispirazione per questo film, racconta la storia di un giardiniere che usa il tosaerba per appianare i conti con i suoi clienti. E' lunga si e no quattro pagine e non c'è alcun riferimento alla realtà virtuale :D
    Ultima modifica: 2/12/16 16:16 da Rebis
  • Zender • 2/12/16 11:01
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Beh chiaro, era l'epoca in cui il nome di King in locandina bastava a portare al cinema un gran numero di spettatori in più. Credo sia uno dei meno aderenti al testo originale se non il meno aderente in assoluto...
  • Markus • 2/12/16 11:54
    Scrivano - 4775 interventi
    Confermo quanto scritto da Zender: all'epoca dell'uscita nella sale sono stato letteralmente trascinato al cinema con un gruppo di compagni di classe perché c'era il nome di Stephen King a caratteri cubitali in cartellone. Astuta strategia di marketing o no, senza quel nome, probabilmente la pellicola sarebbe passata quasi inosservata.
  • Daniela • 2/12/16 12:49
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Confermo quanto scritto da Zender: all'epoca dell'uscita nella sale sono stato letteralmente trascinato al cinema con un gruppo di compagni di classe perché c'era il nome di Stephen King a caratteri cubitali in cartellone.

    E' capitato anche a me una cosa simile: andata a vedere unicamente perché pensavo fosse l'adattamento da King. La casa produttrice del film in effetti aveva acquistato i diritti del racconto, ma poi la sceneggiatura realizzata è stata diversa, pare si trattasse di un vecchio progetto del regista.
    Del racconto di King è rimasto pochissimo, giusto la sequenza in cui il tosaerba va in giro per conto suo, per cui giustamente hanno dato ragione allo scrittore quando ha fatto causa.
    D'altra parte, pur conoscendo come è andata in effetti, penso che non si possa prescindere dal riferimento a King parlando del film.
    Senza l'acquisizione dei diritti per quel racconto e la conseguente prospettiva di sbandierare il nome di King nella campagna promozionale, il film stesso molto probabilmente non sarebbe stato neppure realizzato. Dopotutto il tema della realtà virtuale non sembrava "tirare" molto all'epoca, tanto è vero che dopo Tron, uscito 10 anni prima, c'era stato il vuoto o quasi.
    Considerato inoltre che il regista era un signor nessuno e Brosnan non aveva ancora rivestito i panni di 007, hanno pensato che l'unica maniera per garantire visibilità al film era appiccicarci sopra il nome di King... ed hanno pensato giusto.
  • Buiomega71 • 2/12/16 13:09
    Consigliere - 26014 interventi
    Daniela ebbe a dire:


    Considerato inoltre che il regista era un signor nessuno


    Insomma, Incubo in corsia (per i fan dell'horror/splatter ottantiano) ha avuto il suo peso

    Curioso come Leonard rifaccia, a suo modo, Morti e sepolti e con Il tagliaerbe, I due mondi di Charlie
  • Daniela • 2/12/16 15:36
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Appunto Buio, noto (forse) ai fan dello splatter, non certo un nome di richiamo per il grande pubblico, ed era questo che intendevo con "signor nessuno".
  • Zender • 2/12/16 17:32
    Capo scrivano - 47802 interventi
    In realtà il film puntava moltissimo sulla'idea della realtà virtuale. C'era stato Tron, è vero, ma era stato considerato poco più che un videogame dal grande pubblico, mentre a inizio 90 si era in piena "fissa" da realtà virtuale. Credo sia stato soprattutto quello a portare il film al successo. Il nome di King era un bell'aggancio, ma tutti citavano il film per l'approccio "innovativo" al tema.
  • Ruber • 2/12/16 18:12
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Se non erro è stato il primo film a portare nelle sale il discorso della "realtà virtuale". Gli effetti speciali per il periodo in cui è stato prodotto erano davvero fatti bene, e nulla nel film è lasciato al caso. Peccato sia stato rovinato da un orrendos equel, ma questo è come dicevo poco sopra, un bel film, realizzato con cura nei particolari. Il fatto di King, non frega molto, secondo me all'epoca si erano pubblicizzati molto, ma poco dopo anche togliendo il nome del famoso scrittore, il pubblico lo ha giudicato bene.
  • Schramm • 2/12/16 21:06
    Scrivano - 7694 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    il pubblico lo ha giudicato bene.

    oddio. premesso che a me piacque abbastanza, e che anche a successive visioni il piacere è rimasto inscalfito, ricordo che a luci riaccese in sala mi sentivo una bestia rara perché nel chiacchiericcio udito inforcando l'uscita non ho dagli spettatori captato altro che anatemi verso il film o più o meno scherzosi improperi verso l'amico che ha osato obbligarlo ad andarci. non un parere benevolo che fosse uno. mi accadde altrettanto con delicatessen, sempre nella stessa sala...
  • Ruber • 2/12/16 22:52
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    il pubblico lo ha giudicato bene.

    oddio. premesso che a me piacque abbastanza, e che anche a successive visioni il piacere è rimasto inscalfito, ricordo che a luci riaccese in sala mi sentivo una bestia rara perché nel chiacchiericcio udito inforcando l'uscita non ho dagli spettatori captato altro che anatemi verso il film o più o meno scherzosi improperi verso l'amico che ha osato obbligarlo ad andarci. non un parere benevolo che fosse uno. mi accadde altrettanto con delicatessen, sempre nella stessa sala...


    Non so da noi ma io stavo parlando a livello mondiale, e in America si piazzo al secodo posto nella prima uscita in sala.

    Costato circa 10mln $, nel mondo ne icassò 150mln, se non è una buona accoglienza questa.