Il principe e la ballerina - Film (1957)

Gradevole commedia con protagonista la raggiante Marilyn Monroe nel ruolo di una ballerina che riesce a far innamorare di sè il re di Carpazia, inserendosi all'interno di un complotto per ottenere il regno. La Monroe come presenza scenica è ottima. Da notare e rivalutare.

Notevole commedia fino a quando la Regina Madre intercetta Marilyn che sta lasciando l’ambasciata carpatica, cala in seguito, quando la vicenda prende strade forzate, per quanto inevitabili, visto l’assunto. Resta comunque sempre gustosa, con una Monroe irresistibile ed un Olivier strepitoso (il fastidio che si trasforma in sorriso, alla vista della Monroe che dalla carrozza saluta le amiche, è di straordinario talento). Doppiaggio eccezionale (Mario Pisu e Rosetta Calavetta).

Derivata dal testo “The sleeping prince” (1953) di Terence Rattiger - nello stesso anno già diretto da Olivier e da lui stesso interpretato in coppia con Vivien Leigh al Phoenix di Londra - l’impostazione teatrale consente di intraprendere sentieri brillanti e vincenti, alleggerendo i blocchi di melensaggini che intralciano specialmente la prima parte dell’opera. La sontuosità dei costumi e delle scenografie in Technicolor si sposa con la classe di Olivier e della Monroe, a loro volta sostenuti da valenti spalle come il formale Wattis e la svanita Thorndike.

Film che vale la pena di riscoprire, se non altro per la sua particolarità: un ibrido tra commedia sentimentale e intrigo fantapolitico. In costume! Non è che la trama principale e la sottotrama si amalgamino sempre alla perfezione, ma Olivier e la Monroe sono perfetti nei loro ruoli, rispettivamente di principe capriccioso e di attricetta da music-hall che rivela inaspettate doti di generosità e di intelligenza. Entrambi sanno dare ai loro personaggi sfumature incantevoli, e il finale della loro fiaba è delicato e un po' malinconico. Amabile!

La presenza delle star Laurence Olivier e Marilyn Monroe nobilita senz'altro una commedia che diversamente sarebbe forse passata inosservata ricca com'è (specie nella seconda parte) di luoghi comuni e con un intreccio prevedibile (si salva però il finale non scontato). Oliver e Monroe però lasciano traccia, aiutati da un ottimo doppiaggio italiano e da un'ottima messa in scena. Incisivo il cast dei caratteristi,

Semplicemente, una delle commedie più tenere e divertenti che abbia mai visto; merito dei deliziosi intrighi del testo (da una pièce di Terence Rattigan), della messa in scena ineccepibile e della recitazione straordinariamente amabile e naturale dei due attori protagonisti. Olivier è un granduca da manuale ma Marilyn, in preda a ebbrezza euforica e travolta dalla ronde regale, è un vero, memorabile spettacolo di fascino, talento e autoironia. Eppure sul set i due non si "presero" e il film fu un fiasco; misteri dei capolavori. Imperdibile.

Una commedia incalzante che si fa vedere più che volentieri dall'inizio alla fine, merito di una Monroe e di un Laurence Olivier sfavillanti insieme all'intero resto del cast, veramente ottimo. Sfarzoso e sopra le righe (anche nei temi più "scottanti") come altrimenti non sarebbe potuto essere, farcito di molto english humour misto a estrema tenerezza, capacità di cogliere minime sfumature caratteriali a fronte di personaggi "fissi" come possono essere quelli di un nobile e di una mondana e di costruirci sopra un film intero.

La regia di Olivier non è esente da difetti, vedi l'interminabile scena musicata dell'incoronazione, ma come attore è formidabile e nei duetti con la Monroe c'è un'innegabile alchimia nonostante - si dice - sul set lui la malsopportasse. Marilyn è magnetica, sebbene in tutto il film indossi un unico abito e la sua interpretazione, sia nei movimenti che nelle espressioni, è davvero perfetta, tant'è che vinse il David. Molto bravi i caratteristi, dal maggiordomo alla regina madre, e in generale un film leggero, dalla trama semplice e lineare. Più scoppiettante il primo tempo.