Cittadino X - Film (1995)

Cittadino X
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Titolo originale: Citizen X
Anno: 1995
Genere: drammatico (colore)
Note: Tratto dal celebre libro di David Grieco (Il Comunista che Mangiava i Bambini) al quale è ispirato anche Evilenko. Ispirato alla reale figura del serial killer russo Andrei Romanovich Chikatilo.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/12/07 DAL BENEMERITO UNDYING
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Undying 13/12/07 23:37 - 3807 commenti

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Ispirato al tristemente noto Andrei Romanovich Chikatilo (ovvero il comunista che mangiava i bambini, protagonista dell'omonimo libro di David Grieco dal quale è stato tratto anche l'italianissimo Evilenko), "Cittadino X", girato a Budapest, può contare sulla presenza di Donald Sutherland e Max Von Sydow, di per sè un valido motivo per renderlo titolo di certo interesse. La pellicola rifugge dal semplice sensazionalismo (poche le scene gore) in favore di un'ottima sceneggiatura, curata nei dialoghi e nell'approfondimento della psicologia del killer.

Lucius 2/12/10 13:23 - 3015 commenti

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Torbido. Ispirata a una storia vera sulle prime pagine dei giornali russi per circa dieci anni, la pellicola si fa apprezzare perché rifugge il gore gratuito, pur presentando sequenze voltastomaco e soprattutto perché evidenzia la grettezza del sistema sociale e burocratico russo. Un serial killer spietato che inveisce sulle sue vittime senza pietà, fa muovere goffamente le indagini negli ambienti omosessuali e medici. Crudo e spietato.

Tnex 18/12/10 08:11 - 62 commenti

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Storia agghiacciante di uno dei più sinistri serial-killer della storia. Il film, attravrso il dramma e qualche scena forte, mostra l'ambiente poliziesco-giudiziario tristemente burocratico della Russia nel passaggio dall'era Breznev a quella di Gorbaciov. Sullo sfondo la tragedia della psicopatia, figlia dell'infanzia negata e stuprata. Nonostante la presenza di attori come Sutherland e Von Sydov il film non riesce però a trovare quella marcia in più. Rimane comunque un prodotto più che discreto.

Gestarsh99 8/02/12 21:06 - 1395 commenti

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Cronistoria romanzata della lunga e macchinosa inchiesta che portò in 8 anni di ricerche, arresti ed interrogatori alla cattura di Andrej Chikatilo, serial killer ucraino tra i più feroci della storia del crimine. Il film mantiene un profilo semitelevisivo freddo e dimesso, che non lascia posto a compiacimenti e lenisce contegnosamente ogni ridondanza emotiva, dando a Gerolmo anche carta bianca per un quadernetto di secche annotazioni "burocratiche" sui sotterfugi di potere e le intralcianti complicanze politiche tipiche dell'Urss ancora sotto regime. Un prodotto di media validità.
MEMORABILE: Jeffrey DeMunn che solleva la bocca insanguinata dal suo pasto "infantile".

Daniela 10/07/13 13:01 - 12662 commenti

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Pur a prezzo di qualche inevitabile semplificazione, una ricostruzione piuttosto convincente di una terribile serie di delitti a sfondo sessuale che si verificò nell'URSS nel corso degli anni Ottanta. Il registro adottato è quello cronachistico, scevro da ogni morbosità, incentrato più sulle dinamiche interne del gruppo degli investigatori - il cui lavoro è intralciato da censure e burocrazia - che sulla figura dell'assassino. Gli interpreti si adeguano al disegno generale, per un risultato dignitoso, corretto ma forse un poco anonimo.

Anthonyvm 30/04/19 18:11 - 5689 commenti

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Veramente ottimo dramma: cupo, fosco, intenso. Molto più vero del suo cugino Evilenko, pone meno l'accento sulla figura di Chikatilo e concede più spazio all'ambiente politico e sociale dell'Unione Sovietica degli anni '80. Chissà quanto realisticamente è stata resa la Russia dell'epoca, ma il clima buio, opprimente e freddo è reso magistralmente. Ottimi gli interpreti, fra cui spicca un Sutherland severo ma comprensivo. Lento ma per nulla noioso, è forse uno dei migliori biopic su serial killer in circolazione.
MEMORABILE: Il povero medico forense costretto ad analizzare decine di resti di bambini; Squallidi sprazzi di vita di Chikatilo; Il confronto con Von Sydow.

Myvincent 20/03/21 06:49 - 3741 commenti

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Il film non si discosta molto dal genere "serial-killer realmente esistito", spostando lo scenario in Unione Sovietica dove la scarsità e l'arretratezza dei mezzi si sposano con una cultura omertosa tutta a favore del partito. Si va un po' per schematismi e luoghi comuni e la parte più succosa è il dissoterrato dossier "Cittadino X", che sintetizza bene l'immagine di un uomo vittima di se stesso, delle sue paranoie e di una società immobilizzata e granitica.

Voloerrand 12/05/21 01:16 - 43 commenti

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Tra i migliori film sui serial killer, di norma di origine americana. Hollywood pretende autocentrismo, spettacolarizzazione anche per gli assassini, migliori se made in USA! E invece qui sono in scena due tipi di omicidio: quello del corpo, delle povere vittime, e quello della mente e del pensiero, assassinio che annichilisce individualità, talento personale, diversità, appiattimento di doti e peculiarità, uccisione di professionalità, rigore, talento. E il mostro come sempre rimane l'altro, l'estraneo, il diverso, una caccia alle streghe perenne.
MEMORABILE: L'interrogatorio di von Sydow.

Kinodrop 17/04/23 20:38 - 2950 commenti

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La cronistoria un po' romanzata e accomodata per una fruizione "occidentale", delle indagini che portarono all'arresto di Chikatilo, un serial killer che nell'URSS di allora aveva massacrato più di cinquanta giovani vittime. Una narrazione un po' troppo fredda e compassata che tiene in disparte morbosità e raccapriccio per concentrarsi sulle difficoltà frapposte dal regime, mentre la personalità dell'assassino appare quasi marginale. Una buona sceneggiatura e un cast notevole dove spicca la figura di un Sutherland rigido ma disincantato, accanto al determinato investigatore (Rea).

Giùan 30/04/23 09:28 - 4559 commenti

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Diversamente da quanto farà poi David Grieco nella sua più ambiziosa "drammatizzazione" della vicenda, il film di Gerolmo si concentra su una più prossima politicizzazione del mostro di Rostov, il quale non a caso resta defilato salvo poi rivelare la sua untuosa banalità dell'incarnazione del male in una confessione tanto atroce quanto fessa (nel senso etimologico di vuota, spaccata). Così il film, girato con ritmi e tensione da Politbüro televisivo, vive essenzialmente nel e del rapporto tra le sensibilità opposte ma convergenti di Rea e Sutherland (bravissimi). Due XX e mezzo.
MEMORABILE: La presentazione dello psichiatra interpretato con la consueta classe da Max Von Sidow.

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  • Curiosità Undying • 21/07/08 00:39
    Risorse umane - 7574 interventi
    Tristemente ispirato a fatti di cronaca, come lo è l'italiano Evilenko.
    Tra il 1978 ed il 1990 "il comunista che mangiava i bambini", ovvero il russo Andrei Romanovich Chikatilo, si è macchiato di un cospicuo numero di delitti: 53.

    Il killer venne giustiziato a morte (con un colpo di pistola alla nuca) il 14 febbraio 1994.
  • Curiosità Lucius • 2/12/10 13:26
    Scrivano - 9051 interventi
    La pellicola si ispira ai delitti compiuti in Russia da uno spietato assassino pedofilo.Nel 1982 a Rostov furono trovati i primi otto cadaveri, orribilmente mutilati.Il mostro fu arrestato nel novembre del 1990. Solo grazie alla perestrojka di Gorbaciov si poté risolvere il caso: la soluzione fu a lungo impedita dalle autorità del Pcus perché il sospettato era un fedele sostenitore del Partito.
  • Homevideo Lucius • 2/12/10 13:33
    Scrivano - 9051 interventi
    Realizzato appositamente per l'home video.
    (In origine per la TV cavo).
    Ultima modifica: 2/12/10 13:35 da Lucius