Mein Führer - La veramente vera verità su Adolf Hitler - Film (2007)

Mein Führer - La veramente vera verità su Adolf Hitler
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mein Führer - Die wirklich wahrste Wahrheit über Adolf Hitler
Anno: 2007
Genere: commedia (colore)
Regia: Dani Levy

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/12/07 DAL BENEMERITO MFISK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/04/08
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Mfisk 4/12/07 12:15 - 127 commenti

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Metacommedia sul mestiere e lo spirito dell'attore incastonata in una trama improbabile e con personaggi machiettistici: Goebbles decide di far affiancare a un Hitler ormai cotto un attore ebreo, per insegnargli recitazione e in realtà prepara un attentato la cui colpa sarà addossata agli ebrei stessi. Tutto il film è denso di humor ebraico; il problema è che sovente lo humor ebraico risulta gradevole e comprensibile solo agli ashkenaziti e mortalmente noioso per il resto del mondo. Molto bravo Mühe, ma non tanto da salvare la pellicola.

Deepred89 11/04/08 21:13 - 3709 commenti

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Passabile satira sulla caduta del Terzo Reich, volutamente inattendibile dal punto di vista storico (nel finale lo stesso protagonista, voce narrante del film, ammette di aver modificato vari punti del racconto) ma decisamente simpatico. Purtroppo, nonostante vari spunti divertenti, la storia non subisce mai particolari evoluzioni (benché il finale sia abbastanza azzeccato). Ottima l'interpretazione del compianto Urlich Muhe, bravo anche Helge Schneider (anche se poco somigliante a Hitler). Colonna sonora nella media del genere. Si può vedere.

Puppigallo 18/05/10 22:38 - 5281 commenti

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L'inizio è promettente, ma poco alla volta si capisce che l'idea di base è un po' stiracchiata e, soprattutto, mal sfruttata. I tre protagonisti (Hitler, il professore ebreo e Goebbels) si barcamenano tra gag più o meno riuscite e il tentativo di fare ironia, senza però andare a fondo, scavando almeno un po' nella mente dei personaggi (l'ebreo è lì per gabbare i nazisti, Hitler ha l'esaurimento e Goebbles è uno schizofrenico al suo servizio). Un mezzo passo falso che non aggiunge nulla di nuovo a un genere che con "La vita è bella" e "Train de vie" era già degnamente rappresentato.
MEMORABILE: Goebbels: "Date da mangiare all'ebreo e portatemelo...vivo"; Hitler, depresso, si descrive come un fallimento, un rottame e un caso senza speranza.

Saintgifts 29/11/16 18:13 - 4098 commenti

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Adolf più Adolf; forse il professore ebreo è la parte nascosta di Hitler, quella dalle origini ebree, quella che, in questo caso, lo sostiene nei momenti di depressione. Ancora una volta una visione satirica della tragedia del nazismo e di tutte le sue conseguenze, con un finale liberatorio dove il dittatore si scopre più nudo del re. Persino il fedele cane di Hitler è soggiogato dal professore, che riesce a fare abbaiare il suo padrone. Levy denuda il dittatore, mostra l'uomo sfinito rimasto solo in preda alle sue paranoie e alla sua infanzia.
MEMORABILE: Il mappamondo nello studio di Hitler è solo un mobile bar (a differenza che ne Il grande dittatore).

Daniela 2/12/16 07:53 - 12672 commenti

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Nel 1944 Hitler sembra stanco e sfiduciato; per fargli ritrovare lo slancio oratorio, i suoi collaboratori pensano di richiamare in servizio un suo vecchio insegnante, che però in quanto ebreo è rinchiuso in un lager insieme alla famiglia... Spunto di partenza originale e stuzzicante per una commedia grottesca che, a parte l'aura di scandalo suscitata in patria, risulta inferiore alle aspettative durante la visione per poi ammosciarsi nel finale. La sceneggiatura sfilacciata e incerta penalizza anche la prova degli attori, altrove molto più convincenti.

Galbo 19/08/20 20:29 - 12399 commenti

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Per risollevare le sorti della guerra, le alte gerarchie naziste affiancano al fuhrer un attore ebreo nel ruolo del "motivatore". Non la prima commedia che tenta di ironizzare sul nazismo e sul suo leader utilizzando uno spunto tutto sommato valido. Si tratta tuttavia di un opera che mostra il "fiato corto" di una sceneggiatura poco interessante, ravvivata da una buona ambientazione e da una discreta interpretazione degli attori. Si fosse osato di più ne poteva venire fuori una pellicola di maggior valore. 

Caesars 4/01/21 15:25 - 3794 commenti

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L'idea, pur non originalissima, è quella di mettere alla berlina il führer anziché denunciarne le malefatte. Il risultato finale però è meno riuscito di quanto non si potesse pensare, perché non si spinge a fondo il pedale nella direzione della presa in giro del personaggio. Anzi, alla fine si rimane quasi impietositi nei suoi riguardi (ma ovviamente il dittatore qui rappresentato è assai distante dalla figura reale, verso la quale è impossibile qualsiasi pietà). Buona, ma non eccezionale come altrove, la prova del compianto Mühe, così come quella degli altri protagonisti.

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  • Curiosità Daniela • 2/12/16 08:02
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Sylvester Groth, che qui interpreta Joseph Goebbels, rivestirà gli stessi panni del Ministro della Propaganda due anni dopo in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.

    Replay di ruolo anche per Ulrich Noethen che, prima di essere Heinrich Himmler per Dani Levy, lo è stato ne La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler, regia di Oliver Hirschbiegel.