Paperino e la psicologia infantile - Corto (1954)

Finalmente un cartone di Paperino anni '50 ben realizzato: l'animazione è mediocre, ma la storia (complice la regia di Hannah e l'imponente cast vocale) decolla alla grande. Di fronte ai nipotini che si travestono da vari personaggi (cannibali, pirati, indiani), la coscienza di Paperino gli consiglia di usare la psicologia (assecondando i nipoti). Sfortunatamente Paperino si ritroverà (senza saperlo) davanti a veri cannibali..

Il titolo è la prima parte del proverbio "risparmia la bacchetta e rovini i figli": Paperino in effetti vorrebbe punire all'antica i nipoti scansafatiche, ma un moderno pedagogista (in spirito) lo invita a giocare insieme a loro, senza sgridarli: peccato che a un certo punto arrivino i cannibali e la cosa degeneri, ma nel finale Paperino avrà la meglio su tutti, moderni pedagogisti compresi. Divertente, fantasioso, colorato, allegro e con un finale col guizzo: insomma, la confezione giusta per gustarsi al meglio Paperino & co.

Tentando (con l’aiuto di un suggeritore) un approccio psicologico “soft”, Paperino decide di giocare con i nipotini, assecondandoli. Tutto precipita con la comparsa di un gruppo di cannibali. Cortometraggio dallo spunto originale e riuscito anche per la partecipazione del simpatico personaggio dello psicologo e dei cannibali. Peccato per il livello dell’animazione piuttosto scadente.

Paperino si lamenta dei nipotini che giocano invece di aiutarlo nelle faccende domestiche, allora gli si manifesta lo spirito della psicologia infantile che gli dà consigli; solo che poi arrivano dei cannibali e le cose si complicano... Divertente corto dalla storia originale e (stranamente per gli anni '50) che non mette il papero contro uno dei suoi tanti antagonisti del regno animale; simpaticissimi i tre cannibali, discreta l'animazione. Buono.