L'uomo perfetto - Film (2005)

Commedia giovane strutturata come una sorta di fiaba metropolitana a lieto fine ambientata nell’affaccendata Milano tra uffici a orario continuato e rispetto del trend attuale (cucina giapponese, consumismo, lettura come puro passatempo). Modesta nella trama e nel perseguimento di finalità prettamente cinematografiche, concede solo un discreto ritmo e una più che sufficiente prova dell’Inaudi, vulcanica donna in carriera che per la sua macchinazione ingaggia un guitto, Scamarcio, il quale finisce letteralmente in mutande.

Ha avuto critiche positive quest'opera seconda di Luca Lucini, dopo Tre metri sopra il cielo. A me è parsa un'inconsistente commediola (pare tratta da un format, pardon, da un film spagnolo) , non a caso sceneggiata dal sopravvalutato Marco Ponti (Santa Maradona e A/R Andata + ritorno) che, allo stato delle cose, con la sua fighettudine patinata è un male peggiore della sciatteria.

Film di rara bruttezza. Oltre all'inutile e non-recitante Riccardo Scamarcio, anche il resto del cast ci mette del suo nell'offrire una recitazione terribile. Tra gli "altissimi" momenti di Scamarcio che si presenta in mutande all'appuntamento, brevi scene di sesso malfatte e una trama scontatissima; il film non merita una seconda visione.

Una commedia ambientata a Milano tra giovani nevrotici e coppie in procinto di sposarsi. Situazioni scontate e tipiche della narrazione leggera che non presentano eventuali novità narrative. Cast non eccelso con Scamarcio insulso che finisce giustamente in mutande.

Seconda regia di Luca Lucini dopo Tre metri sopra il cielo. Stesso protagonista, Riccardo Scamarcio, per una storia leggera quasi una favoletta metropolitana che infatti è ambientata in una Milano che probabilmente non esiste nella realtà. Nonostante la "gracilità" della storia, il film si lascia vedere grazie a personaggi tutto sommato ben caratterizzati ed interpretati con brio. Non sarà un capolavoro ma si può vedere.

Banale ma comunque guardabile commedia diretta da Luca Lucini, che fa un grande passo avanti rispetto al tremendo Tre metri sopra il cielo. Con lui migliora anche il protagonista Riccardo Scamarcio, supportato da una discreta Francesca Inaudi. Irreale, ma i dialoghi sono perlomeno decenti e in certi momenti riesce anche a far sorridere.

Una ragazza assolda un giovane attore perché faccia innamorare la ragazza che sta per sposare il suo amato. Commediuccia esile ma non terribile, che si lascia guardare perché non pretenziosa. Il film è molto leggero e se non ci si aspetta molto può anche essere divertente. Cast femminile di gran lunga più efficace e meglio caratterizzato di quello maschile.

Volendo impedire il matrimonio della sua migliore amica con l'uomo di cui ritiene anch'essa di essere innamorata, una giovane donna che lavora nel settore della pubblicità ingaggia un aspirante attore belloccio perché la seduca... Commediola che nelle intenzioni dovrebbe essere romanticamente scanzonata e risulta invece agghiacciante: a parte il livello della recitazione di Scamarcio, infastidisce la vernice cultural/modaiola con cui si ammanta il vuoto pneumatico dei personaggi delle due presunte amiche, sciocche oltre il sopportabile.