Discussioni su Wampyr - Film (1978)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Gestarsh99 • 5/05/19 19:39
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Sulla vexata quaestio dello "stravolgimento della versione originale" che - a seconda delle diverse opinioni critiche - migliora o peggiora gli esiti qualitativi di un'opera, volevo fare un ragionamento per assurdo.

    Prendiamo ad esempio una pellicola romeriana che a noi quattro (Rebis, Buio, me e presumo anche Herr) piace unanimente, ossia
    La città verrà distrutta all'alba (1973).
    Ecco, mettiamo il caso che un giorno spunti fuori dal nulla una sua versione mai vista prima, montata da mani estranee secondo altri criteri e rimusicata con uno score gobliniano (o di chiunque altro) che arrivi a rendere il film ancor più angosciante, efficace e disperato: in questo caso dovremmo comunque stroncarne le sorti solo perché è un'adulterazione non approvata dall'autore?

    E se paradossalmente questo ipotetico "restyling" risultasse qualitativamente ed emozionalmente molto più valido nella potenza espressiva rispetto all'originale? Andrebbe esso minimizzato solo per una questione di rispetto filologico verso il regista e il progetto-madre?

    Voi come la vedete?

    P.s.: La mia risposta è già intuibile: detto spassionatamente, a me interessa il risultato finale del prodotto, indipendentemente dalle vicissitudini tecnico-realizzative che ne accompagnano il percorso "biografico".
  • Buiomega71 • 5/05/19 20:05
    Consigliere - 25937 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Sulla vexata quaestio dello "stravolgimento della versione originale" che - a seconda delle diverse opinioni critiche - migliora o peggiora gli esiti qualitativi di un'opera, volevo fare un ragionamento per assurdo.

    Prendiamo ad esempio una pellicola romeriana che a noi quattro (Rebis, Buio, me e presumo anche Herr) piace unanimente, ossia
    La città verrà distrutta all'alba (1973).
    Ecco, mettiamo il caso che un giorno spunti fuori dal nulla una sua versione mai vista prima, montata da mani estranee secondo altri criteri e rimusicata con uno score gobliniano (o di chiunque altro) che arrivi a rendere il film ancor più angosciante, efficace e disperato: in questo caso dovremmo comunque stroncarne le sorti solo perché è un'adulterazione non approvata dall'autore?

    E se paradossalmente questo ipotetico "restyling" risultasse qualitativamente ed emozionalmente molto più valido nella potenza espressiva rispetto all'originale? Andrebbe esso minimizzato solo per una questione di rispetto filologico verso il regista e il progetto-madre?

    Voi come la vedete?

    P.s.: La mia risposta è già intuibile: detto spassionatamente, a me interessa il risultato finale del prodotto, indipendentemente dalle vicissitudini tecnico-realizzative che ne accompagnano il percorso "biografico".


    Quì il discorso si fa diverso.

    Come ben sottolinei The crazies è uno dei Romero da me più amati (che ancora, pur nei suoi flebili riverberi, si può ancorare ai suoi living dead-l'esercito, i pazzi non poi così dissimili da morti viventi atropofagi, l'apocalisse prossima ventura-)

    Ipoteticamente vederlo in una versione "manipolata" e rimusicata (dai Goblin, nientemeno) non so che effetto mi può fare (e anche quì le musiche di Bruce Roberts sono anonime e piuttosto fiacche, e continuerò a ripetere fino ad nauseam che Romero non aveva orecchio per le colonne sonore-quelle originarie e ridicole di Zombi sono lì a dimostrarlo- , almeno prima dell'incontro con John Harrison-Creepshow-Il giorno degli zombi) ma sicuramente-in fatto musicale-uno score gobliniano messo sulle immagini di Trixie ne sarebbe valore aggiunto per come la vedo io (se i risultati son gli stessi di Wampyr)

    Poi sono d'accordo con Rebis su questo punto, i film non andrebbero mai alterati o manomessi, perchè , il più delle volte, sono disastri totali (vedi, appunto Terrore ad Amityville Park o la terribile versione "soft" di Avere vent'anni, o il finale moralisticcheggiante, della versione italiana, del primo Emmanuelle che manda alle ortiche la presa di coscienza della libertà sessuale, per dire)

    Credo che Wampyr, almeno per come la vedo, sia quasi un unicum (cheppoi non stravolge totalmente l'assunto del film, che nel bene e nel male è quello, quindi ne limita pure i danni), ma è operazione azzardata e non poco pericolosa mettere le mani su rimontaggi o rimusicamenti vari

    Pur amando visceralmente la versione italiana di Wampyr (ma anche per il solo fatto che è così che l'abbiamo conosciuta, ignorando, all'epoca, i rimaneggiamenti, e non sottovalutando il fatto che lo scoprì nel 1987-su Euro tv- per poi vederlo all'infinito, 26 volte in tutto), credo che un opera filmica vada conservata pura, come l'ha concepita il suo autore.
    Ultima modifica: 5/05/19 20:51 da Buiomega71
  • Raremirko • 5/05/19 22:16
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ma come mai i film di Romero a volte subiscono rimaneggiamenti?

    Capitò pure con dawn of the dead...
  • Buiomega71 • 5/05/19 22:47
    Consigliere - 25937 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Ma come mai i film di Romero a volte subiscono rimaneggiamenti?

    Capitò pure con dawn of the dead...


    Su Zombi è imputabile Argento per la versione italiana (che lo ha snellito e, grazie a dio, rimusicato), per Wampyr rimane un'arcano (ma Argento credo non c'entri), che uscì da noi dopo il successo di Zombi (forse per sfruttare ancora i Goblin meets Romero e farne da cassa di risonanza) e non credo sia un caso che risulti il nome di Alfredo Cuomo come distributore di Wampyr per l'italia, già responsabile, insieme ad Argento, della versione nostrana di Zombi.

    La stagione della strega ebbe problemi col montaggio originario (e con i soldi esauriti mentre Romero lo girava, costretto a fare in fretta e furia per finirlo), così come vennero "manipolati" Monkey Shines e La metà oscura, quì , però, dalla produzione stessa, e pure I cavalieri ha la sua director's cut (forse per questione di metraggio), anche Vanilla soffriva di un montaggio che sforò le due ore, ma , di quel film, Romero non ne parla con entusiasmo (e credo sia venuto alla luce di recente, in dvd, per la Something Weird video)

    Effettivamente Romero non ha avuto vita facile (rispetto ai suoi colleghi coevi, chessò penso a Craven, Carpenter, Cohen e Hooper) per quanto riguarda la "purezza" intonsa dell'opera, forse anche per il suo pessimismo radicale.
    Ultima modifica: 5/05/19 23:18 da Buiomega71
  • Raremirko • 5/05/19 23:13
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Ma come mai i film di Romero a volte subiscono rimaneggiamenti?

    Capitò pure con dawn of the dead...


    Su Zombi è imputabile Argento per la versione italiana (che lo ha snellito e, grazie a dio, rimusicato), per Wampyr rimane un'arcano (ma Argento credo non c'entri), che uscì da noi dopo il successo di Zombi (forse per sfruttare ancora i Goblin meets Romero e farne da cassa di risonanza)

    La stagione della strega ebbe problemi col montaggio originario (e con i soldi esauriti mentre Romero lo girava, costretto a fare in fretta e furia per finirlo), così come vennero "manipolati" Monkey Shines e La metà oscura, quì , però, dalla produzione stessa, e pure I cavalieri ha la sua director's cut (forse per questione di metraggio), anche Vanilla soffriva di un montaggio che sforò le due ore, ma , di quel film, Romero non ne parla con entusiasmo (e credo sia venuto alla luce di recente, in dvd, per la Something Weird video)

    Effettivamente Romero non ha avuto vita facile (rispetto ai suoi colleghi coevi, chessò penso a Craven, Carpenter, Cohen e Hooper) per quanto riguarda la "purezza" intonsa dell'opera, forse anche per il suo pessimismo radicale.



    Bella rispostona; si, della sua vita travagliata se ne parla anche in speciali di Dylan Dog.
  • Gestarsh99 • 6/05/19 00:07
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    [...] Ipoteticamente vederlo in una versione "manipolata" e rimusicata (dai Goblin, nientemeno) non so che effetto mi può fare [...] ma sicuramente-in fatto musicale-uno score gobliniano messo sulle immagini di Trixie ne sarebbe valore aggiunto per come la vedo io (se i risultati son gli stessi di Wampyr)

    Poi sono d'accordo con Rebis su questo punto, i film non andrebbero mai alterati o manomessi [...] credo che un opera filmica vada conservata pura, come l'ha concepita il suo autore.



    Tutto chiaro, Buio.
    Comprendo la tua posizione "combattuta" tra l'affezionamento storico al Wampyr nostrano e il rispetto per l'identità autoriale di un'opera, ma son comunque due facce della stessa medaglia: è normale che nessuno vorrebbe preventivamente che un film subisse rimaneggiamenti di sorta, però davanti al fatto compiuto, al "corpo del reato", diciamo così, si deve anche poter giudicare l'esito artistico del prodotto rivisitato senza troppi sensi di colpa nei confronti del progetto originario.

    Noi quel Wampyr ce lo siamo incolpevolmente ritrovati tra capo e collo in pole position sui nostri circuiti televisivi regionali; per noi era quello il film di Romero e in quella maniera abbiamo imparato ad amarlo.
    Logico che se all'epoca ci avessero fatto prima vedere quello originario e poi ci avessero chiesto se avremmo mai gradito un rimontaggio dello stesso, noi avremmo storto la bocca e declinato l'offerta.

    Ecco perché io dico ok al "nessuno tocchi l'immacolatezza autoriale", ma davanti al "delitto compiuto", non potendo rimediare, bisogna anche poter valutare in tutta serenità la validità più o meno apprezzabile dell'eventuale riediting esistente. E senza sentirsi addosso il peso del rimorso (quasi che il presunto "furto di proprietà" al regista fosse da addebitare a noi spettatori anziché agli autori dello stesso).
  • Rebis • 6/05/19 09:21
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Gest io non penso che Martin sia superiore a Wampyr perché è il director's cut, ma perché mi è sembrato semplicemente migliore, più efficace, organico, coerete: il fatto che a te piaccia di più Wampyr non lo rende oggettivamente superiore, quindi non colgo il senso del paradosso che proponi.
  • Gestarsh99 • 6/05/19 11:36
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    È chiaro, parliam sempre di gusti personali e di soggettività. Questo credo sia un fatto assodato da non specificare oltre.
    Nei miei interventi ho parlato esattamente del mio
    "impatto emozionale" legato al Wampyr europeo, sottolineando poi anche i pregi riscontrati nel Martin originario:

    Gestarsh99 ebbe a dire:
    [...]nulla da eccepire sulla diversa (e in alcuni punti anche miglior) resa tecnico-contenutistica del Martin romeriano, logicamente più compito, elegante e poetico, come dici tu; il nostro è innanzitutto un discorso d'impatto emozionale: il Wampyr sonorizzato coi Goblin ha una carica allucinatoria e angosciante così calcificata nei ricordi di chi (leggasi me e probabilmente Buio) lo scoprì in queste vesti rimodulate che è quasi impossibile rivederlo "degoblinizzato" senza provare insoddisfazione. Insomma, è una questione di "primo amor che non si scorda mai".

    Il mio paradosso era appunto rivolto ad appurare se per te (e per gli altri) è giusto valutare serenamente un eventuale rimontaggio filmico non approvato dall'autore originario, senza cioè sottostimarne aprioristicamente l'esito solo perché frutto di arbitraria manipolazione.

    Da quel che mi par di capire dalla tua risposta, se a te il riediting del caso risultasse più gradito, non avresti problemi a giudicarlo superiore al progetto autentico.
    Interpreto bene?
  • Caesars • 6/05/19 12:20
    Scrivano - 16800 interventi
    Anche io non ho problemi a valutare un riediting non autorizzato migliore dell'originale, se lo gradisco di più(nel caso di Martin/Wampyr non posso esprimere giudizio, in quanto ho visto solo la versione "rimaneggiata") .

    Però in generale, non mi sembra giusto mettere mano sull'opera di un autore, senza il suo consenso (anche se è cosa che al cinema succede spessissimo. I produttori innumerevoli volte hanno stravolto il lavoro dei registi).
    Sarebbe giusto dare all'autore almeno la facoltà di levare il suo nome dall'opera rimaneggiata.
  • Rebis • 6/05/19 13:48
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:


    Da quel che mi par di capire dalla tua risposta, se a te il riediting del caso risultasse più gradito, non avresti problemi a giudicarlo superiore al progetto autentico.
    Interpreto bene?


    Interpreti bene, non sono un purista, anche se però non mi è mai capitato. Per alcuni film muti ho apprezzato colonne sonore non originali che migliorano (o attualizzano) la resa complessiva, ma per esempio Metropolis di Moroder per quanto sia un'operazione interessante, perde di significato in confronto alla versione restaurata. Il Disprezzo di Godard manipolato da Ponti è un altro scepio indifendibile (anche lì colonna sonora di Deleure completamente rimossa e tagli indiscriminati) e la workprint di Alien 3 più vicina al cut di Fincher è infinitamente superiore alla theatrical (manipolata dai produttori)... e non parlo di Blade Runner di cui si è discusso a sufficienza credo. Mentre a I cancelli del cielo di Cimino qualche taglio gioverebbe, per dire, ma non ho visto la versione approntata da Soderbergh, quindi non saprei. Però in linea teorica accetto il paradosso, perché no?
    Ultima modifica: 6/05/19 14:31 da Rebis
  • Gestarsh99 • 6/05/19 18:29
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    [...]
    Sarebbe giusto dare all'autore almeno la facoltà di levare il suo nome dall'opera rimaneggiata.


    Questa sarebbe l'opzione ideale.

    Ai titoli menzionati da Rebis aggiungerei doverosamente anche La casa dell'esorcismo, dai cui credits andrebbe platonicamente cassato il nome di Mario Bava (il suo Lisa e il diavolo viaggia su ben altri binari di qualità, sottigliezza e fascino rispetto all'esorcicciata approntata nel '75).
  • Rebis • 6/05/19 22:04
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Verissimo. Anche la versione americana di Possession (poi doppiata e importata da noi in vhs) è stata sottoposta a un rimaneggiamento integrale, dal montaggio alla colonna sonora... ma non serve dire quale versione sia meglio :D
    Ultima modifica: 7/05/19 14:34 da Rebis
  • Schramm • 7/05/19 15:39
    Scrivano - 7694 interventi
    la lista è potenzialmente infinita e temo il contatore geiger impazzisca o taccia a seconda anche del caso. personalmente non ricordo granché niuna delle due versioni da voi messe alla sbarra, perché ai tempi non mi colpì il film in sé (magari rivisto oggi, chissà, svetterebbe in cima alle mie predilezioni), ma per propaggine mi viene subito pensato al don chisciotte di welles superbamente (nel senso che si vuole) messo a punto da franco. e/o che dire del caligola di brass-non brass, di tutti e di nessuno, dove ogni versione, anche la più pasticciata, è quantomeno interessante e lascia comunque trasparire il brass più discolaccio e fumantino?

    l'agone è problematico: da una parte l'esito finale, l'opera che può (..deve?!) prescindere da chi l'ha concepita (che la intese e ideò differente a monte), dall'altra la matrice che non andrebbe idealmente toccata, perché se pincopallo l'ha concepita in quel preciso modo, l'opera della quale tenere conto e rispetto è quella.

    tuttavia il cinema ha di bello che per sua congenita natura, è frankenstein. cambi un arto, cambia tutto, e da uno stesso film, mischiando o togliendo o aggiungendo metri, sovrascrivendo suoni ost o dialoghi, o rendendolo muto, puoi ricavare 10 20 50 film diversi e tutti potenzialmente interessanti.
    rituttavia: in quanto corpo ha anche un cuore, un'anima e un cervello, e cambiando gli arti si rischia di trasfigurare anch'essi. senza contare che accettando una pluralità di versioni si rischia di abbracciare anche la sfera scivolosa della censura, e di dire "massì, ma chissene se gli mancano quei tot minuti, anzi io lo preferisco così". mentre dietro a quei tot minuti magari c'è tutto il (senso del) film, e comunque sono stati realizzati a fronte di tantissimo sudore e denaro versati (per tacere del tempo), quindi andrebbero preservati e rispettati.

    alla domandona che fare? non credo di avere risposte tranchant, anche perché il vero regista dell'opera, una volta immessa nell'arena, diventa lo spettatore.

    ovviamente e come sempre vige il ciascun per sé, il 'dove c'è gusto non c'è perdenza', il rispetto di ogni significante e di ogni gradimento, però s'io fossi romero piangerei sangue nel vedermi riprocessata l'opera e tradite o stravolte, in tutto o in parte, le idee e le dinamiche interne che la impastano. a meno che queste, a monte, non fossero fallimentari, e dunque perfettibili. è un dibattimento destinato comunque a restare una spirale non chiusa. per me avete ragione tutti.
    Ultima modifica: 7/05/19 15:50 da Schramm
  • Herrkinski • 7/05/19 15:51
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    è un dibattimento destinato comunque a restare una spirale non chiusa. per me avete ragione tutti.
    Nel caso specifico mi sono già espresso, ma anche preferendo la versione originale di Romero capisco che la versione italiana possa essere una sorta di guilty pleasure, vuoi per questioni nostalgiche (l'averlo conosciuto così sulle tv private d'epoca, che è quel che è capitato anche a me tra l'altro), vuoi per la bella ost dei Goblin. Ammetto che a volte mi è capitato di volerlo rivedere in questa versione anche a me, quindi un suo perchè ce l'ha, per quanto se dovessi farlo vedere a qualcuno che non lo conosce lo spingerei verso l'originale.
    Sulla soggettività del fruitore c'è poco da fare; le opere andrebbero gustate nella loro purezza ma poi ognuno ne gode come preferisce. Io ad esempio detesto gli equalizzatori degli stereo perchè quando un disco è mixato e masterizzato va ascoltato così com'è, in flat. Se si va a spippolare con l'EQ (più basse, meno alte, più medie, ecc) ci si crea un ascolto sul gusto personale che non è quello concepito dall'artista, ma trovami un supporto che non ha l'EQ tutt'oggi :-)
    Ultima modifica: 7/05/19 15:53 da Herrkinski
  • Schramm • 7/05/19 15:59
    Scrivano - 7694 interventi
    sì peraltro è un'operazione fattibile anche con lo stesso televisore: uno spettatore nostalgico e reazionario può azzerare il volume e togliere il colore per tornare al muto, e crearsi le sue didascalie mentali. per cui è davvero un ping-pong potenzialmente eterno.

    però ecco, io di zombi non sono mai riuscito a vederne la versione pre-argentea e goblinata, e per quanto quest'ultima possa essere stata ottimizzata rispetto a quella primeva, la curiosità di vedere come lo intese, volle e concepì lo zio george è sempre rimasta.
  • Herrkinski • 7/05/19 16:09
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Schramm ebbe a dire:

    però ecco, io di zombi non sono mai riuscito a vederne la versione pre-argentea e goblinata, e per quanto quest'ultima possa essere stata ottimizzata rispetto a quella primeva, la curiosità di vedere come lo intese, volle e concepì lo zio george è sempre rimasta.

    In realtà la score originale E' quella dei Goblin per Zombi, con la differenza che nella versione americana è meno presente e ci sono alcuni inserimenti di musica d'archivio. Le canzoni e i suoni presenti sono stati raccolti da un amatore che ha dato vita a questo interessante progetto per confrontare le ost delle varie versioni del film:

    http://www.bookofthedead.ws/dotd/index.html

    E' anche uscito un disco chiamato Dawn of the Dead: The Unreleased Incidental Music con molto di questo materiale d'archivio.
    Ultima modifica: 7/05/19 16:11 da Herrkinski