Commedia di costume nella Milano alle soglie del boom economico. Lo schematismo della trama è pienamente riscattato dalle caratterizzazioni dei personaggi: Stoppa è un padre incerto ed intenso, Bongiorno (una vera rivelazione) marito solare e protofemminista; la piccola Quattrini si riconferma la Shirley Temple italiana e la Billa, con credibilissimo ed encomiabile stile casalingo, dà il volto alla zia zitella e venale.
Commedia diretta da Luigi Zampa, con qualche pretesa di opera di costume. Non tra i film migliori del regista e invecchiata non benissimo. Pesa la caratterizzazione dei personaggi, probabilmente già datata all'epoca della realizzazione, banale e stereotipata. Il cast fa il suo dovere; bravo Stoppa; curiosa la presenza di Bongiorno.
Commedia non memorabile ma dotata di buoni propositi di costume sugli affari di cuore e sul matrimonio in generale. Tre ragazze orfane di madre e una governante in casa che le solletica a cercarsi l’uomo ricco “per sistemarsi”. Scaturiscono situazioni talvolta simpatiche ma con un velo drammatico e moralistico fondamentale. Un cast variegato in una Milano tra l’antico e il moderno (che preme). Singolare il ruolo di “fidanzato modello” di una delle tre ragazze dato a un giovane - ma già celebre - Mike Bongiorno.
Filmetto anni '50 che fotografa appieno il modo di vivere di quell'epoca, specie i sogni delle ragazze "in età da marito". Gradevole, senza troppe pretese, si segue per una serata distensiva. Sorprende vedere Mike Bongiorno, noto al grande pubblico in altre vesti. Buona la prova di Paolo Stoppa, di mestiere gli altri. Da notare che la storia (almeno una delle tre) non ha una vera e propria fine, lasciando allo spettatore qualche interrogativo ma la speranza che abbia un lieto fine.
L'impianto elettrico (che non elettrizza) è moralista, si direbbe democristiano; più che sufficiente per relegare il tutto in uno scaffale d'archivio. Tecnicamente è discretamente composto, con i vari quadri giustapposti in ordine tutt'altro che sparso ma l'andamento programmatico basato su stereotipi è un problema: inficia la potenzialità sulfurea là dove poteva manifestarsi, la spegne lì dove stava per darsi sfogo. Non indispensabile al nostro cinema. Mike Bongiorno non si muove male. Ottimo Paolo Stoppa.
Tre sorelle affrontano diverse situazioni prematrimoniali. Commedia rosa più abbozzata nella prima parte tra genitori interessati alle posizioni sociali, fidanzate che danno del lei al futuro sposo e brevi accenni ai costumi milanesi. Più di sostanza il prosieguo con il personaggio di Stoppa che incute una certa tenerezza e ragionamenti sul cinismo dettati dal denaro. Bongiorno si ritaglia un buon ruolo tanto da offuscare la Allasio e inscenando ideali egualitari tra uomo e donna.
MEMORABILE: L’acquisto dei mobili antichi; L’assegno strappato; La casa spoglia.
Una commedia non particolrmente riuscita ma capace comunque di raccontare come era l'Italia agli albori del boom economico e come le ragazze di città iniziassero a cambiare radicalmente il modo di vita che era pensato per loro. Inutile dirlo, l'altra curiosità del film è vedere Mike Bongiorno recitare, peraltro abbastanza bene, il ruolo di un maschio "aperto". Insomma, si vede con piacere.
Luigi Zampa HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneZender • 31/03/22 08:29 Capo scrivano - 47778 interventi
Ok, sistemato.
HomevideoDusso • 11/05/23 09:04 Archivista in seconda - 1830 interventi
Il dvd medusa rispetto alla copia di raiplay come si legge sul forum di gdr è mancante di ben 5 minuti e ci sono anche differenze di riprese in alcune scene.