Discussioni su Uccellacci e uccellini - Film (1966)

DISCUSSIONE GENERALE

14 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Gugly • 16/10/08 18:37
    Portaborse - 4710 interventi
    Film dall'esito contrastato, che per alcuni eleva Totò a maschera astrattae simbolica, per altri lo schiaccia in quanto asservito all'intellettuale politicizzato e poco propenso al sorriso...in questo "revival" anche recente di Pasolini, voi che ne pensate?

    Pasolini riconosceva nel Principe una sorta di clown sottoproletario...a mio parere i personaggi interpretati da Totò sotto la regia di Pasolini per quanto strano possa apparire viste le trame surreali hanno acquisito una maggiore umanità: per questo film mi riferisco al frate che tenta di parlare ai passeri ed ai falchi, ma non dimentichiamo lo Iago marionetta dell'episodio che cosa sono le Nuvole.

    Ad altri che volessero la parola!
  • Don Masino • 16/10/08 19:53
    Galoppino - 279 interventi
    Io dico che, com'è stato appunto detto bene da te, la maschera di totò ha perso ogni smalto in Uccellacci e Uccellini. Perché sì, va bene, totò era attore di rango e non si discute, ma usarlo così è stata una forzatura, come se lui avesse avuto bisogno di dover dimostrare qualcosa a qualcuno. Il vero Totò non è in questo film, è in film più stupidi se vogliamo ma che gli lasciavano tutta la possibilità di improvvisare come meglio sapeva (e voleva). Questo è un totò diverso, per molte ragioni apprezzabile e molto ma lontano da quello che amo.
  • Gugly • 16/10/08 20:20
    Portaborse - 4710 interventi
    Sì, probabilmente c'era anche questa ansia di Totò di farsi valere; non dimentichiamo che le totoate sono state rivalutate solo dopo la morte del Principe, mentre finchè lui è stato in vita venivano quasi sempre inesorabilmente stroncate, e molto spesso dal critico "vice" del giornale che le pubblicava.
  • Don Masino • 16/10/08 21:41
    Galoppino - 279 interventi
    Credo fosse un desiderio legittimo e condivisibile. A chiunque interessa ricevere non solo i favori del pubblico ma anche della critica, essere riconosciuto per il proprio lavoro non solo come comico ma come attore vero a tuttotondo. Credo ci avesse già provato con Rossellini anche (dov'è la libertà) ma che gli fosse andata piuttosto male...
  • Nando • 4/05/10 00:39
    Risorse umane - 1427 interventi
    Vedere un Totò diverso, al termine della sua carriera, è stata una bella sorpresa. Il Principe, da molti osannato da altri stupidamente stroncato, recitava a braccio e regalava risate e perle di una filosofia inarrivabile. In questo film, non comico, Pasolini impone a Totò un certo modus e ritengo che lo stesso non abbia demeritato, anzi, ha colorato un film che poteva scadere nel documentaristico.
  • Pigro • 4/05/10 12:38
    Consigliere - 1661 interventi
    Caro Nando, ti consiglio allora di vedere anche gli altri due film fatti da Pasolini con Totò: ne rimarrai ancor più sorpreso! Sono due cortometraggi: Che cosa sono le nuvole? (si trova dentro il film a episodi "Capriccio all'italiana") e La terra vista dalla luna (dentro "Le streghe").
    Buona visione!
  • Nando • 5/05/10 16:03
    Risorse umane - 1427 interventi
    Ho avuto occassione di vederli tempo addietro e devo dire che, forse mi ripeto, Pasolini ha saputo cogliere splendidamente il genio di Totò. Benchè, in ambedue gli episodi, legato a degli schemi narrativi, il Principe ha immesso nella recitazione degli elementi meravigliosi. Tra i due preferisco "La terra vista dalla luna" anche per la presenza della splendida Mangano, icona del cinema italiano, l'altro episodio presenta, personalmente, quel tocco surreale generato dalle marionette. Due belle opere di poesia cinematografica. Grazie per il consiglio comunque.
  • Gugly • 16/10/10 22:01
    Portaborse - 4710 interventi
    da www.ilmessaggero.it

    ROMA (16 ottobre) - Il produttore cinematografico Alfredo Bini, 84 anni, è morto all'ospedale di Tarquinia dove era ricoverato da alcuni giorni. Bini era nato a Livorno il 12 dicembre 1926 e da tempo risiedeva a Pescia Romana, dove sarà sepolto. Nel '60, dopo essere stato comparsa e organizzatore, con Roberto Rossellini, fondò la Film 2000 e, poco dopo, la Film5, con Monicelli, Comencini, Age, Scarpelli. Tre i grandi amori della sua vita: Belinda Lee, Lea Massari e Rosanna Schiaffino.

    Bini aveva prodotto gran parte dei film di Pier Paolo Pasolini: da Accattone a Mamma Roma, da La ricotta a Il vangelo secondo Matteo, da Uccellacci e uccellini a Edipo re. Fra le sue 52 produzioni per il grande schermo anche Il bell'Antonio e La viaccia di Mauro Bolognini. Per la tv, con Cristaldi, ha prodotto Marco Polo e Il generale Garibaldi. Nel 1969 pubblicò un pamphlet intitolato “Appunti per chi ha il dovere civile, professionale e politico di difendere il cinema italiano”. Dal 1994 al 1995 è stato commissario straordinario del Centro sperimentale di cinematografia.
  • Zender • 17/10/10 09:29
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Lo ricordo bene citato nel testo della insolita canzone morriconiana che recita i titoli di testa di questo film. Dispiace anche per lui.
  • Gugly • 17/10/10 10:25
    Portaborse - 4710 interventi
    Esatto Zender, l'ho citato sia perchè era un famoso produttore sia per questo motivo dei titoli di testa.
  • Squash • 19/09/14 09:27
    Galoppino - 187 interventi
    Fare un commento su un film come questo è impossibile il regista Pasolini era un grande intellettuale ma un intelletto del genere va bene come scrittore ma nel cinema bisogna fare dei compromessi con i gusti del pubblico che va nelle sale che una persona come lui non avrebbe accettato e già incredibile che abbia trovato un produttore come Alfredo Bini che gli abbia fatto fare il film.
  • Squash • 19/09/14 09:39
    Galoppino - 187 interventi
    Ninetto Davoli racconta sempre ogni volta fino all'esaurimento di quella volta che accompagnato da Pasolini andò a casa di Totò in via Monti Parioli e che da ragazzo di borgata vedeva da vicino una casa dei quartieri alti e la Faldini raccontò che quando Davoli e Pasolini se ne andarono Totò prese uno spray insetticida e lo spruzzò sulla poltrona sulla quale si era seduto Davoli. Forse Davoli non si era tagliato i capelli e non aveva gli abiti adatti per la visita ? Mah!
  • Zender • 1/02/18 18:03
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Scrive Zagosky57 nel commento (quindi sposto qui):

    Abitavo a Torre Angela quando Totò girò la scena della coppia trovata morta. Ci fecero mettere su della sabbia adiacente la casa, dovevamo far finta di piangere ma noi non riuscivamo, così ci promisero che ci avrebbero dato dell'uva "mai arrivata"; non riuscimmo ugualmente a piangere... La scena fa parte comunque del film, ricordo benissimo l'arrivo del grande Totò su un'auto americana: iniziò a passeggiare per le strade del vicinato. La gente gli spiegava che c'era bisogno di strade asfaltate, fogne, acqua, sperando nella sua notorietà.
    Ultima modifica: 1/02/18 18:04 da Zender
  • Lucius • 28/06/21 00:20
    Scrivano - 9051 interventi
    Filmati del making of del film più un'intervista esclusiva a Pasolini nel documentario " Via Pasolini" (2005).
    Ultima modifica: 28/06/21 00:26 da Lucius