Golia alla conquista di Bagdad - Film (1964)

Peplum ordinario nella trama e nello svolgimento, interpretato da Rock Stevens aka Peter Lupus, il Willy Armitage del serial "Missione impossibile". Tuttavia si evita la retorica e gli eccessi tipici del genere, riducendo la spettacolarità a qualche scena di lotta corpo a corpo e alle riprese dell’impeto della cavalleria all’attacco.

Il monoespressione Peter Lupus non aiuta certamente lo svolgimento di un peplum noiosissimo, con una regia assente e impersonale. Discreta la fotografia, ma non basta a salvare la pellicola. Tante battaglie e tutte poco credibili. Nel cast la splendida Helga Linè e Nello Pazzafini, ottimo caratterista del nostro cinema. Probabilmente non soddisferà neanche gli amanti del genere.

Il film gemello di Ercole contro i tiranni di Babilonia, interpretato dall'ultimo (in ordine di tempo) muscle man arrivato da oltreoceano e prodotto dalla Romana Film. Trama decisamente folle, molti colpi di scena, altrettanti combattimenti e divertimento in buone dosi. Come sempre in questi film sono i cattivi che rimangono impressi, mentre i buoni sono statici e assolutamente dimenticabili.

Sword & sandal di poche pretese dell'esperto Paolella che si arrampica sugli specchi di un budget inclemente per garantirgli un minimo di dignità filmica. La vicenda è piuttosto derivativa e l'attendibilità storica è naturalmente un optional, con i soliti dialoghi vuoti e pomposi messi in bocca a un cast che si limita ad eseguire il compitino senza troppi sforzi. Siamo al declino del genere e fra le scenografie di cartapesta spunta anche qualche interno che sembra provenire direttamente da un western spaghetti, ma in generale si vola bassi cercando di raschiare il fondo del barile.