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VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/12/07 DAL BENEMERITO HOMESICK
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- Quello che si dice un buon film:
Fracchia1 - Non male, dopotutto:
Pigro, Jurgen77, Nando, Nicola81 - Mediocre, ma con un suo perché:
Homesick
Novembre 1942: le truppe americane spezzano la resistenza italo-tedesca in Africa settentrionale. Ferroni si concentra prevalentemente sull’elaborazione delle strategie militari e su grandiose scene belliche, inframmezzandole con scontate riflessioni sull’assurdità della guerra, maxime da parte degli eroici soldati italiani. Cast stellare: spiccano Salerno, Stafford, Rennie, Hossein. Parentesi comiche con Borgese doppiato in emiliano. Lungo e farraginoso.
La tragica disfatta italiana nel deserto durante la seconda guerra mondiale raccontata con rigore storico e con adesione allo spirito dei soldati. Ferroni torna alla guerra in Africa dopo un suo precedente documentario e lo fa puntando a una certa oggettività, tra ricostruzione degli eventi tattici e aneddoti sulla vita al fronte (nell'inquietante luce abbacinante del deserto). Il film privilegia le scene militari, ben girate, ma alla fine ripetitive, cercando di emulare i classici film di guerra americani.
Un godibile "maccaroni combat". Almeno qui si cerca di rispecchiare il corso della storia. Belle scene di battaglia ed ambientazioni. Logicamente inferiore ai colossi americani, ma comunque si lascia guardare. Ci sono anche due mezzi corazzati originali dell'epoca!
MEMORABILE: ...mandateci quelli della Folgore!
Una discreta ricostruzione dell'assurda guerra coloniale culminata con la sanguinosa battaglia che decretò la disfatta dell'asse italo tedesco. Pellicola generosa con buone ambientazioni e un cast notevole in cui Salerno si mostra attore per tutte le stagioni ed è coadiuvato da Stafford e Hossein in primis. Orgoglio finale italico.
Esempio di film di guerra italiano. Salerno si dimostra grande attore adatto a tutti i ruoli, Hossein è altrettanto buono. Le scene di guerra, seppure ben girate, sono alla lunga monotone e ripetitive. Il film rispetta la realtà storica. Molti volti noti fra i caratteristi (Pizzuti, Borgese, Catenacci e Pazzafini). Non convince molto Stafford.
MEMORABILE: Nel combattimento tra carri appaiono un M13/40 e un semovente 75/18.
Ricostruzione di un momento chiave della Seconda Guerra Mondiale. Forte di una bella compagnia di attori e di una disponibilità di mezzi che per una produzione italiana può considerarsi soddisfacente, Ferroni, buon regista del nostro cinema di genere, racconta con scrupoloso realismo sia le strategie militari sia le sequenze di battaglia. A non convincere molto è la sceneggiatura, specialmente nel rapporto tra i due fratelli Stafford e Salerno: imbevuto di retorica fascista il primo, moderato e disilluso il secondo. Musiche di Rustichelli.
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- In una scena del film, durante la battaglia tra carri armati, è visibile un carro armato originale dell'epoca. Si tratta di un Fiat M13/40 in dotazione alla divisione corazzata Ariete
