Un buon prodotto fantasy, che, se da una parte può aver fatto un po' il suo tempo (gli anni si vedono, specialmente in alcuni effetti di luce), dall'altra può contare su una narrazione piuttosto fluida, su attori in parte (specialmente, il protagonista e l'anziano mago) e su uno dei draghi meglio realizzati che io abbia mai visto su pellicola (e se si pensa che si parla del 1981, il plauso è doppio). Quando il bestione volante e sputafuoco entra in scena, la distruzione è assicurata. Intanto, avanza il cristianesimo. Merita la visione.
MEMORABILE: Il ragazzo entra nella tana del drago per affrontarlo, ma non ci sarà soltanto il lucertolone ad accoglierlo.
Perla dimenticata degli anni '80, classica storia di maghi, draghi e leggende dove però si innestano notazioni non scontate (i riferimenti al nascente cristianesimo) e effetti all'avanguardia per i tempi (il go motion fa miracoli, basti confrontare questo film con il pur pregevole Scontro di titani dello stesso anno). Il film si segue bene grazie all'ottimo ritmo; le parti più noiose sono proprio i duelli con il drago.
Inusuale coproduzione fantasy della Disney. Interessante anche per il particolare momento in cui viene ricreato questo medioevo: il tramonto dell'epoca dei maghi, sortilegi e draghi e l'alba del cristianesimo, pronto a fare proseliti nel popolo. La narrazione si fa seguire evitando punti morti o inutili divagazioni. A tutto ciò aggiungiamo un drago che nonostante tutti questi anni rimane il migliore creato al cinema (aspetto con curiosità di vedere Smaug nello Hobbit).
Prodotto fantasy invecchiato assai bene, a cui giovano una buona scrittura e un intreccio originale. Molti i punti di forza: personaggi, fotografia, effettistica, oltre allo sfondo narrativo giustamente complesso e variegato. Il drago fu studiato e messo in movimento da una squadra speciale di operatori e all'epoca fece sognare: per averne uno più credibile di Vermithrax bisognerà aspettare almeno 15 anni. Una gemma ingiustamente dimenticata che ormai è storia, ma merita ancora la visione.
Curioso come uno dei fantasy più sanguigni e virati sull'horror sia stato prodotto dalla Disney. Vergini sacrificate come nell'incipit della Notte dei gabbiani, nudi femminili da tergo, cuccioli di drago carnivori che banchettano con gli arti delle verginelle, resti umani, una cupezza di fondo che non ci si aspetta, da un prodotto per "famiglie". Più vicino alla Spada a tre lame che a Willow, impreziosito dai miralobanti SFX (il drago è di un iperrealismo quasi impressionante, da far impallidire l'odierna CG), resta un piccolo diamante quasi unico nel suo genere.
MEMORABILE: La candida verginella "rolliniana" a tu per tu con il drago; Nella tana del drago contorniata di resti umani; Cuccioli di drago banchettano...
Prodotto Disney piuttosto atipico che propone una via al fantasy sfruttando tecnologie innovative per l'epoca (la Go-motion) che lo rendono, dal punto di vista degli effetti speciali, ancora attuale e che all'epoca gli guadagnarono un paio di nomination all'Oscar. Si tratta di un film trasversale, che strizza l'occhio agli spettatori più grandi pur rimanendo rivolto sostanzialmente a un pubblico adolescenziale. Il livello è piuttosto buono, anche se talvolta alcune soluzioni narrative sono un po' forzate. Consigliato agli appassionati.
MEMORABILE: Gli errori di grammatica quando parlano latino.
Film Disney diverso dalla maggior parte di quelli distribuiti dalla casa di Topolino in quegli anni; Si tratta infatti di un fantasy medioevale molto cupo e sanguigno con vergini sacrificate e mangiate vive. Dal punto di vista tecnico, nonostante i quasi quarant'anni di vita, è invecchiato piuttosto bene, le scenografie sono bellissime e lo stesso drago ancora oggi non sfigura. Al contrario la trama mostra i segni dell'età e potrebbe risultare un po' pesante soprattutto per chi non è un grande amante del genere. Comunque non male.
Fantasy appassionante e curiosamente - vista la moltitudine di scene violente e il tono dark - prodotto da Disney. Molto curato nella sceneggiatura con personaggi ben delineati ed effetti incredibili che ancora oggi resistono alla prova del tempo. Il drago è animato benissimo, tra stop motion e particolari pupazzosi, ed è un avversario tangibile e pericoloso che si ricorda. Non male MacNicol in un raro ruolo da protagonista. Da vedere.
Buon dark fantasy che, a dispetto di un rating PG formato famiglia, conta diversi sconfinamenti nell'horror (sacrifici di vergini, roghi umani, cuccioli di drago che rosicchiano fanciulle con inattese concessioni al gore). Personaggi e dialoghi non sono particolarmente incisivi (fa eccezione l'accattivante villain di John Hallam), ma i vuoti dello script vengono subitaneamente colmati dall'ottimo impianto foto-scenografico e, soprattutto, dal reparto effettistico: le sequenze del drago nella caverna, in un mix di stop-motion e animatronica, incantano ancora dopo decenni. Memorabile.
MEMORABILE: La vergine sacrificale si scarnifica i polsi per togliersi le manette; Le alitate di fuoco; L'attacco del drago sul villaggio; Il finale esplosivo.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Al cinema in famiglia appuntamento con Walt Disney", venerdì 14 novembre 1986) di Il drago del lago di fuoco: