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TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/12/07 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 16/12/07 18:04 - 3807 commenti

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A ridosso del successo conseguito con Basic Instinct, Sharon Stone gode di un successo inatteso, motivo per cui a tempo di record viene riproposta in un ruolo che presenta affinità elettive con quello interpretato (l'anno prima) nel film di Paul Verhoeven. Non a caso la sceneggiatura -estrapolata da un romanzo di Ira Levin- è firmata da Joe Eszterhas, già all'opera in Basic Instinct. Film noioso, privo di idee e ridondante nella riproposizione di temi malamente scopiazzati dallo stile di Hitchcock (la bionda in pericolo ed il tema del doppio).

Lovejoy 30/12/07 20:44 - 1823 commenti

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Da un romanzo di Ira Levin, sceneggiato dal pessimo Joe Esztheras (a quel tempo sulla cresta dell'onda per avere sceneggiato Basic Instict), è un thriller con momenti caldi che non rimarrà certamente nella storia del cinema. Piatto, noioso, prevedibile dal primo minuto, con personaggi sterotipati e dialoghi di un'idiozia certificata. E tolta la Stone del cast non si salva nessuno, neppure il grande Martin Landau. Baldwin e Berenger fanno a gara a chi recita peggio (gara che termina in pareggio). Imbarazzante.

Galbo 31/12/07 18:22 - 12392 commenti

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Sgangherato thriller realizzato per sfruttare il momento di massima popolarità post Basic Instinct di Sharon Stone; qui viene scritturato anche lo sceneggiatore di quel film: il risultato è imbarazzante: una sorta di giallo con commistioni soft core (privo peraltro di qualsivoglia carica erotica) con sceneggiatura pessima (per non dire dei dialoghi) e sviluppi improbabili. Incredibilmente è stato coinvolto un ottimo attore come Landau ma nemmeno lui salva il film dal naufragio.

Il Gobbo 1/01/08 18:56 - 3015 commenti

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Pataccone con ambizioni scandalistiche, in realtà ne vien fuori un indigesto miscuglio di hitchockismo da scuola serale, ed erotismo da educande in pensione, puntualmente definito come "torrido" dai gazzettieri alla Mollica-Praderio. Prendendolo a rovescio, e guardandolo come un film comico, potrebbe però rivelare gradite sorprese a una nuova visione: ma chi ha il coraggio?

Cotola 7/05/08 01:53 - 9043 commenti

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Ignobile thriller che scopiazza senza pudore da svariati film (La finestra sul cortile e Il testamento del dottor Mabuse su tutti) e che cerca di bissare, senza riuscirci, il successo di pubblico di Basic Istinct (d'altronde sceneggiatore ed attrice principale sono gli stessi...). Stavolta però la formula non funziona e le cose non vanno bene nemmeno sul piano del puro intrattenimento.

Herrkinski 24/09/08 17:06 - 8109 commenti

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Sulla scia del successo di Basic Instinct la Stone è nuovamente reclutata per mostrare un po' di mercanzia e interpretare qualche scena "calda" (o presunta tale), questa volta con uno degli ineffabili fratelli Baldwin (ce ne fosse uno che sa recitare!). La sceneggiatura fa man bassa da Hitchcock e cerca di abbinare gli elementi soft-core con una vicenda thriller raffazzonata e prevedibile, fino al deprimente finale. Berenger gigioneggia in modo imbarazzante per buona parte del film. Mediocre.

Ciavazzaro 4/03/09 16:38 - 4770 commenti

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Inconsistente. Visto oggi poi nell'era del grande fratello con telecamera ovunque non può più impressionare. La trama thriller ambientata nel condominio dove avvengono strani incidenti è risibile e la scena vouyeristica di Baldwin con la Stone (con le varie telecamere piazzate negli altri appartamenti) raggiunge l'apoteosi del trash. Recitazioni penose, suspence zero. Non serve dire altro.

Lucius 27/08/09 19:57 - 3015 commenti

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Una sensualissima Sharon Stone protagonista di un sexy thriller al cardiopalma. È un piacere guardare la Stone solo camminare, figuriamoci poi quando recita. Nato col tentativo di bissare il successo di Basic Instinct il film si lascia guardare, soprattutto da chi ama guardare. Certo non è un capolavoro, ma il risultato finale è un cocktail afrodisiaco. Fortemente trasgressivo e carnale e con un finale che non si scorda.

Stefania 25/02/10 16:55 - 1599 commenti

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Incredibile: il film è tratto da un romanzo di Ira Levin, esattamente come Rosemary's baby! Ma è una cosa del tipo: La finestra sul cortile incontra il Grande Fratello... Il palazzone di Manhattan non ha nessun mistero e nessun fascino, essendo abitato da patetiche figure, segnatamente: una donna in carriera solitaria che si masturba nella vasca, uno scrittore fallito, un giovanotto che spia gli inquilini attraverso telecamere nascoste. La tensione del thriller latita, quella erotica pure, e quella lezioncina finale... Brutto.
MEMORABILE: L'ultima "visita" della Stone nell'appartamento di Baldwin. Una spedizione punitiva...

Siregon 7/03/10 21:14 - 352 commenti

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Orrendo. Erotismo patinato e ridicolo, il tema del voyeurismo trattato da un regista pessimo come Noyce dice davvero poco e grazie ad attori del "calibro" di William Baldwin e Tom Berenger la frittata è fatta. Le scene erotiche non lasciano il segno, la fotografia è piatta e generica e il montaggio non fa decollare mai la tensione. La sceneggiatura poi non aiuta di certo e mette in bocca agli attori idiozie di una banalità sconcertante. Naufraga una spaesata Sharon Stone.

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Cangaceiro 11/03/10 14:41 - 982 commenti

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Non è malaccio. La casa degli orrori non è la classica villa disabitata ma un grazioso appartamento in un grattacielo newyorkese e questo Grande Fratello condominiale è una trovata azzeccata. Lo script, seppur scolastico e abbastanza piatto, scorre con efficacia e tra un'escursione nel trash e l'altra il film porta a casa il risultato sperato: quasi due ore di disimpegnato intrattenimento con contorno erotico poi neanche troppo velato. Il finale è esaustivo nella sua repentinità. Baldwin e la Stone, non certo delle cime, qui danno forse il loro meglio.

Atticus85 26/08/11 20:43 - 107 commenti

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Thriller che si vorrebbe torrido ma risulta solo bollito e imbarazzante. Hitchcock è chiamato a sproposito in causa da una sceneggiatura indegna di tal nome. Tutto il resto è solamente una selva di status symbol ormai datati (sofisticati sistemi di videocamere per spiare i vicini?), la regia tenta inutilmente di infondere ritmo ad un plot che definire scontato è un eufemismo. I tempi di Basic instinct sono solo un ricordo per una Stone a mezzo servizio che lascia a Baldwin il compito di mostrare un po' di chiappe. Pretenzioso e ridicolo.
MEMORABILE: La cena con strip; l'amplesso con ululati tra Baldwin nudo e la Stone vestita (!) aggrappati ad una colonna.

Kekkomereq 12/12/11 22:33 - 358 commenti

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Brutto thrilleraccio con protagonista una coppia di pessimi attori, Sharon Stone e William Baldwin. "Sliver" è tratto da un libro e la sceneggiatura è a dir poco disastrosa; anche la scelta dell'assassino è totalmente sbagliata. Di solito nei thriller di Eszterhas ci sono colpi di scena e dialoghi interessanti, ma "Sliver" è piatto e ha un ritmo lentissimo. Anche se ha una promessa iniziale molto promettente e la regia è discreta, la sceneggiatura è troppo caotica e a tutti i personaggi sembra quasi che manchi la spina dorsale.

Luchi78 3/09/12 14:28 - 1521 commenti

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Malriuscito nonostante un'idea di base buona e un'interprete come la Stone che dovrebbe suscitare fascino e interesse. Invece la storia si profila fin da subito piatta e senza pretese e anche quando si entra nel vivo non c'è da aspettarsi granché: la voyeuristica sala in stile grande fratello rimane un luogo fine a se stesso. Deludenti regia e fotografia, incapaci di creare nei luoghi un minimo di atmosfera adatta a riprendere il tema del film. Baldwin e la Stone interpretano senza crederci davvero. Evitabile.

Nando 21/09/13 01:44 - 3814 commenti

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Per cavalcare il successo della sensuale Stone viene realizzato questo sgangherato thriller corredato da scene ultrapatinate infarcite da molto sesso cinematografico e da un ricco ma infiacchito cast. Lo sviluppo narrativo scopiazza film del passato in modo non sempre latente. Dal marasma si salva l'algida bellezza della Stone.

Maxx g 21/11/13 00:17 - 635 commenti

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Joe Eszterhas ha avuto fama di ottimo sceneggiatore. Purtroppo questo film toppa clamorosamente, nonostante abbia una location di sicuro interesse. La Stone è statica e peggio di lei è il torbido (si fa per dire) William Baldwin. Landau è una figura di contorno che non ha una grande parte, mentre il meno peggio (sprecato) è Tom Berenger. Solo le musiche sono avvincenti e adatte al contesto, mentre le scene soft core sfiorano il ridicolo. Da dimenticare.

Piero68 25/11/13 11:37 - 2957 commenti

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Pura e semplice operazione commerciale nata sperando di sfruttare il successo della Stone ottenuto con Basic instinct. Nonostante il sontuoso cast tecnico messo a disposizione dalla produzione tra cui Vilmos Zsigmond alla fotografia, Richard Francis-Bruce e William Hoy al montaggio, Ira Levin soggettista, il film è un flop spaventoso. E la colpa non è solo dello sceneggiatore e del regista ma anche del casting, che affida a Baldwin (William) e Berenger, due attori alquanto modesti, tutto il peso della storia. Stone, ma chi è costei?

Ultimo 15/12/15 17:59 - 1655 commenti

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Un film catalogato come thriller senza un minimo di suspence ha davvero poco da dire. Il prodotto nasce sulla scia del successo di Basic instinct e vede la Stone ancora una volta alle prese con scene erotiche. Il problema è che qui la sceneggiatura latita e la prova degli attori è inconsistente (specie William Baldwin). Assolutamente evitabile.
MEMORABILE: La stanza di Baldwin piena di schermi volti a spiare i vicini.

Anthonyvm 14/03/19 17:37 - 5686 commenti

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Prendere l'eroina di Basic instinct, buttarla in un contesto thriller-erotico (chissà come mai), nel frattempo infarcire il tutto di citazioni polanskiane (fra inquilini presunti suicidi e vicini strani) e hitchcockiane (a partire dai titoli di testa che imitano Saul Bass). Ma Noyce non è De Palma e il risultato è un'accozzaglia noiosa e risibilmente inverosimile di accoppiamenti, ammiccamenti sexy e un pretestuoso plot giallo buttato lì tanto per dare un minimo di spessore alla vicenda. C'è ben poco che si salvi, neanche un twist degno di nota.
MEMORABILE: Le provocazioni fra Baldwin e la Stone al ristorante, nell'imbarazzo generale; La sala voyeuristica piena di monitor; L'identità del killer rivelata.

Minitina80 14/04/20 01:57 - 2984 commenti

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Un thriller a dir poco imbarazzante, sprovvisto di qualsivoglia elemento trainante che favorisca un minimo di coinvolgimento emotivo. La scrittura è a dir poco debole, non riuscendo a dare una forma plausibile all’intrigo, mentre la presunta carica erotica su cui puntava non esiste. La bellezza della Stone poteva essere sfruttata diversamente, cominciando con l’affiancarle un attore differente da un Baldwin inadatto al ruolo. Come sia stato possibile realizzare una bruttura simile resta un mistero impenetrabile.

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Mco 4/01/22 19:17 - 2327 commenti

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Ancora fresca del successo di Basic istinct, Sharon Stone si ritrova a rischiare la pelle in un lussuoso palazzo newyorchese di proprietà di un inquietante ma fascinosissimo William Bladwin. La carica erotica che l'attrice è in grado di sprigionare è altissima e la tensione fa il paio con l'eleganza formale che caratterizza l'intera narrazione. L'edificio pare aver vita propria, come dimostrano le interruzioni elettriche e le morti che vi si susseguono al suo interno. L'agnizione del reo giunge appena prima dei titoli di coda, come da giallo in piena regola. Semplicemente ammaliante.
MEMORABILE: Il primo approccio sessuale tra la Stone e Baldwin; I giochi al ristorante; La stanza dei monitor.

Enzus79 19/05/22 22:17 - 2895 commenti

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Tratto da un romanzo. In un grattacielo i condomini iniziano a morire assassinati uno dopo l'altro. Thriller abbastanza fiacco, nonostante una prima parte è molto ben confezionata. La tensione e la suspense latitano nella seconda parte, dove il cosiddetto colpo di scena lascia tutt'altro che a bocca aperta. Baldwin catatonico. La  Stone è la vera punta di diamante del film: in tutti i sensi.

Teddy 21/11/22 06:28 - 825 commenti

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La Stone è una bella, monolitica femme fatale, ma senza colpa né peccato, il palazzo - vero fulcro del racconto - è un postribolo d’élite dall’architettura rigorosa e dalla fauna di ordinaria ambiguità. Noyce, tra un patinato amplesso sessuale e un prevedibile finale, gioca coi cliché del thriller psicologico facendo riaffiorare una certa atmosfera di inquietudine e solitudine urbana. Buono il cast, avvolgente il sound di Howard Shore.
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  • Curiosità Undying • 18/04/10 14:17
    Risorse umane - 7574 interventi
    Come scritto nel commento lo sceneggiatore Joe Eszterhas, era già stato coinvolto in Basic Instinct e in thriller affini (tipo Doppio taglio e Jade).
    Lo stesso si è, in questo caso, ispirato ad un omonimo romanzo firmato da Ira Levin, già scrittore di un classico dell'horror contemporaneo qual è Rosemary's Baby.
  • Curiosità Lucius • 28/08/10 19:10
    Scrivano - 9051 interventi
    Con il termine sliver vengono chiamati dai newyorchesi quei palazzi stretti ed alti caratteristici di Manhattan.