Gestarsh99 • 3/11/10 13:27
Vice capo scrivano - 21546 interventi Probabilmente questo insolito film era destinato alla proiezione nei circuiti televisivi ma, dato il livello di efferatezza di alcune sequenze, è stato quam celerrime relegato nel più buio dimenticatoio.
Il mostro di Firenze non è, come prassi vorrebbe, un documentario-inchiesta sul modello di
Salvatore Giuliano (paragone improponibile), bensì tende ad essere uno strano ibrido tra mockumentary e giallo argentiano. Tende si è detto, perchè l'opera di
Ferrario nel suo insieme resta un oggetto di ardua classificazione.
La trama difatti prende spunto, soltanto inizialmente, dai noti tragici fatti di cronaca italiana (che tra il 1968 e il 1986 videro al centro ben 8 duplici omicidi compiuti da mani ignote), per poi proseguire digradando verso ipotesi romanzate e fantasiose ricostruzioni.
Cesare Ferrario dirige con molta cura , utilizzando calibratissime carrellate, creando riprese notturne efficacemente al cardiopalma e coadiuvato per l'occasione dalle infallibili musiche ansiogene del maestro
Carlo Rustichelli.
Leonard Mann, già "disprezzato" in
Napoli spara! e
Indagine su un delitto perfetto, fornisce finalmente un'interpretazione accettabile, impersonando uno scrittore totalmente immerso nel suo lavoro e intenzionato oltremodo a risalire alle cause scatenanti della lunga serie di delitti :
Intensa e convincente risulta la co-protagonista
Bettina Giovannini mentre il resto del cast,
Tinti compreso, fornisce senza mezzi termini prove tra il mediocre ed il risibile. A mettere una pezza su alcune interpretazioni provvede fortunatamente il validissimo doppiaggio, una volta tanto all'altezza delle produzioni più blasonate.
Nonostante la sfacciata ridicolaggine di alcuni passaggi (vedi la suggerita incestuosità tra il maniaco e la madre),
Il mostro di Firenze si attesta alla fin fine come un qualcosa di enigmatico e sfuggente, affogato in un magma ribollente di realtà, immaginazione, premonizioni, inattesi voli pindarici e lascia dentro nient'altro che uno sconfortante senso di instabilità.
P.S. L'unica sua versione digitalizzata in circolazione ha purtroppo una qualità video infima ed un audio alquanto disturbato...
Ma si sa : chi si accontenta gode!
Ultima modifica: 4/11/10 07:50 da
Zender
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