Giornata nera per l'ariete - Film (1971)

Giornata nera per l'ariete

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B. Legnani 31/01/07 00:26 - 5532 commenti

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Originale. Non un classico giallo Anni Settanta: la cura formale sovrasta l’intreccio, in secondo piano rispetto alla ricerca calligrafica, non fine a se stessa, ma che colpisce per mezzi e risultati. Penso alle ambientazioni di periferia che paiono ispirate alle tele di Mario Sironi. Notevole la capacità di far uscire da una natura normale (un parco cittadino) un turbamento pànico, che fa il paio con la straniante simmetrìa delle interminabili scalinate monocrome discese da Franco Nero e, in precedenza, d’un favoloso lastricato a quadratoni.
MEMORABILE: Agostina Belli in edizione live-show…

Dusso 22/06/07 12:18 - 1566 commenti

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Veramente orrendo questo thriller Anni Settanta: la storia è bruttissima, raccontata molto male, suspense zero... L'unica cosa bella del film è la splendida fotografia di Vittorio Storaro. Per il resto c'è davvero poco da salvare. Inoltre Franco Nero è un giornalista davvero poco credibile e Morricone ci mette del suo con una colonna sonora insulsa (per un thriller).

Undying 31/07/07 00:12 - 3807 commenti

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Accattivante pellicola diretta con padronanza da Bazzoni e pertinente, una volta tanto, al magnetico titolo. La mente malata di un serial killer si accoppia con l'astrologia, ne consegue che -per "l'Ariete"- le previsioni della giornata saranno da... pelle d'oca. Ottimamente sviluppato dietro un'interessante sceneggiatura e particolarmente efficace sul piano visivo (fotografia e scenografie), si avvale di buone interpretazioni e di un discreto spirito d'innovazione dato dall'uso, più che inquietante, di un magnetofono. Divinatorio.

Cotola 3/03/08 18:40 - 9043 commenti

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Discreto giallo di stampo argentiano (ma non solo) che, pur non essendo nulla di eccezionale, risulta abbastanza riuscito e comunque migliore di molti lavori analoghi dell'epoca. Merito non tanto della sceneggiatura che presenta alcuni limiti ed a tratti è anche prevedibile, quanto piuttosto della bella regia di Bazzoni che sa come creare tensione, tanto da dare vita ad alcune scene davvero belle che si staccano dall'insieme di un film un po' claudicante, ma in ogni caso gradevole, che può meritare la visione.

Ciavazzaro 19/03/08 21:07 - 4770 commenti

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Bazzoni dirige un ottimo giallo italiano e si ritrova a disposizione, oltre a un ottima musica di Ennio Morricone, un grandioso cast di stelle del nostro cinema: Franco Nero, Silvia Monti, la Furstenberg, Purdom, la Falk. La storia funziona in modo coerente, attingendo nel finale per la soluzione all'astrologia. Davvero buono e di classe e ottime anche le scene di tensione.
MEMORABILE: L'omicidio della "paralitica Falk"

Puppigallo 25/03/08 09:34 - 5274 commenti

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Argento ha decisamente fatto scuola e qui inquadrature e colonna sonora ce lo ricordano. Tolto questo, il film ha un discreto ritmo, dialoghi più che passabili e un protagonista (Nero) in forma e piuttosto credibile (un giornalista un po' arrabbiato, insoddisfatto e con una vita sentimentale ingarbugliata). Qualche rallentamento c'è, ma nel complesso, il meccanismo funziona e il finale (dal bambino in poi) dà una certa soddisfazione. Meritevole di visione.
MEMORABILE: L'omicidio dell'inferma, che si trascina sul pavimento.

Homesick 27/06/08 17:58 - 5737 commenti

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Nonostante qualche buco di sceneggiatura (tipo il bambino lasciato solo in casa di notte e per giunta con le finestre aperte!), il giallo è confezionato con una certa cura formale, anche per merito della fotografia di Storaro, delle musiche di Morricone e della rappresentazione dei vari personaggi, tutti più o meno negativi. Per il resto segue i canovacci di Argento, anticipandone talora alcune mosse future (l’assassino che confessa i suoi deliri ad un diario, come in Tenebre). Buona la tensione nel finale.

Hackett 14/09/08 12:39 - 1867 commenti

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Buon thriller diretto con sicuro mestiere e interpretato da un nutrito gruppo di discreti attori (anche Nero qui è un po' meno legnoso del solito e bene interpreta il giornalista alcolizzato). Incantevole la fotografia e particolarmente azzeccate le location che contrastano tra squallori suburbani e verdissimi parchi. L'intreccio, un po' ingarbugliato, sfocia un un finale davvero inquetante (la scena del bambino in casa da solo) ma l'identificazione del colpevole e il movente sono un po' banali.
MEMORABILE: La sopra citata scena del bambino rimasto da solo in casa, con l'assassino.

Matalo! 16/09/08 09:46 - 1378 commenti

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Vacuo film con una sceneggiatura ellittica al punto che non ha nemmeno senso seguirla, il film si distingue per la splendida luce di Vittorio Storaro. Nero come alcoolista è ben poco credibile ma per il resto è volenteroso. Un buon cast e una soffusa penombra non fanno però un buon film, anche se gli intenti erano "alti" e il tentativo di distinguersi da Argento vanno apprezzati (dal mio punto di vista van sempre apprezzati visto che non ho stima di Argento).

Bruce 1/12/08 09:53 - 1007 commenti

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Giallo dalla trama non scorrevolissima, ma comunque interessante e fotografato in modo straordinario da Storaro. Tanto bene da sembrare ancor oggi moderno e attraente come fosse appena stato girato. La periferia metropolitana non mai è stata tanto bella. Da vedere assolutamente.

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Goblin 7/05/09 10:03 - 11 commenti

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Tra la miriade di gialli italiani Anni Settanta questo film di Bazzoni non é certo uno dei peggiori: pur ispirandosi ovviamente alle pellicole cardine di Dario Argento è decisamente da elogiare il tentativo, in parte riuscito, di confezionare un prodotto originale. Bazzoni è un regista capace e attento e anche grazie alla splendida fotografia di Storaro il risultato finale non è male. Nel complesso però il film non lascia molto, soprattutto perché a mio parere non riesce a coinvolgere più di tanto lo spettatore e manca di suspance, tranne che nel finale.

Stefania 10/06/09 21:01 - 1599 commenti

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"Il mio movente è razionale, compatibilmente con la grandiosità del mio scopo..."; questa, sui titoli di testa, è la dichiarazione d'intenti dell'assassino, che è spinto da un connubio di follia e contorta ingegnosità. È un tipo diabolicamente intelligente, degno rivale del giornalista - detective Franco Nero, alcolizzato in cerca di riscatto. Il film è l'adattamento di un romanzo inglese, "The fifth cord". L'Eur, caro ad Antonioni, offre belle location, le musiche sono di Morricone, è un giallo di buon livello.

Caesars 12/06/09 08:31 - 3790 commenti

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Il film risale all'epoca in cui i thriller di Dario Argento erano imitatissimi. Questo non è certo tra i peggiori, anzi si segnala per un'ottimo uso della fotografia da parte di Vittorio Storaro, anche se la trama (come troppo spesso succedeva) non è eccezionale e alcune svolte narrative non sono chiarissime (come diavolo fa Franco Nero ad individuare l'assassino? Va beh che una volta tanto l'ho sospettato subito anch'io...). Può piacere a chi, come il sottoscritto, ha particolare predilizione per il giallo all'italiana Anni Settanta. Non male.

Deepred89 24/07/09 13:23 - 3706 commenti

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Un discreto giallo italiano, piuttosto debole dal punto di vista della sceneggiatura ma dotato di una buona regia, un'ottima fotografia e una suggestiva colonna sonora. Il ritmo non è elevatissimo ma l'atmosfera è ottima e anche il cast funziona discretamente. Niente male.

Fauno 22/07/09 16:59 - 2212 commenti

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L'ingrediente più azzeccato in assoluto è la colonna sonora, perfetta ad accompagnare un film macabro, ma anche stradecadente e vizioso. Il tocco comico lo dà la sempre brava Pamela Tiffin, ma è l'unico raggio di sole ad un film tetro, in cui tutti i protagonisti, Franco Nero per primo, nel film rappresentano dei falliti. Il film è riuscito più di altri proprio per questo... morti orribili su uno scenario torbido, che ha luogo per buona parte durante una stagione invernale. Starordinaria la fotografia.
MEMORABILE: La registrazione distorta, il movente, l'inquadratura delle mani protese a tenaglia.

Uomomite 26/07/09 09:45 - 174 commenti

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Il pubblico vuol sapere chi è l'assassino e stupidate di questo tipo. Così anche un visionario puro come Bazzoni deve adeguarsi e lasciarsi imbrigliare dalla razionalità della trama gialla. Bava e Argento superano l'ostacolo con scioltezza, Bazzoni invece arranca, per lui l'assassino dovrebbe essere xbcb oppure "boh, chi se ne frega?". Andrea si agita, è ubriaco, insegue barcollando: "Demonio maledetto, dove scappi?". La mdp gli va dietro, a zig zag. Corri e corri, Andrea lo acchiappa, gli toglie la maschera... "Stop! Adesso non è più affar mio, date la colpa a un personaggio qualunque...".

Venticello 11/08/09 16:07 - 63 commenti

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Buon thriller girato con discreta abilità tecnica da un regista, Bazzoni, che non ha purtroppo prodotto molto. Trama coerente e finale non scontato, tiene avvinto lo spettatore senza annoiare mentre delizia gli occhi la splendida fotografia di Vittorio Storaro. Colonna sonora di Morricone. Insomma gli ingredienti per un buon prodotto c'erano tutti e Bazzoni li ha amalgamati sapientemente. Da vedere.

Funesto 1/10/09 22:25 - 525 commenti

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Fosse solo per l'estetica, questo (forse) sarebbe il miglior giallo argentiano di sempre. La fotografia di Storaro è eccellente, così come la scenografia e la regia del seppur inesperto Bazzoni (che muove la mdp da Dio). La storia, nonostante qualche lentezza, m'è parsa ben sceneggiata. Bravo Nero, corretti gli altri; graziose la Tiffin e la Belli. Molto sottotono le scene di sangue, anche se precedute da riuscitissime scene di paura: notevolissima la scena dell'aggressione al bimbo. Un film carino, nel complesso: ***

Ellerre 9/12/09 11:56 - 89 commenti

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Bel film, a metà strada tra poliziesco e giallo, meno argentiano di quello che vuol essere. Qualche pecca nella trama non altera più di tanto quello che nel complesso rimane un film convincente. La storia, che pare complicata, si fa chiara nel finale cui ci si giunge piacevolmente immedesimandosi nelle ingarbugliate vicende di Nero che bene interpreta un giornalista alcolizzato alla ricerca dell'assassino. Il sapiente uso di colori e luci da parte di Storaro e le valide musiche di Morricone impreziosiscono non poco questo originale film.

Metuant 2/01/10 20:15 - 456 commenti

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Film ben fatto e ben dosato tra i suoi vari elementi; tecnicamente pregevole (del resto il direttore della fotografia non è certo l'ultimo arrivato), storia complessa (anche se forse un po' troppo ingarbugliata) e buon livello di tensione, cosa peraltro non comune a tutti i gialli italiani. Azzeccate anche le musiche e attori in palla. Una buona prova di mestiere con un altrettanto efficace finale.

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Lucius 26/01/10 18:49 - 3015 commenti

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Giallo di livello medio alto, tra le produzioni copia/incolla del primo Argento e a quelle tematiche ispirato. Virtuosismi di regia, una buona suspence che in alcuni momenti riesce ad incollare lo spettatore alla poltrona e una soundtrack inquietante del maestro Morricone. Eccellente l'uso del grandangolo, mentre tra le sequenze cult impossibile dimenticare quella del bambino alle prese con uno sconosciuto entrato nella villa della madre. Doppiamente nero.

Il Dandi 1/03/10 15:27 - 1917 commenti

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Derivativo, ma talmente elegante da non far trapelare incongruenze e adeguamenti modaioli. Personaggi a tutto tondo, sui quali si suggerisce molto più di quanto venga effettivamente mostrato. Cast efficace, regìa solida, qualche morbosità erotica (tanto per confondere le idee, in linea con gli anni) e soprattutto un uso geniale delle location: l'Eur non è più il rassicurante quartiere di lusso delle commedie e si rivela tutta l'atmosfera sinistra della sua architettura metafisica (piazze, ville, palazzoni e parchi). Morricone pieroumilianeggia.
MEMORABILE: Il bambino solo in casa, al buio.

Herrkinski 2/04/10 16:36 - 8111 commenti

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Interessante giallo, che, partendo da un classico impianto para-argentiano (l'assassino neroguantato con la voce artefatta, il “whodunit”), costruisce, col passare dei minuti, una vicenda complessa, ben architettata e diretta con la giusta tensione, che si diverte a confondere le idee allo spettatore. Il film, a differenza di altri del periodo, non indulge nello splatter ma cerca invece di creare suspense; solido anche il cast, con un Nero che finalmente non strabuzza gli occhi di continuo. Movente finale così così, ma il film merita una visione.
MEMORABILE: I nastri registrati dal killer.

Greg 15/07/10 18:05 - 19 commenti

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Bazzoni è un bravo regista e lo dimostra con questo film. Thriller raffinato, avvincente, diverso da tanti altri dell'epoca. I richiami argentiani si sentono, ma il regista riesce a rendere tutto sublime. Ottima la fotografia di Storaro, buone le musiche di Morricone ed altrettanto convincente la prova di Franco Nero. Spiccano una giovane Agostina Belli, la bella Monti e l'onnipresente Bonuglia. Ci sono anche Pamela Tiffin e Rossella Falk.
MEMORABILE: La cena.

Capannelle 18/09/10 09:58 - 4411 commenti

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Giornata nera per Bazzoni che non riesce a confezionare bene un giallo di tipo argentiano con qualche pretesa autoriale: ritmo compassato, evidenza a belle location sempre semideserte, personaggi problematici. Nero abbaia tanto ma non morde, la regia per quanto non sia banale appare poco fluida e l'intreccio narrativo non è poi tanto avvincente, anche se si riprende nel finale. Due pallini.

Corinne 28/03/11 23:49 - 420 commenti

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Tra tanti cloni argentiani, questo di Bazzoni si fa notare per l'ottima fotografia e la cura delle location, compensando un ritmo non proprio serrato con una trama abbastanza originale e una risoluzione finale soddisfacente. Peccato per lo score di Morricone, poco incisivo e dimenticabile.

Giùan 18/11/11 11:51 - 4559 commenti

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Se per argentiano si intende la tendenza ad intorbidire le acque del racconto, come l'interesse prioritario per l'atmosfera ed il girato rispetto alla trama, Giornata nera è un giallo di quel genere più di tanti altri. C'è dell'altro però: ha il merito di prendersi sul serio il film di Bazzoni, creando un universo dominato da patologia e solitudine (ancor più esasperata dalla maestria tecnica del giovane Storaro). Dispiace nel contesto (se pure possa considerarsi conseguente) il fatto che i personaggi appaiano senza nessi tra loro. Franco hard boiled ok.
MEMORABILE: I 15 straordinari minuti in cui è in scena Rossella Falk: grandissima; La "litigata" sul letto Nero-Tiffin; L'omicidio nel parco; La voce registrata.

Bergelmir 27/03/12 17:42 - 160 commenti

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Uno fra i migliori thriller di scuola argentiana dei Settanta, molto curato nell'estetica grazie ad una fotografia superlativa (Storaro). Bazzoni ci guida negli spazi urbani facendocene godere ogni aspetto, fra parchi, appartamenti, ville, vecchie fabbriche, gallerie, uffici, sempre riuscendo a sorprendere l'occhio dello spettatore con inquadrarure veramente efficaci. La trama non è fra le più originali, ma la scrittura è buona e l'intreccio, con immancabile finale a sorpresa, non appare affatto scontato. Da riscoprire.

Moro 2/02/12 09:06 - 36 commenti

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Vorrei spezzare una lancia a favore di questo film, ma soprattutto a favore del suo regista, che lo ha saputo valorizzare moltissimo, forse più di quello che il soggetto e la sceneggiatura meritavano. Soggettive bellissime, piani-sequenza in movimento (vedi la mirabile scena dell'inseguimento tra il giornalista e il colpevole dei delitti), primi piani ad effetto... Insomma, quello che si dice un regista che fa la differenza! Luigi Bazzoni è autore di un altro gioiello, cioè Le orme, anch'esso ingiustamente misconosciuto.

Filipghiro 11/03/12 17:44 - 5 commenti

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I personaggi sono (forse) un po’ troppi e la trama, soprattutto in alcuni punti, corre e fa confusione; debole, la sceneggiatura, a tratti vecchia e poco scorrevole. Ciò detto, resta un’estetica davvero impeccabile, ricchissima di spunti e parecchio all’avanguardia per il lontano 1971. Notevoli la scena dell’omicidio di Rossella Falk nonché le curatissime scelte delle location.

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Trivex 18/03/13 12:05 - 1744 commenti

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Tecnicamente ineccepibile, ma sostiene una storia non proprio esaltante. Certo l'atmosfera è quella bella dei 70s (complice anche il caldo accompagnamento musicale di Morricone), con la figura sterotipata del giornalista "burrascoso" che pesta anche la sua donna e beve whisky guidando la macchina per completare il pernicioso mix "di genere". Ci sono momenti ottimi, tipo l'assalto al bambino nella villa (ma come si fa a lasciar solo un bambino, però...), ma il punto dolente è la motivazione che porta ai delitti seriali: troppo banale per essere credibile.

Jdelarge 22/04/13 10:34 - 1000 commenti

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Grazie a una fotografia bellissima firmata Storaro e ad una regia che riesce in trovate interessanti, il film si salva e mostra un qualcosa in più rispetto alla miriade di thriller italiani del periodo. Purtroppo il resto è comunque mediocre, perché la trama non è coinvolgente e il finale non convince. La prova di Nero è altalenante e la musica di Morricone stranamente poco ispirata. Da segnalare gli ambienti: molto belli sia gli interni che gli esterni. Occasione sprecata, il film avrebbe potuto dire di più.

Daniela 2/05/13 14:02 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Una voce distorta al telefono preannuncia che commetterà cinque omicidi, scegliendo le vittime fra persone infelici o sofferenti. Un giornalista dalla complicata vita sentimentale indaga sui primi delitti, dei quali secondo la polizia è proprio lui il maggior indiziato... Epigono argentiano con qualche pregio dal punto di vista formale (certe inquadrature di interni sono composte con eleganza e magnificamente fotografate) ma piuttosto amorfo come sceneggiatura, dialoghi, tenuta della tensione. Non indegna ma modesta la prestazione del cast.

Il Gobbo 19/05/15 08:53 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Giallo in realtà abbastanza autonomo dagli stilemi argentiani, con qualche deficit nell'intreccio (né lo spiegone finale convince del tutto) ma che funziona soprattutto visivamente, grazie alla splendida fotografia di Storaro e a un efficacissimo impiego delle belle locations. Nero (doppiato da Sergio Graziani) in parte, bellissima la Monti

Maik271 14/06/15 23:14 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Pur non portando al genere particolari innovazioni in termini di plot narrativo e modus operandi dell'assassino il film risulta piacevole, nel suo complesso, grazie a una buona regia di Bazzoni e alle belle musiche di Morricone. Per gli esperti del genere l'assassino intuibile è una grave pecca e lacunosa la sceneggiatura nella sequenza del bambino nella villa, però il film mantiene un buon livello di interesse fino alla fine. Sufficiente.

Victorvega 24/10/16 15:28 - 502 commenti

I gusti di Victorvega

Esplode il fenomeno argentiano e in quel biennio in cui c'è da sfruttare il filone c'è anche questo contributo di Bazzoni. Per certi versi si discosta, presentando un prodotto di grande ricercatezza. La fotografia di Storaro, la musica di Morricone in un contesto di grande cura formale e scenografica. Manca un po' di fascino perverso, vista l'assenza nello stile di elementi fascinosi che avrebbero dato quel giusto quid di originalità e creatività. Omicidi poco efferati quasi a volersi distaccare dal modello...

Faggi 15/08/16 02:44 - 1549 commenti

I gusti di Faggi

Visivamente suggestivo (fotografia di Storaro), con gusto scenico, dei luoghi, delle inquadrature e bella musica (Morricone). Avvolgente l'atmosfera di mistero evocata nella prima parte. L'operazione (degna ma non eccezionale) sembra più una questione di look, poiché la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti. Thriller (giallo?) all'italiana comunque divertente e quindi più che vedibile, inferiore ad alcuni e superiore ad altri prodotti di quel glorioso periodo storico del nostro cinema di genere.

Ira72 8/09/16 09:50 - 1313 commenti

I gusti di Ira72

Mi è piaciuto molto questo film per l'originalità delle ambientazioni futuristiche, per la musica affidata a Ennio Morricone e per la regia, non banale ma curata. In quanto alla trama, sebbene non proprio originalissima, devo dire che ha saputo tenere viva la mia attenzione. Lo consiglio. Perché lo stile non è poco e per me di stile qui ce n'è un bel po'.

Nicola81 24/01/17 15:42 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Luci e ombre in questo giallo argentiano ma non troppo. Sceneggiatura un po' contorta, con un colpevole non proprio a sorpresa e un finale abbastanza teso ma scarsamente plausibile. Bazzoni, però, era regista raffinato e anche qui dirige con eleganza e riesce a creare una bella atmosfera. Cast di buoni nomi, ma la scena è quasi tutta per un Franco Nero a tratti persino divertente nei panni del giornalista in crisi professionale e sentimentale. Splendida fotografia di Storaro, svogliata colonna sonora di Morricone.
MEMORABILE: Gli omicidi, poco violenti ma suggestivi; Il finale.

Pessoa 23/05/17 14:55 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Onesto giallo di Bazzoni che si avvale di un cast tecnico e attoriale di assoluto valore. Il film è ben girato ma credo che la vicenda, di per sé già piuttosto contorta, avrebbe avuto bisogno di una sceneggiatura meno verbosa e di un montaggio più incalzante per creare una maggiore suspense negli spettatori. Fra gli attori mi sono piacuti Nero, ai suoi soliti livelli e la Tiffin; un po' in ombra gli altri. Belli alcuni giochi di luci e ombre e l'accompagnamento musicale di Morricone. Gli appassionati del genere possono dargli un'occhiata.
MEMORABILE: Il fallito attentato al bambino.

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Ronax 31/12/17 02:08 - 1253 commenti

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Indubbiamente notevoli la fotografia di Storaro, la partitura di Morricone e l'attenta regia di Bazzoni che evidenzia un sapiente uso delle inquadrature e degli spazi sia interni che esterni. Purtroppo alla raffinatezza della forma fa da controcanto una sceneggiatura parecchio confusa e approssimativa, mentre la posticcia spiegazione finale risulta ancor meno convincente. Franco Nero è un improbabilissimo giornalista che risolve il caso da solo con l'ancor più improbabile beneplacito della polizia. Di gran classe il bel comparto femminile.
MEMORABILE: L'uccisione della Falk.

Anthonyvm 30/05/19 23:33 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Uno dei migliori gialli che Argento non ha mai diretto. Se da una parte il plot non è particolarmente intrigante (e la soluzione dell'enigma non soddisfa per logica o coerenza), stupisce la bravura con cui Bazzoni ritrae la figura del tormentato protagonista, ben impersonato da Franco Nero, nonché la sua abilità nella gestione delle sequenze di paura, spesso riuscitissime, seppur con delitti poco violenti (un po' di crudeltà in più non avrebbe guastato). Un tocco di morbosità a legare il tutto e lo spettacolo è servito. Must per appassionati.
MEMORABILE: L'omicidio della Falk, invalida che si trascina con le mani sul pavimento, pura ansia su pellicola; La terrificante intrusione domestica nel finale.

Ultimo 12/07/20 19:14 - 1655 commenti

I gusti di Ultimo

Un thriller in pieno stile '70, senza dubbio nato sulla scia del successo di Argento e costruito su una sceneggiatura non complessa ma a tratti confusionaria. Il cast se la cava, specie Franco Nero che risulta molto in parte, ma il film non va oltre la sufficienza a causa di una prima parte di livello non troppo alto. Molto interessanti gli ultimi dieci minuti (brividi assicurati per i più sensibili...). Per gli appassionati del genere.

Rambo90 13/07/20 18:14 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Confezione molto elegante, con una bella fotografia di Storaro e un montaggio per l'epoca piuttosto moderno ma contenuto abbastanza povero dalla sceneggiatura confusa che butta troppi personaggi nel calderone e non giustifica in maniera decente le motivazioni del killer (peraltro dall'identità facilmente intuibile). Nero non offre una performance esaltante ma il cast può contare su un ricco parterre femminile, dalle più presenti Tiffin e Monti fino alle microparti della Falk e della Belli. Quasi da action americano lo scontro finale all'arma bianca.

Magi94 29/08/22 21:31 - 952 commenti

I gusti di Magi94

Giallo più che buono e ottimo frutto dei semi argentiani, che qui lasciano tracce soprattutto nella regia: Bazzoni, pur conservando un elegante stile personale, ne fa tesoro per creare un'atmosfera e una tensione notevoli, smorzate solo nella parte centrale. La storia è eccessivamente complessa e tenuta insieme in modo piuttosto artificioso, ma si perdona facilmente grazie al fascino oscuro dei movimenti di macchina e alle facce degli ottimi attori, nonché per gli indimenticabili omicidi (tentati e non). Unico grosso difetto il personaggio di Nero, veramente imbarazzante.
MEMORABILE: La preziosa fotografia di Storaro; L'aggressione al piccolo Tony.

Bullseye2 26/02/23 20:28 - 396 commenti

I gusti di Bullseye2

Giallo mercuriale come pochi, nemmeno tanto argentiano come è stato ingiustamente etichettato; è anzi un film a suo modo originale, una versione cupa, marcia e spettrale di certo Antonioni più che l'ennesima copia della trilogia degli animali di Argento. E' inoltre influenzato, e non poco, dall'hard boiled americano soprattutto nel ritratto del personaggio interpretato da Franco Nero; più che dalla violenza dei delitti (molto parca), l'angoscia nasce dai toni oscuri e dall'atmosfera malata della descrizione dei personaggi, e riesce sempre a mettere a disagio lo spettatore.

Keyser3 19/05/23 22:58 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

Notevole giallo di Bazzoni, argentiano fino al midollo, a partire dal titolo zoofilo; ma ci sono anche lo score di Morricone, scene che richiamano fortemente le opere del maestro (l'omicidio nel parco), attori puramente argentiani (Renato Romano), un assassino dalla voce camuffata. Tutto è di alto livello, dal cast, al doppiaggio, alla maniera in cui si perviene allo scioglimento. Da antologia la scena del primo omicidio dell'indifesa, infelice paralitica; eccellente Franco Nero, tormentato ma piuttosto misurato.
MEMORABILE: Le farneticazioni registrate dell'assassino.

Gugly 22/06/23 23:21 - 1187 commenti

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Epigono argentiano con una particolare cura di scenografia e ambienti (il quartiere romano dell'Eur diventa un coprotagonista tenebroso insieme ad appartamenti con tortuose scale); peccato per gli omicidi poco incisivi e il solito colpevole guantato, nero vestito e dal movente adeguatamente tortuoso (e ahinoi comprensibile insieme al nome dell'assassino praticamente dai primi minuti, non serve ragionarci tanto). Nero eroe tormentato è coadiuvato da sufficienti comprimari tra cui spiccano la sbarazzina Tiffin (sorridente anche se menata) e una giovane e fresca Agostina Belli.
MEMORABILE: L'agguato al bambino nel bugigattolo con le mani ad artiglio.

Noodles 9/07/23 16:39 - 2227 commenti

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Uno dei migliori esempi di giallo all'italiana, che vince dove altri film del medesimo genere hanno perduto, specialmente per quanto riguarda il finale, spesso raffazzonato e poco credibile, qui interessante e coerente con la narrazione. E tutta la vicenda in generale è avvincente e crea curiosità. Ottimo il cast (anche se Franco Nero ha difficoltà a cambiare espressione), ma ancora meglio è la colonna sonora di Morricone. A questo si aggiunge una fotografia degna di nota. Con un tocco di esoterico. Un bijou per gli amanti del genere, piacerà anche ai neofiti.

Sonoalcine 24/08/23 09:59 - 184 commenti

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Tratto romanzo "The Fifth Cord" di D.M. Devine, è un lampante esempio di spaghetti thriller dotato di un buon andamento della tensione e che non eccede con l'esplicito (di sangue quasi non se ne vede), anche se è non poco derivativo nello scioglimento dell'intreccio narrativo. La regia è piuttosto compatta, ma le analogie con Dario Argento si sentono eccome e Franco Nero sembra un pesce fuor d'acqua. Davvero interessante, inoltre, il titolo che fornisce l'indizio per la soluzione del giallo.
MEMORABILE: La caduta dalle scale; L'omicidio tra i cespugli.

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Nick franc 15/09/23 16:34 - 515 commenti

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Probabilmente uno dei migliori gialli italiani del periodo d'oro, che si segnala per la raffinatezza della confezione (Storaro e Morricone al top) e per una scelta delle inquadrature mai banale: Bazzoni cerca di affrancarsi dai canoni argentini e orchestra notevoli sequenze di omicidio, immergendo il tutto in un quadro pessimista in cui l'ironia è bandita e i raggi di sole mai filtrano da un cielo plumbeo. Forse il cast non convince del tutto e la soluzione dell'intrigo non è proprio lineare, ma le suggestioni che trasmette ne fanno un prodotto superiore alla media del genere.
MEMORABILE: Gli omicidi di Falk e Alberti; La parte finale in casa con il bambino.
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  • Discussione Nicola81 • 23/01/17 17:29
    Compilatore d’emergenza - 674 interventi
    L'ho rivisto e mi rendo conto di averlo giudicato troppo severamente. Non sarà mai tra i miei gialli italiani preferiti, però almeno una sufficienza piena la merita.
    Tutto questo per chiedervi di eliminare il mio vecchio commento, così da postarne uno nuovo...
  • Discussione Zender • 23/01/17 17:44
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Certo Nicola, eliminato.
  • Discussione Fauno • 24/01/17 10:41
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Undying ebbe a dire fra i parallelismi:


    i siparietti e le liti tra Franco Nero e Pamela Tiffin ricordano quelli tra Tony Musante e Suzy Kendall.


    Non sono assolutamente d'accordo. Sono tutti e due validi, questo sì, ma la tipologia e l'impostazione sono lontani come Venere e Plutone.


    ...i quali lo "spiegone" conclusivo - limite di tutto il filone "giallo all'italiana" - contribuisce a svilire l'eccellenza della pellicola.


    Non è la prima volta che leggo questo termine fra virgolette, ed è uno dei termini più orrendi usati dalla cinematografia; a prescindere, per come è condotto e per come è accompagnato musicalmente direi che non svilisce proprio, anzi, aggiunge poesia...

    Concordo su Romano e Storaro.
  • Discussione Undying • 24/01/17 13:55
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ciao Fauno...
    Parliamo di un commento inserito nel 2007 su un film visionato su vhs Shendene e qualche anno dopo in televisione, in concomitanza con il precedente intervento.
    Ricordo che ci trovai similitudini con i due protagonisti de L'uccello dalle piume di cristallo, ma questa è e rimane una mia impressione.
    Quanto allo "spiegone" finale non si può negare che buona parte dei gialli italiani presentano finali forzati, con motivazione psicologica estrinsecata frettolosamente spesso negli ultimi secondi del film.
    Aggiungo che anche capolavori indiscutibili (ad esempio Profondo rosso) presentano (sempre a mio parere) questa debolezza che caratterizza in parte l'intero filone.
  • Discussione Fauno • 24/01/17 18:20
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Ciao,

    Guarda, Undying, il fatto che tu lo reputi una debolezza e che io lo reputi un punto a favore ci sta tutto, ma il termine "spiegone" significa "spiegazione lunga e pedante".

    In un altro giallo che tu conoscerai sicuramente, Passi di danza su una lama di rasoio, viene data una spiegazione abbastanza forzata e poco convincente, ma in Giornata nera per l'ariete e ne La jena di Londra (altro film in cui ho letto tale parola) di Mangini, devo dire che per me i cosiddetti spiegoni sono al posto giusto, e non mi sembrano per niente lunghi o pedanti.

    Quanto ai filoni non mi sbilancio più di tanto, anche perché sai bene quanto io ami incondizionatamente il thriller italiano di quegli anni; pur ammettendo che certi scivoloni ci siano stati, farei davvero fatica a cercare un pelo nell'uovo a livello generale...
  • Discussione Fauno • 24/01/17 20:05
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Ho visto che era un tuo intervento del 2010, e ho risposto perché mi aveva interessato. Un film come questo lo ricorderò quasi a memoria almeno per questa vita...figurati il miglior Dario! ;-)
  • Discussione Undying • 24/01/17 20:25
    Risorse umane - 7574 interventi
    Tutto ok Fauno... anche perché forse non mi sono spiegato bene visto che io adoro questo filone tutto italiano nel quale Giornata nera... figura tra i migliori esemplari (l'altro mio preferito è Mio caro assassino).
    Capito le tue precisazioni che poi alla fine condivido...
  • Homevideo Zender • 22/02/19 15:39
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Uscito per la Arrow il bluray con traccia italiana e sottotitoli a quanto pare removibili. Qui la qualità dei fotogrammi sul solito prezioso dvdbeaver:

    http://www.dvdbeaver.com/film6/dvd_reviews_67/the_fifth_cord_blu-ray.htm
    Ultima modifica: 22/02/19 15:40 da Zender
  • Homevideo Ciavazzaro • 22/02/19 17:02
    Scrivano - 5591 interventi
    E se vedo bene finalmente dovremmo avere i titoli italiani d'epoca sulle immagini e non sullo sfondo nero della copia rai circolante (finora la scena si vedeva solo sull'edizione usa quindi con i titoli americani), poi mi stuzzica molto la scena ritrovata e il reparto extra, sarà mio !
  • Homevideo Zender • 15/07/19 18:55
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Ho preso il bluray della Arrow, con traccia italiana e sottotitoli escludibili. Il problema è che c'è veramente una grana invadentissima, che rende più naturale quasi il vecchio dvd della surf. Va bene alzare la definizione, ma qui ci sono scene dove veramente l'immagine non rende giustizia alla fotografia di Storaro. Durata del bluray: 1h32'52".

    Extra: tra le varie interviste scene eliminate per la durata di 2 minuti e 52.

    Il master ha effettivamente i titoli italiani (c'è anche la versione inglese coi titoli in inglese) non su nero ma sulle immagini della festa, quelle che nel dvd si sentivano in sottofondo mentre passavano i titoli su nero. Si vedono quindi Franco Nero che beve e si aggira per il locale, Purdom con gli amici...