American pie Beta house - Film (2007)

Non che non sia divertente, visto che tra amici le risate ce le siamo fatte. E non è nemmeno mal sceneggiato e diretto. Il fatto è che io tendo a stare un po' alla larga da questo tipo di cinema circoscritto esclusivamente ad un pubblico adolescenziale. Insomma, io sono sicuro che di American Pie bastava il primo (o al limite anche il secondo). D'altro canto feste, belle gnocche, vomitate, sesso, eiaculazioni d'ogni tipo e tutta quell'arietta goliardico-festaiola (tutti figli dell'Animal house con Belushi) possono intrattenere e divertire solo un pubblico di ragazzini.

Terzo spin-off della serie, si riaggangia direttamente al film precedente riprendendone i due personaggi principali. Il modello usato per questa ennesima avventura è La rivincita dei nerds, che è stato purtroppo totalmente snaturato e invertito. Se il precedente episodio era comunque accettabile, questo invece è ignobile, non in quanto a volgarità (anzi quelle sono le uniche che strappano un sorriso grazie a gustose parodie) quanto piuttosto all'ideologia ad esso sottesa: è un film reazionario che fa dei nerds i cattivi e dei bellocci simil-ariani gli eroi. Pessimo.

Ennesima variazione sul tema dei college movie. Gli sceneggiatori non si sono sforzati più di tanto ad introdurre idee originali, ma hanno pensato bene di riprendere intere scene e situazioni comiche viste in altre pellicole e unirle come in un collage, creando un poco riuscito incrocio fra Porky’s, Animal house e La Rivincita dei Nerds. Unica nota positiva è la quantità e la qualità del comparto femminile presente nel film. Non abbastanza per risollevare le sorti di una pellicola per molti tratti veramente noiosa.

Film che si aggancia al precedente e che rivolta le regole dei classici teen movie: qui i nerds sono le persone di successo. Si ride e quanto al nudo (uno anche integrale) non è tanto inferiore al quinto capitolo. Insomma, non mi è dispiaciuto questo sesto capitolo della saga inaugurata da American pie.

Non male via. Si rifà soprattutto alla Rivincita dei nerds rivoltandola un po' come un calzino. Sostanzialmente più di qualche risata la strappa, soprattutto all'inizio, comunque anche qui si rimane a un livello inferiore rispetto alla saga originale.

Siamo al sesto capitolo della saga e i livelli di volgarità, con vomitate ed eiaculazioni a tutto spiano, hanno subito un'impennata non da poco. Se la cosa può far ridere all'inizio, man mano che passano i minuti un po' annoia. In ogni caso per essere un n°6 si tratta di un lavoro abbastanza curato, con alcuni momenti molto divertenti ed il fatto che si crei una continuità col quinto capitolo utilizzando gli stessi attori della pellicola precedente non può che fare piacere.

Film di una demenza e di una bassezza incredibile. Non si salva niente del film: attori pessimi, sceneggiatura imbarazzante e regia dilettantistica. Qualche risata la riesce a strappare, ma davvero è ben poca cosa. Emblema della stupidità del film è la scena nella quale i concorrenti di una gara si vomitano addosso reciprocamente. Da evitare con cura.

Che dire? Non c'è nulla, perché il poco che c'è è solo parodia (una per tutte: la citazione da Apocalypse now). È un nulla che si riesce a guardare senza neppure troppo sforzo grazie alla brevità del film, alla raffica di belle tette messe in mostra e perché le scemenze sono almeno narrate in modo velocissimo. Credo che l'analogìa a carattere ovino con Metti lo diavolo tuo... sia assolutamente casuale...

Nel seguire la saga di American Pie si rischia l'assuefazione alle demenzialità, e in questo episodio anche più che in tutti gli altri finora visti. Certo, lo spettacolo di tette e belle figliole non manca; anzi, visto che siamo scaduti nel trash sguazziamoci pure allegramente e mettiamoci il carico: non credo che ci siano più di due minuti consecutivi di film dove non appaiano nudità. Due pallini giusto per il merito di aver violato il limite posto dai censori americani e per la trashissima roulette russa in stile Il cacciatore.

Man mano che ci si allontana dai primi capitoli la discesa nell'abominio si fa via via più evidente. Beta house conferma in pieno la tendenza regalandoci pochissimi momenti divertenti e gag raffazzonate sempre più volgari. Non basta l'enorme quantità di tette al vento per consolare lo spettatore in cerca di divertimento. Pessimo.

Ormai la saga è diventata un saliscendi. Oscillante fra il pessimo e il mediocre ma comunque un saliscendi. Siamo nuovamente nell'università, dove gli scapestrati devono sfidare i secchioni nelle olimpiadi del sesso e della nudità. La sfida, quella dei ragazzi per entrare e quella tra le due confraternite, riesce a dare un senso alla pellicola che, nonostante qualche volgarità eccessiva non necessaria, si riesce a seguire. Il personaggio di Dwight inoltre si rivela più "elegante" e sopportabile di Steve.

Terzo spin-off per la saga di American pie e ancora una volta gli ingredienti sono sesso e volgarità. Spesso si arriva a eccessi scorretti con vari rimandi alla zoofilia, ma il divertimento e le risate calano di parecchio. Numerosi i rimandi a Animal house, specialmente nella sfida tra le due confraternite (che rialza un po' il tono con gag e nudità varie).

La grana grossa c'è e si vede: le tette ballonzolanti e i riferimenti sessuali sempre più espliciti si inseguono per tutto il percorso, accompagnati da scherzi tra confraternite e prove da superare di inenarrabile inverosimiglianza. Eppure a film come questo, in fin dei conti, non si chiede molto di più, considerato il fatto che il fiato corto dell'effetto innovativo è ben evidente. Inoltre i protagonisti sono simpatici e per una volta ci portano a tifare contro la lega dei nerd. Premio per il miglior nudo a Ace Hicks (la ragazza della doccia).