Discussioni su La notte dei diavoli - Film (1972)

DISCUSSIONE GENERALE

13 post
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  • Undying • 29/10/07 16:44
    Risorse umane - 7574 interventi
    La Notte dei Diavoli rappresenta una delle migliori regie horror ascrivibili a Ferroni, che già aveva, con Il Mulino delle Donne di Pietra (1960), affrontato il genere "gotico".
    A differenza del film precedente, però, Ferroni rappresenta un tipo d'orrore più "materiale" e corporeo, non privo di inserti splatter e gore ante-litteram in Italia.
    Il soggetto è ispirato -come già era accaduto con l'episodio I Wurdalack, nella trilogia diretta da Mario Bava (I Tre Volti della Paura)- ad un racconto breve scritto da Gogol (Il Vij).
    Da vedere...
    Ultima modifica: 30/10/07 01:20 da Undying
  • Zender • 29/10/07 16:56
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Lo vidi da piccolo e, rispetto al MULINO, che mi affascinò tremendamente (e che ancora oggi trovo abbia un'atmosfera magnifica), lo trovai deludente (come non mi aveva fatto impazzire I Wurdalack). Probabilmente la cosa fu dovuta alla mia idiosincrasia per vampiri e affiliati, ma ancora oggi, pur riconoscendogli un valore innegabile soprattutto a livello fotografico, lo trovo molto al di sotto del Mulino.
  • B. Legnani • 30/10/07 00:20
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    L'ho visto due volte.
    Ricordo benissimo che nel cinema di fronte a casa mia l'avevano dato di sabato sera ma, non ricordo perché, non potei andarci.
    La prima volta che l'ho visto non mi aveva convinto più di tanto e la seconda visione (recente) mi ha confermato un giudizio che, a mio modesto avviso, è di risicata sufficienza. Mi sa di tirato via, con dialoghi improbabili, con un'ambientazione poveristica (siamo nella tenuta del Castello di Bracciano) che Ferroni cerca di non far apparire tale, ma che tale appare. La Belli è qui molto legnosa, in sintonia coi tronchi che circondano la casa e non è chi gli altri forniscano grandi prestazioni. Come detto nella mia scheda, ci sono però le adorate cascate di Monte Gelato (le ho viste dal vivo, finalmente, il 30 giugno di quest'anno), il grande Raho e la sfortunata, bellissima Rosita Torosh... Il "Mulino" è un'altra casa e un'altra cosa.
  • Undying • 30/10/07 15:38
    Risorse umane - 7574 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    L'ho visto due volte.
    Ricordo benissimo che nel cinema di fronte a casa mia l'avevano dato di sabato sera ma, non ricordo perché, non potei andarci.
    La prima volta che l'ho visto non mi aveva convinto più di tanto e la seconda visione (recente) mi ha confermato un giudizio che, a mio modesto avviso, è di risicata sufficienza. Mi sa di tirato via, con dialoghi improbabili, con un'ambientazione poveristica (siamo nella tenuta del Castello di Bracciano) che Ferroni cerca di non far apparire tale, ma che tale appare. La Belli è qui molto legnosa, in sintonia coi tronchi che circondano la casa e non è chi gli altri forniscano grandi prestazioni. Come detto nella mia scheda, ci sono però le adorate cascate di Monte Gelato (le ho viste dal vivo, finalmente, il 30 giugno di quest'anno), il grande Raho e la sfortunata, bellissima Rosita Torosh... Il "Mulino" è un'altra casa e un'altra cosa.


    Concordo sul fatto che Il Mulino delle Donne di Pietra sia, a livello di messa in scena (e fotografia) parecchio sopra alla Notte dei Diavoli. Persino sul piano narrativo, si nota una composizione dei dialoghi (al limite del maniacale) prossimi al perfezionismo.

    Tutto questo manca alla Notte dei Diavoli, che ha però il pregio (ovviamente volubile a seconda dei gusti) di affrontare un tema (pur classico) in maniera più viscerale e materiale: presentando un finale forte per l'epoca del girato, nel quale l'effetto speciale predomina sul testo...
    Ultima modifica: 30/10/07 23:39 da Undying
  • Ciavazzaro • 30/04/09 14:36
    Scrivano - 5591 interventi
    Qualcuno sa dirmi la durata esatta della versione integrale ?.
    Da quel poco che so la versione rai e' tagliata,quella mediaset no,ma io ho il film in vhs (easy video).
    A me non sembra tagliato,e' solo brutta l'immagine in full-screen.
    Se qualcuno lo sa,grazie mille...
  • Fauno • 28/06/11 11:30
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Certo che il morso della De Carolis è peso, ma vuoi che due zombi caschino dall'auto e per caso si trafiggano il cuore ambedue? FAUNO
  • Zender • 28/06/11 23:07
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Beh, son fatalità. Nel gioco delle probabilità è pure possibile. Il morso della De Carolis è peso in che senso? Sai che non sempre capisco cosa intendi con "peso", Fauno? Da noi non si usa...
  • Fauno • 30/06/11 12:23
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Diciamo che l'apertura di forbice per il termine PESO è molto larga.In senso negativo si usa per una cosa o per una persona pesante da sopportare o da digerire,ma si può anche usare in veste positiva e dargli come sinonimo TOSTO,PROROMPENTE,PESO... era quello che intendevo per il morso della De Carolis alla Gimpera, a parte che dopo le squarta il collo anche con le unghie, ed io in quel momento ho pensato "Cribbio, pesa questa scena per esser solo del'72"...Grazie. Ciao. FAUNO.
  • Zender • 30/06/11 20:16
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ok, è più o meno come immaginavo. Solo una cosa: posso chiederti di usarlo quanto vuoi nel forum ma non nei commenti, il termine? Preferirei che i commenti fossero comprensibili fino in fondo per tutti, evitando ambiguità. Tosto e prorompente son perfetti. Grazie a te.
  • Fauno • 1/07/11 12:05
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Perfettamente d'accordo, Mauro.Farò attenzione, ma nel caso dimmelo pure. FAUNO
  • ShangaiJoe • 6/07/11 16:52
    Galoppino - 216 interventi
    Fauno, ma per caso sei di Parma? ...no perchè da noi il termine "peso" è letteralmente abusato in qualsiasi contesto.

    Detto questo, il film di Ferroni per me è splendido e molto azzeccato. Ovviamente non regge il confronto se lo si considera solo una versione "extended" dei Wurdalak, ma a suo modo, in special modo in tutta la parte notturna della fuga di Garko, è realmente terrorizzante. Sarà forse il livido squallore della foresta albeggiante, sarà la De Carolis che assomiglia ad una bambola rotta...boh, per me è comunque un film riuscito sotto molti aspetti.
  • Von Leppe • 6/07/11 17:50
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    L'ultima volta che lo vidi, mi fece pensare al film di Raimi La casa, notai delle somiglianze già dall'ambientazione
  • Fauno • 6/07/11 18:42
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Sono nato e ho vissuto più di 30 anni a Bologna. Da ormai 17 vivo e lavoro in provincia di Ferrara, nella Bassa Padana, a 20 km dai lidi ferraresi. Il termine si usa tantissimo anche a Bologna, in tutti e due i sensi...Ciao.FAUNO.