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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/11/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO
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Il Gobbo 23/11/07 00:19 - 3015 commenti

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"Spaghetti western?" Poiché qualsiasi classificazione sarebbe arbitraria, perché no? In fondo tutto nacque da un soggetto di Cohn-Bendit per un western politico, ma in mano a Godard e al gruppo Dziga Vertov ne venne fuori il solito verboso scemenzaio marx-maoista, mentre in scenari poverissimi para-fidaniani Volontè (vestito da nordista), Rico Boido (indiano col Capitale) e gli altri passeggiano impersonando i cliché western. Un (non) film che contiene in sé la sua critica e la sua auto-parodia. Mattonata sulle balle, ma con un suo perché. Esilarante e s-cult.
MEMORABILE: "Scusi compagno se interrompo la sua lotta di classe" (una tizia a Glauber Rocha); Volontè che guarda in camera e dice parolacce.

Supervigno 25/11/07 00:15 - 229 commenti

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È un film del tutto sconnesso, sotto ogni aspetto. Trama inesistente, ambientazioni squallide, attori in preda ad apparente follia, voce fuori campo che declama le convinzioni "rivoluzionarie" del regista in tema di cinema, politica e cinema politico. Eppure è divertente. Eppure non annoia. Sarà per la taumaturgica presenza di Gian Maria Volontè, pur vestito da nordista e declamante scempiaggini e parolacce. Sarà perché ci ha fatto capire da chi e cosa ha preso ispirazione Ghezzi per il suo "Blob". Comunque sia, è da vedere.

Daniela 29/12/08 09:30 - 12660 commenti

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È noto che Godard ha inteso il film come atto di militanza: tu, sporco produttore-padrone capitalista mi dai i soldi per girarlo ed io ti consegno un prodotto difettoso che non ti farà guadagnare una lira. Ma che bravo! Non potevi limitarti a tirargli un calcio nelle palle, senza prendere in giro noi spettatori? Oppure usare i soldi per girare un film bello e rivoluzionario, o anche semplicemente un film, invece di questo "coso" in cui i dialoghi sembrano una parodia di un'assemblea studentesca di allora? Voto/pallino politico.
MEMORABILE: Ad un certo punto arrivano i peones di "Que viva Mexico! " e sparano a tutti (fantasia mia, purtroppo non realizzata nella pellicola).

Deepred89 11/12/14 15:38 - 3706 commenti

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Più una beffa nei confronti dei produttori (e degli spettatori) che altro, il film (se così lo vogliamo definire) giudicato in quanto tale vale meno di zero e appare come una scampagnata tra amici accompagnata da un odioso e didascalico commento che dovrebbe risvegliare le nostre sopite coscienze politiche. La classica rivoluzione da consumarsi nel salotto di casa, una tortura di un'ora e mezzo che da sola vale come automatico contrappasso per i cosiddetti fan. In ogni caso, meno peggio di altri obbrobri del famigerato Gruppo Dziga Vertov.

Xabaras 11/11/17 13:31 - 210 commenti

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Per la totalità del film lo spettatore è trasportato da una voce fuori campo (e fuori sincrono rispetto alle immagini) che tratta di temi sempre interessantissimi: il ruolo del sindacato all'interno della macchina governativa, cinema sovietico rivoluzionario e revisionista, autogestione operaia vs dottrina marxista, riflessioni profetiche sul cinema hollywoodiano ecc. Concettualmente dimostra una vitalità unica della mente dei suoi ideatori e si candida a documento fondamentale di un'intera epoca. Esperimento avanguardistico riuscitissimo e stimolante.

Reeves 24/12/20 15:52 - 2214 commenti

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Solo Godard poteva fare un'operazione così spuria come girare un western maoista (se ne giravano tanti, all'epoca) rovesciando tutti gli schemi narrativi e proponendo una riflessione sulle lotte che può fare il cinema ma anche sulla lotta di classe dentro il cinema. Gli indiani che vendono il giornale maoista "Servire il Popolo", Volontè che propone un soliloquio ribelle, ogni elemento spettacolare deliberatamente distrutto: un film che racconta bene le tensioni culturali dell'epoca, la voglia di una palingenesi rivoluzionaria in ogni campo della vita.
MEMORABILE: Federico Boido come indiano rivoluzionario.

Ronax 14/06/23 23:39 - 1252 commenti

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Il passaggio di Godard al cinema "maoista" sotto il segno del gruppo Dziga-Vertov partorisce la sua prima creatura, dopo una travagliata lavorazione, con questo film volutamente privo di ogni credit a sottolineare il carattere collettivo del lavoro attraverso l'annullamento stesso della figura dell'autore. Peccato che ciò comporti di fatto l'annullamento stesso del film a favore di un'interminabile affabulazione ideologica che sembra quasi parodiare un'assemblea studentesca del tempo. Datatissimo e di difficilissima digeribilità.
MEMORABILE: Mentre le due voci fuori campo discettano in francese, Volontè lancia insulti in italiano in direzione dello spettatore.

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