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Titolo originale: Kickboxer
Anno: 1989
Genere: arti marziali (colore)
Regia: Mark DiSalle, David Worth
Note: Aka "L'ultimo guerriero".
Lo trovi su
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/12/07 DAL BENEMERITO POL
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- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Jcvd - Grande esempio di cinema:
Redeyes, Vito - Davvero notevole!:
Pol - Quello che si dice un buon film:
G.Godardi, Disorder, Herrkinski, Greymouser, Jdelarge - Non male, dopotutto:
Pinhead80, Stubby, Buiomega71, Puppigallo, Daidae, Taxius, Raremirko - Mediocre, ma con un suo perché:
Rambo90 - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Ultimo - Gravemente insufficiente!:
Lovejoy, Galbo
Eric Sloane rimane paralizzato in seguito ad un violento combattimento contro il campione di muay thai Tong Po. Suo fratello Kurt (Van Damme) giura di battere il thailandese per vendicare il fratello. Un'anno dopo Senza esclusione di colpi Van Damme lo fa di nuovo: un grande film di arti marziali incentrato questa volta sul percorso fisico e mentale che il giovane Kurt dovrà seguire per diventare un campione. Più Rocky che Enter the dragon, insomma. Risultato? Un classico.
MEMORABILE: E' in questo film la scena poi ripresa da Hot shots 2 dei due combattenti che immergono i pugni fasciati nel vetro (caramelle nella parodia).
Film del primissimo periodo Van Damme, è un prodotto a medio-basso budget, in cui il nostro è per la prima volta davvero protagonista assoluto. Mix tra action ed esotismo (anche se le location sembrano scelte più per ammortizzare i costi che per altro) è un film piuttosto derivitavo (infatti è molto debitore a Rocky IV, da cui clona anche la soundtrack, a Karate Kid e al Bruce Lee di Big Boss). Non poteva mancare nemmeno il Vietnam di riflesso. Nonostante l'esiguità dei mezzi la confezione è buona, specie fotografia e montaggio. Stalloniano e funzionale.
Se dici Van Damme dici KickBoxer! Ovviamente se si cercano sottotrame o anche trame, beh, si può saltare oltre; se si apprezza il genere, se si vuole incazzarsi contro il bastardo di turno e pompati d'adrenalina meditare se andare o meno in palestra il dì seguente, ecco Il Film! A suo tempo - adolescenza - sono stato fan di Jean-Claude e questo film è sempre stato il mio preferito. Banale nel plot, efficace nelle mosse, adrenalinico nei colpi. Il nostro almeno qualche pugno, a differenza di Seagal, lo prende!
MEMORABILE: I calcioni di Tong Po che scalcinano le colonne. I pugni fasciati nel vetro!
Uno dei primi film che vedono impegnato nel ruolo di protagonista il culturista belga Van Damme e niente di particolarmente memorabile. Anzi, è vero il contrario. La storia è nota e si rifà ad altri cento film di genere, cambiando solamente il contesto con il kickboxing a farla da padrone, ma per il resto non c'è molto di originale. La regia non è niente di che, così come il cast. Evitare.
Gli amanti del genere non possono disprezzare questo film che vede Van Damme alla ricerca della sua personalissima vendetta contro il terribile Tong Po. La storia è semplicissima e non brilla di certo per originalità, ma quello che più conta è che ci sono buoni allenamenti e combattimenti duri (l'ultimo con tanto di mani fasciate e passate sul vetro). Molti anni fa questo film mi avrebbe esaltato e non poco, adesso mi fa sorridere ma allo stesso tempo è stato ancora piacevole vederlo. L'atletismo di Van Damme su tutto.
MEMORABILE: Il riscaldamento di Tong Po a suon di calcioni e pugni alla colonna.
In questo Kickboxer tante cose vanno prese così come sono, ovvero all'acqua di rose; ma il film ha sicuramente un gran pregio, cioè è un film "carico" di adrenalina. Non raggiunge la bellezza di Senza esclusione di colpi dell'anno prima ma si fa apprezzare. Curiosamente la parte più debole (secondo me) è il combattimento finale.
MEMORABILE: Van Damme balla la disco music.
Esagerato e retorico, ma assolutamente godibile. La classica storia di formazione del protagonista, che si affida ad un abile maestro di arti marziali (e di vita) per sconfiggere l'avversario, che qui è un vero super-cattivo: non solo riduce il fratello di Van Damme in sedia a rotelle utizzando colpi proibiti, ma addirittura ne stupra la fidanzata. Mitiche le scene di allenamento del protagonista, degne di un manga giapponese (ricordano quelle di Dragonball o dell'Uomo Tigre...). Non deluderà gli amanti del genere.
MEMORABILE: Gli allenamenti di Van Damme (tra cui abbattere palme a calci e sopportare trazioni articolari con corde).
Storia vista e rivista cento volte con la variante del kickboxin per l'ennesimo film sulle arti marziali ammantato da una pseudotrama utile solo come pretesto. Per gli appassionati, estenuanti sequenze di combattimenti con un attore monoespressivo. Per gli altri, il nulla.
Prevedibile e retorico quanto si vuole, ma pur sempre efficace nel suo scopo primario: intrattenere lo spettatore e "gasarlo" a dovere. L'atmosfera anni '80 e i tanti clichè faranno storcere il naso a qualcuno, ma per un'intera generazione il Van Damme della prima ora era un mito del kickboxing. Le coreografie di lotta, curate dallo stesso Jean-Claude, in realtà non sono eccezionali, ma nel complesso il film diverte parecchio e la parte dell'allenamento funziona alla grande. Nel suo genere, indubbiamente uno dei migliori. Tamarro ma classico.
MEMORABILE: Tong Po!
Semplicemente indimenticabile! Un film che ha fatto la storia del cinema d'azione, che sa coinvolgere ed emozionare come pochi. Van Damme è a dir poco eccellente e tutto il cast e gli altri personaggi non sono da meno. Allenamenti e combattimento finale da vedere e rivedere in continuazione. Un film perfetto!
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Nella convinzione che un film vada giudicato rispetto ai canoni del genere cui appartiene, e non in assoluto, dirò subito che qui si ottiene in pieno lo scopo: mettere in scena una vicenda (convenzionale, banale, retorica e prevedibile quanto si vuole) che faccia semplicemente da supporto narrativo alla rappresentazione molto curata e professionale di allenamenti e combattimenti di arti marziali. Se la cosa non interessa, evitate. Se interessa, posso garantire che il divertimento è assicurato.
Action movie che risente degli anni in cui è girato (i '90), ma niente affatto malaccio. Sembra la versione trucida di Karate kid, con momenti davvero godibili e ottimi combattimenti sanguinosi. Di Salle ci infila pure alcune atmosfere "horror" (Van Damme che vede il "mostruoso" Tong Po prendere a calci una colonna, facendo venir giù l'intonaco del soffitto!) e alcune gag riuscite (Van Damme completamente ciucco al bar, a cercar grane). Il combattimento finale è comunque un buon pezzo di cinema action. Non il miglior Van Damme, ma godibile.
MEMORABILE: L'addestramento di Van Damme, con tanto di bistecca sulla coscia e il cane che le corre appresso; Van Damme si incazza e butta giù un albero!
Uno dei film che ha reso celebre Van Damme, in realtà è uno dei peggiori. La storia è elementare e la regia troppo rozza per coinvolgere lo spettatore. Certo il film è veloce e si segue agilmente fino alla fine, ma scivola via senza lasciare traccia, nemmeno nelle scene di combattimento (anche queste piuttosto mal girate). L'attore belga è inespressivo al massimo: da questa pellicola mai si sarebbe potuto prevedere il suo futuro da star. Mediocre.
Un film sulle arti marziali che dice davvero poco. Ha il pregio di essere la pellicola che ha consacrato Van Damme, ma per il resto risulta prevedibile, con una trama che stenta in molti punti. A mio parere non risulta convincente nemmeno per un amante delle arti marziali o sport da combattimento, qui estremizzati e spacciati per lotte violente all'ultimo sangue. Qualcosa da salvare nelle scene degli allenamenti col maestro di Muay Thai e poco altro...
Non male, dopotutto, questo calcipugnimovie con un giovane Van Damme alle prese con un maestro "leggermente" esigente. Il nostro eroe però, bramoso di vendetta, subirà tutti gli allenamenti, anche i più dolorosi (calcioni a un tronco...). Il ritmo è discreto, gli attori sono sopportabili (il pacato ma intransigente istruttore su tutti) e la pellicola scorre piuttosto fluidamente, senza prendersi eccessivamente sul serio.
MEMORABILE: Van Damme, ubriaco, balla al ritmo di James Brown, distribuendo mazzate ai ceffi della bettola; L'allenamento al tramonto con effetto ombre cinesi.
Van Damme nel mondo della muay thai! Il canovaccio è praticamente quello di Rocky IV, con l'atleta americano che in una terra ostile deve affrontare un invincibile campione straniero per vendicare il fratello sconfitto. Ma incredibilmente tutto funziona al meglio: i combattimenti sono ottimi, il ritmo superveloce, le musiche e le location molto suggestive e persino gli interpreti non risultano malaccio. Se si spegne il cervello c'è da divertirsi.
MEMORABILE: Tong-Po, il temibile campione thailandese, sferra delle pedate contro un pilastro facendo venir giù l'intonaco!
Poteva essere un gran film. Prima parte grandiosa: il combattimento, la vendetta e l'allenamento nel bosco con maestro esigente e solitario (preso dal primo Kimono d'oro), infine gli sgherri legati al racket (anche qui mi ha ricordato il primo Kimono d'oro). Van Damme per una volta recita bene e riesce anche a divertire nella scena del bar. A rovinare tutto la solita retorica americana e l'entrata in scena (con tanto di musichetta trionfale) dell'ex veterano del Vietnam turbato dai ricordi (e giù spari ed esplosioni). Unica pecca.
MEMORABILE: Tang Po e il suo allenamento con la colonna Van Damme che batte una palma (!).
Ennesimo film sulle arti marziali incentrato sulla vendetta per un torto subito. Inutile dire che la storia è di una banalità unica e con un finale che si prevede già dopo i primi tre minuti di film. Ma, perché c'è un ma, il film tutto sommato è girato bene e le scene d'azione sono adrenaliniche e divertenti, inoltre l'ambientazione esotica è interessante. Nulla di che, ma se ci si accontenta di 90 minuti di puro intrattenimento va benissimo.
Saga che può contare su ben sei sequel, tutti più o meno vedibili, ma il film nasce qui; Tong Po è un buon villain, e incute pure soggezione e timore. Il film è un Karate kid adulto, trucido e orrorifico, con qualche idea nuova impiantata sulla solita vicenda di vendetta. Molto buone le coreografie degli scontri, ovviamente curate dallo stesso Van Damme.
Recitato male, con un doppiaggio italiano pessimo, il film si contraddistingue per la fotografia, che riesce a immortalare in maniera interessante delle belle location. Il resto, che è puro intrattenimento, funziona nel momento in cui Jean-Claude Van Damme, con i suoi calci volanti, mette il suo fisico al servizio della macchina da presa. Bella la caratterizzazione visiva del rivale Tong Po.
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- Disponibile in edizione Blu-Ray Disc da Gennaio per Eagle Pictures:
- In produzione il remake, che vedrà Van Damme prendere il ruolo di Master Chow, mentre Kurt Sloan sarà interpretato da Alain Moussi e Tong Po da Dave Bautista. In regia John Stockwell. Se il genere tornasse in auge devo ammettere che non mi dispiacerebbe...
http://www.hollywoodreporter.com/heat-vision/jean-claude-van-damme-returning-752966?facebook_20141201 - Nemmeno a me.
- Beh (pur ammettendo che non è pan per i miei denti) devo dire che con la saga de I mercenari, i due The raid, gli Universal soldiers, i nuovi film di Stallone e Swarzy, l'esperimento di Refn, forse si può affermare che il genere è già di fatto tornato in auge.Ultima modifica: 1/12/14 23:28 da Brainiac
- Ce lo vedo bene Stockwell a dirigere questi filmetti d'azione (eppoi Trappola in fondo al mare non era così malaccio)
Ma sì, che si rispolverino i fasti dell'action ottantiana (anche se il gusto tamarro di quegli anni è ormai perduto per sempre)
Tra l'atro questo Kickboxer lo trovai pure divertente e piuttosto cafoneUltima modifica: 2/12/14 07:42 da Zender - Brainiac ebbe a dire:
Beh (pur ammettendo che non è pan per i miei denti) devo dire che con la saga de I mercenari, i due The raid, gli Universal soldiers, i nuovi film di Stallone e Swarzy, l'esperimento di Refn, forse si può affermare che il genere è già di fatto tornato in auge.
Beh quelli da te citati li vedo più sul versante action puro, io intendevo il genere arti marziali/kickboxing che spopolava tra fine anni '80 e inizio '90.. L'action in generale non ha mai mollato troppo, basti pensare ai film con Statham, per citarne uno. - Buiomega71 ebbe a dire:
Ce lo vedo bene Stockwell a dirigere questi filmetti d'azione (eppoi Trappola in fondo al mare non era così malaccio)
Ma sì, che si rispolverino i fasti dell'action ottantiana (anche se il gusto tamarro di quegli anni è ormai perduto per sempre)
Tra l'atro questo Kickboxer lo trovai pure divertente e piuttosto cafone
Tra l'altro di Turistas, da lui diretto, la cosa migliore erano le riprese della location esotica; considerando che parte del nuovo Kickboxer dovrebbe essere girata in Thailandia (e il resto a New Orleans), dal punto di vista visivo potrebbe essere ben curato, anche se in prodotti del genere non è certo la cosa più importante. - Herrkinski ebbe a dire:
Buiomega71 ebbe a dire:
Ce lo vedo bene Stockwell a dirigere questi filmetti d'azione (eppoi Trappola in fondo al mare non era così malaccio)
Ma sì, che si rispolverino i fasti dell'action ottantiana (anche se il gusto tamarro di quegli anni è ormai perduto per sempre)
Tra l'atro questo Kickboxer lo trovai pure divertente e piuttosto cafone
Tra l'altro di Turistas, da lui diretto, la cosa migliore erano le riprese della location esotica; considerando che parte del nuovo Kickboxer dovrebbe essere girata in Thailandia (e il resto a New Orleans), dal punto di vista visivo potrebbe essere ben curato, anche se in prodotti del genere non è certo la cosa più importante.
Io, al contrario, sono rimasto piacevolmente sorpreso da Turistas (e non solo per le location esoticheggianti) - Ben 6 i sequel, tutti più o meno vedibili, ma il film nasce qui; Tong Po è un buon villain, ed incute pure soggezione.
Quoto Buio, è un Karate kid trucido ed orrorifico, con qualche idea.
