Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/07 DAL BENEMERITO STUBBY
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Stubby 25/11/07 10:04 - 1147 commenti

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Dopo il successo di Mery per sempre, ambientato in un carcere minorile, i ragazzi protagonisti di allora tornano in questo seguito dove si trovano finalmente fuori e devono cercare di ricostruirsi una vita. Purtroppo però sembra di assistere al ciclo dei vinti del Verga: sia chi prova con tutte le sue forze a condurre una vita onesta, sia chi continua con la vecchia vita di sempre, devon tutti fare i conti con il crudele destino che li attende. Ottimo seguito, visto la prima volta con la classe alle superiori.

Undying 6/12/07 20:40 - 3807 commenti

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Risi riprende il tema già analizzato con profondità psicologica nel -di per sè- già completo Mery per Sempre. La realizzazione tecnica soffre (come nel precedente) di un budget limitato, al quale il regista contrappone una sceneggiatura ottimamente sviluppata e resa interessante per l'uso (anche dialettale) di un linguaggio popolare e comprensibile. Le buone interpretazioni, avvicinate ai contenuti del film, lo rendono interessante, anche se inferiore al predecessore per via della ripetitività -inevitabile- dei personaggi.

Galbo 18/04/08 05:59 - 12393 commenti

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Seguito del bel Mery per sempre, il film di Risi (come il precedente tratto da un testo letterario di Grimaldi) segue le sorti dei ragazzi incontrati nel riformatorio e osservati per le strade di Palermo.Girato con taglio quasi giornalistico, il film si avvale di una buona regia (che dirige con sicurezza un cast di validi e giovani attori) ma appare penalizzato (quasi inevitabilmente) da una certa frammentazione narrativa che lo rende meno diretto ed efficace rispetto al precedente.

Pol 5/06/08 12:11 - 589 commenti

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Se Mery per sempre finiva con un messaggio di speranza, questo "Ragazzi fuori" è la negazione di essa. Cupo, cattivo, disperato, non si può dire che Risi ci vada leggero nel descriverci le storie di questi ragazzi usciti dal riformatorio e confeziona un film davvero nichilista. Risulta evidente che il volere sviluppare una storia indipendente per ogni personaggio finisca per comprimere lo spazio a disposizione dei singoli: alcuni, come Mery, danno l'impressione di essere parecchio sacrificati.

Il Gobbo 14/08/08 17:45 - 3015 commenti

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Il copione del "cinema di denuncia graffiante" prevede una robusta dose di negatività, e Risi la riversa a piene mani nel sequel di Mery per sempre, onde smentire ogni ipotesi di cedimento a esiti "consolatori" (non sia mai che uno vada al cinema per divertirsi). Sovraccarico, retorico, urlacchiato. Il vero siciliano (non quello farlocco di Camilleri a uso e consumo dei gonzi lettori "continentali") imperversa anche qui, rendendo quasi necessari i sottotitoli.

Redeyes 14/01/09 18:50 - 2449 commenti

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Degno sequel, se così lo si può chiamare, di Mery per sempre, questo film di Risi è capace di insinuare tristezza anche negli animi più cinici complice una realtà tanto cruda quanto insostenibile. Il limite sta, forse, nel suo pessimismo cronico che non risparmia né redenti ne peccatori e ci mostra tutta la rabbia, tutta la difficoltà ma persino, a tratti, la spensieratezza di ragazzi già uomini. Ancora una volta la frase più bella la dice 7 carati, il fratello di Natale; forse scontata, forse qualunquista ma efficace. Molto bello.

Daidae 23/04/09 12:02 - 3179 commenti

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Molto, molto inferiore a Mery per sempre. Si passa dal carcere minorile alla città di Palermo, manca quella durezza e sincerità del primo film e alla fine si assiste a una sorta di film di denuncia sociale. Non è brutto, anzi è un bel film, ma se confrontato al precedente perde parecchi punti.

Pigro 1/01/10 10:26 - 9666 commenti

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Il film segue le storie dei protagonisti di Mery per sempre una volta usciti di galera. Un lavoro programmaticamente di denuncia e, in questo senso, rigido nello sviluppo delle vicende che riportano inevitabilmente tutti sulla cattiva strada per colpa della società, ma sincero e forte, anche troppo, anche al punto da far sembrare impossibile ai non palermitani una realtà descritta in questo modo. Non solo i singoli personaggi sono al centro del film ma, appunto, un'intera città, cruda, violenta e perennemente urlante. Merita una visione.

Tomastich 9/01/10 11:32 - 1255 commenti

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Ragazzi fuori.. dal carcere, fuori di testa, fuori d'Italia (Risi punta molto sul fatto che la Sicilia è come se non fosse Italia), fuori dalle scuole. Ragazzi che dovrebbero stare solo dentro, marcire in gabbia, il loro destino era quello. Film che corre su un sottilo filo rosso, sopra il quale i protagonisti camminano per quasi un'ora e poi vanno oltre, nei tragici minuti finali. Solo dentro potevano stare...

Nando 5/08/10 01:20 - 3814 commenti

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Ambientazioni siciliane per questo film che vede i ragazzi del carcere Malaspina lottare contro il mondo reale. Uno spaccato neorealista descritto con crudezza e razionalità in cui le immagini si fermano a descrivere l'attività dei ragazzi. Emotivamente forte l'analisi con cui si descrivono le triste vicissitudini dei protagonisti.
MEMORABILE: Il lungo inseguimento ambientato al mercato.

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Cotola 4/04/11 23:38 - 9043 commenti

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Scontata la pena, i ragazzi di Mery per sempre, escono dal carcere. Risi torna così a seguire, con realismo e crudezza ma senza facili pietismi e sensazionalismi, le loro vicende profondamente drammatiche e problematiche, dando vita ad un film che a mio avviso supera la riuscita di quello precedente. Merito suo, della sceneggiatura e soprattutto di attori in stato di grazia che successivamente non si ripeteranno più o finiranno nell’oblio. Alcune scene restano nella memoria anche a distanza di anni.
MEMORABILE: Il bagno a mare dopo tanto tempo passato in galera, ma soprattutto il memorabile inseguimento di Cin Ciong tra le vie del mercato.

Pinhead80 26/05/11 18:30 - 4760 commenti

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Proseguono le vicende dei ragazzi palermitani già protagonisti del grande Mery per sempre. Queste volte le loro strade si incrociano (ma non per tutti) al di fuori del carcere minorile. Il carcere però non li ha preparati ad affrontare la realtà in maniera idonea, così che il mondo esterno li rifiuterà per l'ennesima volta. Meno incisivo di Mery per sempre (forse perché qui conosciamo già i personaggi), ma non per questo meno bello e intenso. Finito il film il senso di sconforto rimane grande e alcune scene fanno venire il magone.
MEMORABILE: La scena dell'inseguimento del poliziotto nei confronti di "King Kong".

Greymouser 15/05/11 14:42 - 1458 commenti

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Sicuramente un buon film di un regista che aveva già dimostrato di saper andare oltre la media non esaltante del cinema italiano più recente. Sono disposto a perdonare a Risi la sequenza esagerata e ricattatoria dell'uccisione deliberata del ragazzo da parte di un agente, che mi sembra tipica di chi vuol dimostrare una tesi preconcetta. Per cui, valutando nel complesso, il film è valido, non si discute, anche per la bravura con cui il regista dirige un cast di esordienti e dilettanti.

Giùan 8/02/12 13:34 - 4559 commenti

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Seguito fortunatamente controverso (avercene di possibilità di scontro e dialogo) di Mery per sempre. Certo la scelta di rinunciar in fase di scrittura all'afflato tragico di Rulli e Petraglia, a favore della crudezza nichilista di Aurelio Grimaldi, rischia di confinar il film in un maledettismo un po' fine a se stesso. Resta tuttavia la capacità di Marco Risi di raccontare cinematograficamente la vitalità senza prospettiva non solo di questa gioventù bruciata, ma di uno stato sociale che pare aver tradotto macabramente lo slogan dalla culla alla tomba.
MEMORABILE: L'inseguimento a King Kong: adrenalinico e angosciante assieme.

Samuel1979 16/05/12 07:06 - 547 commenti

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Naturale prosecuzione di Mery per sempre, il film racconta con tanta verità il destino di parecchi giovani, i quali una volta usciti dal carcere minorile non riescono a cambiare il loro modo di vivere. Marco Risi, che si avvale degli stessi bravi interpreti del precedente film, ritrae una Palermo nel suo degrado e nelle sue contraddizioni ataviche, una città che accetta fatalmente la propria sorte senza ribellarsi. Da evidenziare l'eccellente prova del giovanissimo Francesco Benigno.

Piero68 18/05/12 10:07 - 2957 commenti

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Probabilmente migliore di Mery per sempre per l'intensità di alcune storie: Risi rinuncia alla figura dell'"istitutore" in senso lato che aveva ricoperto Placido, per catapultare i protagonisti all'esterno alle prese con loro stessi. Perché il punto nodale del film è proprio questo: il peggiore nemico di questi giovani ex galeotti, che nel primo film era in un certo modo il carcere (e la sua istituzionalizzazione), qui diventa la loro incapacità di reinserirsi o di cambiare. Bravi gli attori (alcuni non professionisti) e buona prova registica.
MEMORABILE: Il finale con il ritrovamento di un cadavere di cui non viene svelata l'identita lascia presagire un terzo capitolo, che invece non verrà mai fatto.

Giacomovie 30/12/13 17:38 - 1398 commenti

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Il film sfrutta il successo del precedente e ancora più efficace Mery per sempre per rappresentare una versione aggiornata, più cruda e più pessimista, del sempre adatto termine di "gioventù bruciata". L'ambito della Sicilia giovanile dei primi anni '90 è ben tratteggiato nel suo contesto degradante e pieno di esagerazioni. Gli attori di strada mostrano bravura e manca soltanto un po' di continuità nell'analisi descrittiva. ***

Ultimo 7/09/15 11:43 - 1655 commenti

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Sequel dell'ottimo Mery per sempre, questo film riprende gli stessi personaggi ma rappresentando le loro vite al di fuori del carcere minorile una volta scontata la pena. Il risultato è un poco inferiore, complice una sceneggiatura buona ma più confusionaria; inoltre si sente la mancanza di Michele Placido, citato solo sul finire della pellicola. A tratti questo secondo capitolo può risultare più crudo del primo. Consigliato, in ogni caso.

Fafo1970 3/06/16 20:37 - 30 commenti

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Il sequel dello struggente Mery per sempre ritrova i protagonisti più maturi, più smarriti e in definitiva più sbandati. Il percorso di correzione purtroppo non si conclude in maniera positiva praticamente per nessuno, ma la verità dei volti e la convincente interpretazione dei ragazzi sono rimaste intatte e stavolta ad accompagnarli non c'è l'intenso Michele Placido/Marco Terzi.

Minitina80 28/08/18 08:19 - 2984 commenti

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Le finalità rimangono le stesse del precedente capitolo, ma cambiano leggermente i modi per raggiungerle. Si ridimensionano quasi del tutto le istituzioni che hanno un ruolo marginale o peggio ancora distruttivo, lasciando ampio spazio alle vite dei ragazzi fuori dal carcere. In particolare si evidenzia l’incapacità di riscattarsi da un contesto tragico che avviluppa ogni tentativo di fuga. Sullo sfondo una città immobile e sospesa nel tempo, dalle sembianze di una trappola soffocante talmente assurda da non sembrare nemmeno reale.

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Giufox 25/03/21 11:25 - 324 commenti

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Molto vicino a Buñuel nello stigmatizzare la violenza attraverso un uso pittorico di ambienti e personaggi, Risi ritrae uno spaccato adolescenziale lontano dalle disincantate borgate pasoliniane (e dai classici mélo sociali), con emblematiche battute che dettano i tempi ad un susseguirsi di scene di tragica quotidianeità. Film feroce, che esce dalle prigioni del precendente e libera i protagonisti in una giungla di vicoli, canzonette e ciclomotori. Ha sedotto una generazione, purtroppo avara di bei film nei '90, aspettando, con riserbo, un successore.

Paulaster 11/03/22 09:44 - 4419 commenti

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I ragazzi del Malaspina scontano la pena e cercano di integrarsi nella società. I personaggi, asciugati dalle componenti psicologiche, nella prima parte non lasciano gran traccia. Meglio quando le sottotrame si approfondiscono, specie nella storia della fuitina e nelle ultime rese dei conti. Il messaggio di fondo sembra suggerire che comunque si tratti di una questione sociale, e le ambientazioni degradate di periferia lo testimoniano ampiamente. L’assenza di Placido non si fa sentire, anche se manca una figura di riferimento attoriale.
MEMORABILE: I due fidanzatini nel vagone vuoto; La revolverata in testa in mezzo alla strada; Bruciato in discarica.

Myvincent 19/01/23 07:04 - 3741 commenti

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Un anno dopo i ragazzi fuori dal carcere ritornano sì a casa, ma anche alle loro difficoltà di sempre. Per niente supportati su un piano sociale e lavorativo, non gli resta che delinquere, mentre a Mery arriverà una sentenza troppo dura. Il film a volte sembra andare un po’ a caso nel suo racconto sfilacciato. Resta però un finale che, mescolando realtà e finzione, ci restituisce qualche emozione e che ne eleva certamente la qualità.
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  • Discussione Samuel1979 • 12/07/13 21:29
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Si verissimo, tra l'altro la sua intera discografia dovrebbe essere in lingua Napoletana; questo conferma che i Palermitani, in linea di massima, hanno grande considerazione (per non parlare di venerazione), verso un certo tipo di musica.
  • Discussione Samuel1979 • 23/11/13 19:13
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Al minuto 01:22:28, nella sequenza in cui Claudio(Maurizio Prollo), va all'Upim, c'è una comparsa vestita da Babbo Natale, ch nel fare pubblicità su questo negozio dice "Pigghi unu e paghi due" cioè prendi uno e paghi due! Avrebbe dovuto dire ovviamente prendi due e paghi uno....!
  • Discussione Zender • 24/11/13 10:08
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Direi prprio di sì, a meno che non la dica come battuta.
  • Homevideo Ramino • 10/04/14 22:04
    Galoppino - 31 interventi
    Da vedere, gustandosi attraverso il secondo canale audio, il commento del regista che racconta aneddoti e curiosità.
  • Discussione Samuel1979 • 23/03/15 22:46
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Nel documentario “Franco e Ciccio una coppia in fotografia “ (2012), Giampiero Ingrassia dice che il famoso Trio Sgambetta (Ingrassia, Andronico, Ciampolo), si formò proprio nella vecchia Sala Italia, nota ai tempi come Bar degli Artisti, a Piazzetta San Giuliano, a Palermo ovviamente. Ed è proprio la sala presente in verificate in questo film in data 17 ottobre 2014 ore 22:23. I primi tre fotogrammi sono del documentario.






    dal film

    Ultima modifica: 24/03/15 08:20 da Zender
  • Musiche Samuel1979 • 8/01/16 13:39
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    al Minuto 01:13:54, nell'officina il cui lavora Claudio (Prollo), la radio trasmette il brano di Nino D'Angelo "Amo l'estate"
  • Discussione Samuel1979 • 22/01/16 19:24
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    In una scena girata alla Vucciria in cui Antonio Patanè (Mariano), chiede un lavoro a Carmelo (Li Bassi) non poteva mancare la fugace apparizione di Rocky Basile, ovvero il "Meusaro" della Vuccirìa di Palermo. Lo si vede sotto l'ombrellone con la maglia bianca guardare di traverso la telecamera.






    (Nel primo fotogramma, viene ripreso mentre affila i lunghi coltelli, )





    (qui lo si vede meglio)


    https://www.davinotti.com/forum/discussione-generale/dimenticare-palermo/10002915

    (si tratta della stessa persona,)


    P.s.

    Zender lo sai cosa pensavo??, che questa è una location certa solo per il fatto che i Basile la milza l'hanno sempre venduta alla Vucciria (in Discesa Caracciolo per la precisione), da 70 anni a questa parte. Lo so che non sei d'accordo e ti capisco, però ci tenevo a dirtela.. sta cosa.
    Ultima modifica: 22/01/16 19:27 da Samuel1979
  • Discussione Zender • 23/01/16 07:49
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì certo, lo capisco però come prova - lo immagini già - non può essere sufficiente.
  • Discussione Samuel1979 • 25/01/16 23:30
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Posso dire con quasi assoluta certezza che l'attore palermitano Giovanni Alamia è presente come doppiatore, in una scena girata all'Ufficio di Collocamento in cui inveisce contro gli extracomunitari con una "colorita" espressione locale "Itivinni all'Africa Tuuiicchi" (Andatavene in Africa Turchi). Per chiarezza, con il termine Turco, a Palermo si indica qualsiasi persona di colore, indipendentemente dal paese di origine.
    (ripeto: qui l'attore non si vede ma è la voce che emerge in mezzo alle tante che si sentono nella scena. Chi ha il film può vederlo al minuto 31:34)

    Ultima modifica: 26/01/16 07:52 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 12/05/21 19:09
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71 il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima visione Tv (sabato 8 febbraio 1992) di Ragazzi fuori:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/ragazzifuori.jpg[/img]