Discussioni su Addio ultimo uomo - Documentario (1978)

A proposito della celeberrima scena dell'evirazione, a fronte dei dubbi che si sono alimentati negli anni, Alfredo Castiglioni in varie interviste ha ribadito l'autenticità del girato, spiegando che la foga della vendetta tribale impedì agli indigeni stessi di accorgersi che gli operatori (suo fratello Angelo e Oreste Pellini)stessero appunto filmando "in presa diretta".

palle. rosse e gialle. kerekes e slater li hanno sbugiardati per sempre.

Allora l'evirazione è vera o meno?
Triste risposta, sia essa sì oppure no.

vera quanto l'aggressione felina de ultime grida dalla savana (vedi sezione curiosità a riguardo). cioé una bufala.

Può essere tutto, sia mai il contrario, ma che i due studiosi siano portatori di una veritas tale da sublimare ad assioma, sebben il loro lavoro sia eccellente, anche questo manca di prova provata no?
E poi, sia come sia, carissimi amanti del cinema di genere, godiamoci questo cinema che fu, reale o fake si tratti...
Salutoni e Buon 2010 a Voi tutti.

Undying ebbe a dire:
Allora l'evirazione è vera o meno?
Triste risposta, sia essa sì oppure no.


Anche se le riprese saltabeccanti e smozzicate darebbero ad intendere una voluta furberia nebulosa, credo che le immagini dell'evirazione dell'indigeno siano reali.

Gli altri componenti della tribù nemica erano,come pure la vittima stessa,interamente cosparsi di unguenti e pigmenti argentati e dorati ed i loro organi genitali erano in tutto e per tutto simili a quello che viene reciso(che potrebbe dare perciò l'idea di un fallo posticcio).
A meno che come effettista non ci fosse un De Rossi innestato con un Savini, personalmente mi sembrano troppo realistici quegli schizzi di sangue e quei successivi fiotti di urina dal trocone restante.
Io voglio crederci, fermo restando che la caccia al nemico non abbia logicamente nulla a che vedere con il fatto di cronaca dell'incendio delle capanne avvenuto 15 anni prima (così come riportato dalla voce di Cucciolla).

Il sottoscitto, Didda e il grande Pol, abbiamo avuto l'onore e il piacere di conoscere (presso l'università di Varese) i fratelli Castiglioni, durante la presentazione del loro ultimo libro “Quarantanove Racconti d’Africa”.

Da sx > Angelo Castiglioni, Markus, Pol, Alfredo Castiglioni e Didda.



Varese, 26.11.11

PS Ho chiesto per l'inedito AFRICA SEGRETA e la versione italiana di AFRICA DOLCE E SELVAGGIA e forse me li recupereranno (devo inviargli una email).

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!

Mi sto mordendo le mani come un roditore invidioso :D

EDIT: Speriamo che le tue richieste vengano esaudite...

Hanno mostrato un video in cui sono stati messi insiemne alcuni spezzoni dei loro film (tra cui l'inedito AFRICA SEGRETA) con un commento nuovo (privo di qulasiasi cinismo, putroppo!). Particolari no, ma devo scrivergli perchè il Angeli mi ha xdetto che mi procurerà del materiale. Speriamo bene!

Sembran due distinti banchieri. Ottimo!

Gestarsh99 ebbe a dire:
Undying ebbe a dire:
Allora l'evirazione è vera o meno?
Triste risposta, sia essa sì oppure no.


Anche se le riprese saltabeccanti e smozzicate darebbero ad intendere una voluta furberia nebulosa, credo che le immagini dell'evirazione dell'indigeno siano reali.

(...)i loro organi genitali erano in tutto e per tutto simili a quello che viene reciso(che potrebbe dare perciò l'idea di un fallo posticcio).
A meno che come effettista non ci fosse un De Rossi innestato con un Savini, personalmente mi sembrano troppo realistici quegli schizzi di sangue e quei successivi fiotti di urina dal trocone restante.
Io voglio crederci

non per guastarti la festa, ma sono vere come una moneta di cioccolata. basta stare bene attenti al gioco -tanto sporco quanto ottimo- fatto al montaggio, e anche alla grana dell'immagine, in tutto e per tutto pulita e differente dalla sporcizia di quelle di repertorio. non dimentichiamo inoltre che abili bari come i castiglioni o climati/morra si sono sempre avvalsi di ottimi effettisti per calare la propria scala reale di shock (vedi appunto un allora misconosciuto Rambaldi per Ultime grida; per tacere degli auto-da-fe fatti in testa o in coda che ammettono la ricostruzione delle scene più cruente in opere come faces of death, dimensione violenza o lo stesso africa dolce e selvaggia)
per tagliare la testa al toro rimanderei once again all'attenta, acuta e pedante analisi fatta da Kerekes & Slater proprio in merito agli scaltri bluff del montaggio.

Mco ebbe a dire:
Può essere tutto, sia mai il contrario, ma che i due studiosi siano portatori di una veritas tale da sublimare ad assioma, sebben il loro lavoro sia eccellente, anche questo manca di prova provata no?

anche senza l'ausilio dei due studiosi, basta rivedersi più volte la scena passo passo e frame by frame per capire tutti i trick del caso.

Vorrei ringraziare gli amici Pol e MArkus per lo splendido pomeriggio ( casuale, ma memorabili) passato insieme.
La diffidenza della signora con risposta categorica di Markus, le immagini ripulite dal commento cinico saranno dei momemnti che difficilmente svaniranno.
Spero che davvero sia possibile recuperare quel fantastico materiale inedito.
Trovarsi al cospetto di due figure importanti della cinematografia italiana è stato, per me, molto emozionante.

Grande Didda ;)

Confermo! Bellissima giornata/serata "castiglion-grandepolesca" e momenti davvero emozionanti nella splendida cornice di Varese.

Ho scritto al Prof. Castiglioni e non appena mi risponderà (lo spero) vi farò sapere se avrò recuperato i film incriminati; speriamo bene!

sono andato a rivedermi più volte la scena dell'evirazione lavorando un po' di fermo immagine e di moviola: prima che venga compiuta l' "infamia peggiore", l'indigeno viene trafitto all'addome con una lancia, tra la bocca dello stomaco e l'ombelico. la vediamo già trafitta, e già questo piazza la prima pulce: durante questa scena non vediamo mai la ferita, coperta sempre dalle mani del ragazzo, che bene incrociate occultano guarda caso anche la totalità della lama (del ragazzo vediamo fugacemente due sole volte il viso, che non tradisce, malgrado una ferita del genere, alcun segno di dolore: ha gli occhi chiusi e il viso serenissimo di un fanciullo nel pieno di una bella dormita). il modo in cui queste celano tutto è a prova di frame-by-frame, tra riprese traballanti e un montaggio spezzettatissimo che rafforzano il trucco e la drammaticità che lo occulta. la ferita viene fugacemente mostrata solo una volta che tutt'attorno alla lama c'è una pozza di sangue che non lascia intravedere il taglio (peraltro cucciolla parla di ripetuti colpi di lancia ma noi ne vediamo solo uno da angolazioni diverse).

ma quando viene mostrata la lancia sta trafiggendo lo sterno, quindi (primo segnale rivelatore) un punto soprastante il punto precedentemente visto.

soprattutto (secondo indizio che inizia già a fare una prova), vediamo l'addome, le gambe il pube e i testicoli in buona parte inzaccherati di sangue. che miracolosamente sparisce del tutto durante il successivo momento dell'evirazione, rivelando un corpo non solo perfettamente lindo e traslucido, senza più una macchiolina o una stisciolina di tutto il sangue visto pochi secondi prima, e dalla pigmentazione del derma di diversa sfumatura di beige, evidentemente più chiara; ma anche privo della relativa ferita allo stomaco. (...ah, i magici poteri guaritori degli indigeni!). e c'è anche il cinturino portato al basso addome, che cambia colore da una scena all'altra. nella seconda scena effettivamente è rosato: avrà assorbito tutto il sangue della prima scena, dove è solo argentato?

senza contare che a parità di fermo immagine effettuati la lunghezza del pene non corrisponde. quello che viene reciso è, a riposo, lungo quasi due volte quello del ragazzo trafitto.

e già questo potrebbe abbondantemente bastare.

tutto il passaggio della recisione del pene, per quelli che sono i continui stacchi di montaggio e diverse angolazioni di ripresa ad arco, sarebbe lungo e problematico da spiegare senza allegare foto, che data la natura della scena non credo zender acconsentirebbe a postare. basti però per tutte notare che sotto la mano che copre la base del pene e del pube c'è quella dell'evirato che evidentemente occulta per tutta la scena il meccanismo più evidente della protesi.

si badi che stacchi prima, quando la lama inizia a recidere in campo medio, gli vediamo invece il braccio piegato all'insù, allineato verso la testa...