Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo aver flirtato a lungo - come giustiziere - con la polizia, pur rimanendone fieramente all'esterno per conservare mano più libera, Charles Bronson fa qui il grande passo e si trova nei panni di un tenente, aiutato da un detective (Stevens) che molto più di lui ha a cuore la giustizia "tradizionalmente intesa". Perché è chiaro che Bronson, per natura, le maniere forti le controlla a fatica e si inserisce nel solco di Callaghan incarnandone una deriva ulteriormente reazionaria come da tradizione del personaggio. E' sulle tracce di un serial killer piuttosto anomalo, dal fisico scolpito, che prima di uccidere si spoglia e si dà all'azione solo...Leggi tutto quando è completamente nudo, costringendo la regia a vertiginosi equilibrismi (talora esilaranti) per non inquadrarne mai la zona pubica.

Uccide prevalentemente giovani donne, come è facile immaginare (anche se il primo delitto è in pieno stile "Mostro di Firenze", contro una coppia che amoreggia in auto nel verde): le accoltella barbaramente e l'indomani si ripresenta al lavoro come se niente fosse, in un open space dove si occupa di riparazioni e dove era impiegata anche la prima vittima. Ci va pure, al funerale della poveretta, attirando presto su di sé le attenzioni del dinamico duo: grazie al diario trovato nella casa della poveretta uccisa, Leo Kessler (Bronson) e il suo braccio destro indirizzano subito le loro attenzioni su di lui e capiscono di aver centrato il bersaglio grosso.

D'altra parte il film non cerca in alcun modo di nascondere l'identità del killer né si occupa degli indizi che potrebbero condurre gradualmente la polizia sulle sue tracce. Tutto è chiaro come il sole fin dall'inizio perché, inaspettatamente, il regista J. Lee Thompson rifiuta qualsiasi tentazione mystery per giocare a carte scoperte, lasciando in chi guarda la strana sensazione di doversi chiedere: "Ma allora...?". Allora resta la guerra psicologica, condotta da due menti semplici e contrapposte, con Kessler (quasi un'anagramma di Kersey, il giustiziere per eccellenza) che pensa a come ottenere le prove decisive per incastrare chi sappiamo già tutti essere il colpevole. Facendo poi i conti con l'immancabile figlia (Eilbacher) di cui mette come sempre a repentaglio la vita; perché sfidato a viso scoperto era impensabile che il killer non pensasse di sfruttare il punto debole del suo avversario. Il quale reagirà tuttavia in modo inatteso, perseguitando il persecutore!

Ma qui siamo già avanti, perché nella prima fase l'impostazione da thriller non è affatto preponderante. Prevale piuttosto un gioco di azioni e reazioni rese imprevedibili da una sceneggiatura (di William Roberts) che ha voglia di variare sul tema, pur sguazzando sfacciatamente nei topoi del genere. E' a causa di questo che il risultato conta molteplici colpi di scena, cambi di direzione... Si sperimenta senza che lo si dia troppo a vedere, poggiando la storia su dialoghi onesti, la solita confezione da solido B-movie di Golan e Globus e una regia che pur senza grandi picchi fa il suo dovere. Gene Davis è un killer folle e insieme lucido, lontano dalle caratterizzazioni ricercate di "colleghi" più blasonati eppure a tratti spiazzante, assai credibile nel ruolo. E anche Bronson, rigido e monocorde una volta di più, si sposa bene a un contesto vivacizzato pure da una colonna sonora incalzante.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/12/07 DAL BENEMERITO LOVEJOY POI DAVINOTTATO IL GIORNO 15/11/23
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Lovejoy 21/12/07 17:15 - 1823 commenti

I gusti di Lovejoy

Uno spietato serial killer si aggira per la città in cerca di vittime giovani. Un poliziotto farà tutto ciò che è in suo potere per fermarlo una volta per tutte. Notevole thriller ben diretto dallo specialista Thompson, che costruisce una pellicola dalla suspense irresistibile. Alcune sequenze sono da antologia e il cast è eccellente. Bronson, che riprende il suo personaggio del giustiziere solitario, è fantastico come sempre. Da riscoprire.
MEMORABILE: Il primo delitto; Il killer in ospedale, alla ricerca della figlia di Bronson; Il finale in strada.

Deepred89 3/05/08 15:27 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Thriller poliziesco in bilico tra Dirty Harry e lo slasher. Inizia piuttosto male, nonostante un paio di buoni omicidi, ma si riprende lentamente fino a diventare abbastanza interessante. Notevole la parte finale, dove la regia di Thompson, per tutta la durata piuttosto svogliata, riesce a regalare alcune buone sequenze di suspense. La violenza comunque è più intuita che mostrata e i particolari più sgradevoli vengono lasciati fuori campo. Bronson fa il poliziotto ma siamo sempre vicini a Paul Kersey, niente di male comunque. Brutta soundtrack.

Herrkinski 10/10/08 17:27 - 8112 commenti

I gusti di Herrkinski

Mica male. Stavolta Bronson interpreta un poliziotto dai metodi alla Callaghan, disposto a tutto, anche a falsificare delle prove, per incastrare quello che ritiene un pericoloso serial-killer. Interessante la figura del killer "nudista", a cui viene dato ampio spazio per descriverne meglio la psicologia. Per il resto, Bronson se la cava egregiamente in un ruolo a lui congeniale, il ritmo - tra poliziesco e thriller - non manca, il sangue e la violenza neppure e la regia dello specialista Thompson è solida. Decisamente efficace e godibile.

Daidae 11/02/09 19:42 - 3179 commenti

I gusti di Daidae

Bene. Solito Bronson giustiziere questa volta alle prese con un sociopatico che uccide giovani donne. Si sa subito chi è il cattivo di turno eppure la tensione non manca. Ottimi anche Stevens e l'attore che interpreta il maniaco sessuale. Nonostante la trama sia banalissima è un film che merita.

Tomastich 28/05/10 11:37 - 1255 commenti

I gusti di Tomastich

Interessante l'idea del killer nudo (messo a nudo di fronte alla sua impotenza di socializzare... è questa l'idea di fondo). Buona la prova monoespressiva di Mr. Giustizierek, che comunque qui si distacca in qualche modo dal classico ruolo sparatutto, anche se...

Rambo90 11/11/11 17:13 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Bronson non mi delude mai; anche qui fondamentalmente è un giustiziere (o meglio un poliziotto che poi decide di ricorrere a metodi non legali per ottenere giustizia) e offre una buona interpretazione. La storia funziona e ha molti momenti di tensione (come il lungo finale in ospedale o il secondo omicidio). Forse ha un ritmo un po' lento che non ci si aspetta dal regista Thompson, ma chi gradisce il genere apprezzerà.

Cotola 30/12/11 13:23 - 9044 commenti

I gusti di Cotola

Usuale poliziesco, con Bronson nel solito ruolo di "sbirro" che va per le spicce (che ricorda abbastanza da vicino Callaghan), che si avvale di qualche ideuzza qua e là e di qualche momento discretamente riuscito (il primo omicidio ed il finale nel "dormitorio" femminile). Il problema principale è che non si discosta da un andamento risaputo non riuscendo così a creare tensione ed un vero interesse per l'intreccio.

Myvincent 5/11/13 12:26 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Ancora un poliziotto dal fiuto eccezionale ma dai modi non troppo professionali ha la faccia irresistibile di Charles Bronson. Questa volta la scommessa è alta e l'incastro di un killer seriale che uccide nudo le sue vittime, naturalmente per patologici motivi sessuali, sembra complicato. Tante assurdità nella trama, compensate da un coinvolgimento e un ritmo di serie A.

Nicola81 29/05/17 16:39 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

L'identità del serial killer che uccide giovani donne ci è nota fin dall'inizio, come si concluderà il film lo possiamo intuire senza troppi sforzi, eppure questo poliziesco/thriller nella sua prevedibilità non delude. Bronson nei panni dello sbirro dai metodi poco ortodossi funziona a prescindere, gli omicidi sono piuttosto efferati, la regia di Thompson riesce a creare una discreta suspense e anche i personaggi di contorno (oltre all'omicida, il giovane collega idealista e la figlia del protagonista) risultano sufficientemente approfonditi.
MEMORABILE: Il primo omicidio, con annesso stratagemma per crearsi un alibi; Il finale.

Jena 14/12/19 17:33 - 1555 commenti

I gusti di Jena

Ennesimo ruolo di giustiziere/poliziotto per Bronson in un film che convince meno di altri del periodo. Nonostante gli efferati delitti di uno psicopatico che gira sempre nudo (trama che un po' ricorda il Caso Scorpio callaghaniano) non c'è molta tensione, vista la prevedibilità del tutto e una regia che non è che quella di Winner, maestro del genere. Non aiutano gli attori modesti e lo stesso Bronson non ci mette molto impegno (e comunque non ha il carisma di Eastwood). Solto finale giustizialista nello stile Cannon/Globus.

J. Lee Thompson HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il promontorio della pauraSpazio vuotoLocandina Sfida a White BuffaloSpazio vuotoLocandina Compleanno di sangueSpazio vuotoLocandina Il giustiziere della notte 4

Didda23 31/12/19 16:43 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Un buon pot-pourri fra poliziesco, thriller e slasher condotto con mano decisa dallo specialista Thompson e interpreato con il consueto mestiere da Bronson. Più convenzionale nella parti in cui il killer psicopatico (un convincente Gene Davis) miete le proprie vittime e decisamente più interessante quando affronta il tema della giustizia (Bronson arriva a falsificare le prove). Gradevole l'ambientazione metropolitana, con un finale che non si dimentica. Gustoso intrattenimento con un ritmo mai domo e con scene che rimangono impresse.
MEMORABILE: Il rito del killer psicopatico (si denuda prima di uccidere); L'incontro al funerale fra la figlia di Bronson e il killer; Il sangue rubato.

Pinhead80 3/01/20 18:32 - 4760 commenti

I gusti di Pinhead80

Il classico thriller prodotto e distribuito dalla Cannon con protagonista il giustiziere più famoso al mondo, Charles Bronson. Il killer "nudo" è una faccia da schiaffi che rimarrà a lungo nell'immaginario dello spettatore, soprattutto nella scena che lo vede crearsi un alibi all'interno del cinema. Il valore del film risiede nello scontro totale tra i due protagonisti e in una sceneggiatura che nella sua imperfezione risulta fantasiosa.
MEMORABILE: L'interrogatorio di Bronson che umilia il presunto serial killer.

Gestarsh99 13/09/20 16:23 - 1395 commenti

I gusti di Gestarsh99

Thompson continua a muoversi nel cono d'ombra nerissimo di Winner, ingrossando il casellario "giustiziario" di Bronson col femminicida seriale più incel presente sul mercato (un metrosexual fighettino e vizioso ben delineato dal bambolesco Davis). "Callaghanizzato" da un bel distintivo, l'ancor meno conciliante Charles tenterà d'incastrarlo attraverso intimidazioni e prove fabbricate. Il cast subisce a singhiozzo una regia più concentrata sui formalismi dello shock che sulla sagomatura di dialoghi, psicologie e interazioni fra personaggi, ma tutto considerato il film regge e intriga.
MEMORABILE: La vestizione quasi "verdoniana" del maniaco davanti allo specchio; la serata al cinema come alibi di ferro prima dell'allucinato safari nel bosco.

Minitina80 8/01/21 23:31 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Dà l’idea di essere un lavoro piuttosto routinario che sfrutta gli elementi tipici di un poliziesco e l’appartenenza cinematografica a un certo tipo di ruoli da parte di Bronson. Il taglio che viene dato alla vicenda è molto americano, almeno per il modo di vedere le cose e di agire. Se rimaniamo in superficie, invece, soffre una linearità eccessiva e una semplicità di fondo che lasciano perplessi. L’assassino si scopre nell’immediato e non c’è un elemento storiografico in gradi di rimpolpare la sostanza. Qualche scena ben girata, ma niente di particolarmente interessante.

Anthonyvm 16/03/21 15:52 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Discreta miscela di urban-thriller e psycho-horror sul tema degli assassini seriali (l'inquietante e affascinante Davis è un mix di Bundy, il Richard Speck già trattato in E la notte si tinse di sangue e il Golden State Killer), che trova il giusto equilibrio fra l'esibizione della violenza exploitativa (senza però sfociare nel gore) e il sottotesto "reazionario" alla Callaghan, con un Bronson (ovviamente) più propenso alla punizione dei cattivi che alla loro comprensione. Imperfetto (il subplot romantico fra il detective e la figlia di Bronson si poteva evitare) ma cupo e godibile.
MEMORABILE: Il killer nudo insegue la ragazza (nuda pure lei) nel bosco; Le prove manomesse; Il massacro delle infermiere; La corsa finale per la strada di notte.

Bullseye2 9/05/22 00:15 - 396 commenti

I gusti di Bullseye2

Un po' slasher/exploitation, un po' legal thriller, un po' il classico Bronson movie con il grandissimo e granitico Charles più umano e meno ammazzasette del solito. Non mancano assurdità e (comunque apprezzatissimi) e momenti weird, ma il mestiere e la bravura di Thompson e di tutto il cast tengono il film a galla anche grazie a un ottimo ritmo e al malsano clima da nero metropolitano nel quale l'accoppiata Bronson/Cannon dà il meglio. A modo suo abbastanza originale per aver contaminato con altri generi il solito canovaccio del Bronson fine carriera; notevole il finale "lenziano".

Pumpkh75 20/06/23 16:18 - 1749 commenti

I gusti di Pumpkh75

Un meccanismo oliato quasi alla perfezione: prende in carico lo slasher, il legal thriller e il revenge movie alla Paul Kersey e invece di farne un informe mappazzone li tratta come capitoli separati ma consequenziali, spiazzando lo spettatore con una manciata di finti twist e rendendo pieno onore alle professionalità della Cannon e di J.Lee Thompson. Bronson è sempre Bronson ma Gene Davis, nudissimo e viscido, lascia altrettanto il segno, anche ben prima del bellissimo finale. Intenso, vibrante, gran esempio di un cinema poliziesco e metropolitano ormai sepolto.

Schramm 7/07/23 13:15 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

Primo e più riuscito di tre thompsoniani sforzi di dekerseyzzare Bronson nella forma (ivi ispettore, poi ex killer e fuggitivo) lasciandone immutata la winneriana sostanza prima di riprecipitarlo nella vigilanza, qua callaghanizzato sin da giocare più sporco del suo antagonista come mai neanche Eastwood s'è sognato. Scontornata un'incursione para-Wakamatsuesca, Thompson non sarà laido e pestaduro come Winner, ma cavalca uno script in titanio attentissimo alle ambigue e anguste trazioni tra legge del crimine e criminalità della legge. E c'è Davis stracult, nudo ma soprattutto crudo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Herrkinski • 3/08/10 14:08
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Finalmente disponibile in DVD tramite Stormovie. Le specifiche:

    - Video: 1.85:1 Widescreen
    - Audio: Italiano 5.1 / Inglese & Italiano 2.0
    - Sottotitoli: Italiano
    - Extra: Trailer originale / Filmografie

  • Curiosità Buiomega71 • 26/05/15 16:52
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (lunedi 25 maggio 1987) di Dieci minuti a mezzanotte:

  • Discussione Daidae • 14/09/16 04:20
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Fa una picola parte anche Kelly Preston: è una delle infermiere amiche della figlia di Leo/Bronson.
    Ultima modifica: 14/09/16 07:38 da Zender
  • Discussione Schramm • 14/11/19 16:42
    Scrivano - 7694 interventi
    gest credo sull'asse bronsoniano da te recentemente scalato attraversato perlustrato ti manchi questo affondo che costituisce a mio avviso e gusto uno dei suoi highlight, specie se saputo abitare col mindset di allora: il fratello di brad davis offre un portrait mit kater da deragliato che non si dimentica e traccia un solco nel cuore e nella memoria.

    a dire il vero ora come allora non mi spiego l'eccessivo divieto ai 18 che gli venne appioppato, ma questo non lo denobilita. recuperalo (se già non è un tuo supercult, cosa assai probabile) e sappimi dire! ;)
  • Discussione Gestarsh99 • 14/11/19 23:55
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    gest credo sull'asse bronsoniano da te recentemente scalato attraversato perlustrato ti manchi questo affondo che costituisce a mio avviso e gusto uno dei suoi highlight, specie se saputo abitare col mindset di allora: il fratello di brad davis offre un portrait mit kater da deragliato che non si dimentica e traccia un solco nel cuore e nella memoria.

    a dire il vero ora come allora non mi spiego l'eccessivo divieto ai 18 che gli venne appioppato, ma questo non lo denobilita. recuperalo (se già non è un tuo supercult, cosa assai probabile) e sappimi dire! ;)



    Ciao, Schramm! No, questo l'ho visto svariate volte, è anche uno dei titoli che un paio di mesi fa rintracciai per Ruber nel thread
    "Indizi per film da identificare".

    Un thriller bello tosto, con un maniaco fighettino ben delineato e interpretato.
    Ultima modifica: 14/11/19 23:59 da Gestarsh99
  • Curiosità Daidae • 5/03/24 22:48
    Compilatore d’emergenza - 1311 interventi
    Al minuto 4:30 circa al cinema alle spalle della cassiera vediamo il poster di Butch Cassidy (1969):

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images67/diemi.jpg[/img]