The robber kitten - Corto (1935)

Un gattino nero, che si crede un grande brigante, affronterà senza saperlo un vero criminale per imparare che è molto meglio aver salva la vita facendo un bagnetto che rischiarla diventando ladro. L'animazione è ottima: soprattutto le scenette familiari, con mamma gatto. Hand come al solito dirige con cura.

Gattino con ambizioni da truce rapinatore scappa di casa ma si imbatte in un vero brigante intenzionato a rubargli tutto. La cosa più riuscita del cartone è l'ironia con la quale si raccontano le fanfaronate del micio-bambino che si vuol far grande pur essendo ancora un moccioso. Ma il corto ha più il sapore di un inizio di una storia pià lunga che non una narrazione chiusa in sé stessa.

Un gattino molto spavaldo vuole fare la vita da brigante. Decide così di scappare di casa con una borsa di biscotti apprestandosi a fare il duro con la gente. Ma il destino vuole che incontri un vero furfante. Il cortometraggio ha il merito di cambiare registro nella seconda parte facendo diventare il personaggio principale simpatico. Molto interessante e divertente la canzone cantata dalla coppia di "briganti" mentre fraternizzano seduti su di un tronco di legno.

A differenza di altre Silly Symphony questo è un cortometraggio tutto dedicato all'azione, in cui non si vedono i consueti balletti. Eppure il lavoro annoia tantissimo, probabilmente per la mancanza di empatia che creano i due personaggi principali del corto, il gattino e il ladro. Non sono male le parti in cui il protagonista inventa azioni che non ha mai compiuto veramente, ma non c'è veramente motivo per cui guardare questo cartone, che non aggiunge nulla alla serie. La tecnica è discreta così come gli sfondi, ma la storia stenta proprio a decollare. Mediocre.